Un trofeo di caccia dal Sudamerica
Un cranio d’alce impagliato, un trofeo di caccia appeso sul caminetto di un ministro degli interni che può vantare ben pochi meriti nella cattura della preda: questo sembra essere diventato Cesare Battisti messo al centro di uno spettacolo di propaganda politica tra i più grotteschi cui ci sia capitato di assistere negli ultimi anni. L’arresto di un latitante, l’esecuzione di una sentenza è, come sobriamente converrebbe dire, «un atto dovuto» non una fiera delle vanità, una carnevalata giustizialista in costume da poliziotto. L’uomo, condannato molti decenni fa per gli omicidi commessi da un gruppo che figura tra le peggiori derive del conflitto armato degli anni Settanta è caduto nelle mani della giustizia italiana grazie a Bolsonaro, il militare di estrema … Leggi tutto Un trofeo di caccia dal Sudamerica
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