La “Melevisione” compie 20 anni e le facciamo gli auguri anche noi. E’ stato e rimane un programma che disintossicava anche noi “adulti” (le virgolette servono a far intendere che in fondo un po’ bambini lo rimaniamo (quasi) tutti) dalle brutture del mondo e della vita quotidiana.
Tonio Cartonio è vivo e racconta anche il suo amore per un uomo. Non scandalizzerà i bambini, che vivono con semplicità e naturalezza ciò che gli sta intorno. Non scandalizzerà molti adulti che vedevano e vedono la Melevisione magari su Rai YoYo.
Io sono tra quelli. Guardo anche “Calimero” e, se mi capita, pure “Masha e Orso”. E’ una catarsi necessaria che devo mettere in pratica almeno una volta al giorno. A volte sfoglio anche “Topolino”. Raramente altri fumetti, tranne i miei preferiti: “Asterix”, “Lucky Luke” e, come potrebbero mai mancare… “I Puffi”. Ma solo gli album originali, mai storie dell’oggi. Quelli “vecchi”.
Bisogna essere vecchi per essere ancora un po’ bambini, altrimenti si finirebbe col pensare che la Melevisione non è servita a niente.
(m.s.)
foto: screenshot da una puntata de “La Melevisione” del 2003