Eh sì, cari compagni della “memoria condivisa“… giusto un “pochino” di responsabilità anche della morte di Willy l’avete voi.
Considerando meritevoli di ricordo repubblichini, fascisti di vario genere e altro putridume della storia italiana del ‘900, avete, insieme al liberismo dilagante, aperto la strada alla legittimazione di un calderone di pregiudizi e discriminazioni che si alimentano con la strumentalizzazione della rabbia sociale.
Voi forse l’avrete anche fatto pensando che fosse nell’interesse del Paese: come le privatizzazioni, la deregolamentazione del mondo del lavoro, l’abolizione dei contratti collettivi nazionali, il regalare alle imprese le grandi strutture e infrastrutture una volta pubbliche…
Pochi di voi erano in buona fede. La maggior parte puntava, “da sinistra“, ad entrare nelle grazie dei padroni e dei loro rimpianti per uno Stato meno democratico e più oligarchico.
Proprio come quello che si vuole mettere in pratica con la controriforma che taglia il Parlamento.
Per questo il NO assume una valenza molteplice: non solo meramente tecnica, riguardante il numero dei deputati e dei senatori ma porta con sé lo spirito di una difesa civile, morale e sociale della Repubblica, di una Italia che avete fin troppo trascinato nel degrado dell’antipolitica, del populismo e del peggiore prodotto di questi decenni… il sovranismo neofascista.
(m.s.)
Foto di Dean Moriarty da Pixabay