Nel farle i complimenti per la nomina il senatore Massimiliano Romeo, capogruppo del Carroccio a palazzo Madama, si è detto «certo che grazie al suo spiccato senso di responsabilità e alla sua esperienza politica» farà un buon lavoro. Di sicuro alla senatrice Stefania Pucciarelli, 51 anni, leghista di Sarzana, ex consigliere regionale in Liguria e da ieri nuovo presidente della Commissione Diritti umani del Senato, l’esperienza non manca anche se non è chiaro quanto potrà esserle utile per svolgere i nuovi compiti che l’attendono.
Appena sei giorni fa, infatti, la senatrice commentava con entusiamo l’intervento delle ruspe in un campo nomadi di Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia: «Un altro passo avanti per ristabilire la legalità» postava su Facebook in pieno stile salviniano e con tanto di foto dei mezzi meccanici in azione. Ma del curriculum fanno parte anche commenti omofobi e a favore della famiglia tradizionale («un bambino deve avere un papà maschio e una mamma femmina, quello che regola la natura per la riproduzione» scrisse nel 2012). Per finire con un «like» di troppo messo al commento di un amico che invocava «i forni» per i migranti che chiedevano un alloggio popolare. Like che le è costato un’indagine per istigazione all’odio razziale (in seguito archiviata).
Insomma quella eletta ieri con i voti di Lega e M5S al posto della senatrice Emma Bonino, candidata anche lei all’incarico, non sembrerebbe proprio essere la persona giusta al posto giusto, la più adatta a sostituire il senatore Luigi Manconi che la stessa commissione l’ha guidata nella scorsa legislatura spendendosi non solo nella difesa dei diritti di migranti e rom, ma di quelli dei malati, delle persone come Stefano Cucchi morte dopo essere state arrestate, per il riconoscimento della cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri e si potrebbe continuare a lungo. E infatti la notizia della nomina scatena subito un fiume di commenti sia nella Rete che in parlamento. «Hanno chiesto ad Hannibal Lecter di diventare vegano» ironizza, ma fino a un certo punto, la vicepresidente del deputati Pd Alessia Rotta, mentre l’ex presidente della Camera Laura Boldrini vede nella nomina della Pucciarelli un altro «passo verso la deriva politica e culturale del Paese». Le reazioni sono così numerose e negative che in serata anche i 5 Stelle prendono le distanze dalla neo presidente che pure hanno contribuito a eleggere: il M5S si era opposto al nome del senatore Simone Pillon per l’incarico di presidente della commissione Diritti umani di Palazzo Madama — fanno sapere fonti del Movimento al Senato -. La scelta della Lega, su cui ricade la responsabilità, è stata Stefania Pucciarelli».
Impermeabile alle critiche, la senatrice Stefania Pucciarelli tira dritto: «Non mi devo pentire di una cosa che già all’epoca avevo chiarito», ha spiegato ieri riferendosi a qual like del 2017 sui forni per gli stranieri. «Era semplicemente un “like” in un commento di una persona che conosco, una persona che come me era volontario in croce Rossa. nel momento in cui mi è stato atto presente il contenuto del post me ne sono immediatamente dissociata». In quanto alle critiche che le sono piovute addosso «io rispondo coni fatti», dice. «La prossima settimana avrà luogo la prima riunione degli uffici di presidenza della commissione Diritti umani dove saranno invitati anche gli esponenti dell’opposizione. Aspetterò anche da loro le richieste di azione da intraprendere. Lavoreremo pancia a terra e affronteremo subito il caso Asia Bibi. Basta persecuzioni contro i cristiani».
Le parole della senatrice non smorzano però le polemiche, che sulla rete prendono di mira soprattutto i 5 Stelle: «Todo cambia, è stata eletta anche grazie ai voti dell’associazione 21 Luglio Carlo Stasolla. Gli fa eco il presidente di Equality Aurelio Mancuso: «Penso a come devono essere arrabbiati quanti, soprattutto attivisti Lgbt, li hanno votati. Diritti a 5 Stelle». Per l’ex senatore Sergio Lo Giudice, responsabile diritti civili del Pd, la nomina di Pucciarelli rappresenta «una dichiarazione di guerra verso i diritti. M5S e Lega affidano il compito di vigilare sulla violazione delle libertà fondamentali a chi quelle libertà vorrebbe distruggerle». «Foa presidente Rai, Pucciarelli presidente commissione Diritti umani. la prossima nomina attesa è per Nerone alla Protezione civile», dice invece sarcastico il presidente dei senatori dem Andrea Marcucci.
LEO LANCARI
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