Le famiglie italiane senza redditi da lavoro sono oltre un milione, sostanzialmente stabili rispetto alle rilevazioni di un anno fa. E quasi un milione sono, invece, i nuclei dove la donna è l’unica a lavorare, mentre aumentano in particolare (+5%) le famiglie monogenitoriali dove c’è solo la mamma ed è disoccupata. Il quadro, per alcuni versi decisamente negativo, emerge dalle tabelle Istat aggiornate al 2016.
L’Italia fatica a riprendersi e la crescita stentata dello scorso anno (+1%) – che secondo tutti gli indicatori ci ha visto fanalino di coda di un continente già in affanno – si rispecchia nella vita concreta delle famiglie. La fine sostanziale degli incentivi alle assunzioni a tutele crescenti, con la costante crescita dei voucher e dei contratti a tempo determinato, hanno fatto il resto: consegnando agli statistici un Paese che arranca e che in molti casi non riesce ad assicurare la piena occupazione fin all’interno dei nuclei familiari (non parliamo dei giovani, ma neanche entrambi i genitori spesso lavorano, e se va bene, in quelli più in difficoltà, almeno uno).
Resta dunque stabilmente sopra quota un milione il numero delle famiglie senza redditi da lavoro: si passa, secondo le tabelle Istat, da 1 milione 92 mila a 1 milione 85 mila (-0,7%). Si tratta di «case» dove tutti i componenti attivi, che partecipano al mercato del lavoro, sono disoccupati. Quindi se reddito c’è arriva da altre fonti e non dall’impiego (rendite o pensioni).
…continua a leggere su il manifesto.it…
ANTONIO SCIOTTO
foto tratta da Pixabay