Una vera anomalia progressista nella restaurazione bipolare
C’è una legge non scritta che, ad ogni tornata elettorale, viene messa categoricamente in pratica: mentre le cosiddette forze progressiste si accapigliano, si dividono, si guardano in cagnesco e creano le geometrie variabili più fantasiose possibili nel definire i campi larghi o strettissimi con cui intendono presentarsi al voto, le destre, puntualmente, trovano una quadra, un minimo e massimo comune denominatore quasi nell’immediato. Naturalmente non si tratta di un atto magico, di una consuetudine consolidata per chissà quale specifica caratteristica che diversifica gli uni dagli altri, ma di una vera e propria attitudine congenita ai partiti che storicamente compongono quell’ex centrodestra di governo e di opposizione che, da un po’ di tempo, si è trasformato in una destra sovranista a … Leggi tutto Una vera anomalia progressista nella restaurazione bipolare
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