Tutto il peggio della destra ai vertici della Repubblica

L’arte della dissimulazione l’ha tradotta in pratica ieri Ignazio La Russa nel suo discorso di saluto a quel Senato della Repubblica che l’aveva appena eletto presidente. La plasticità iconica del passaggio di consegne tra la deportata ad Auschwitz e l’erede mai pentito del postfascismo italiano è stata la premessa essenziale per svelare il sottotraccia delle parole della nuova seconda carica dello Stato. Mentre la senatrice Segre restituisce alla Camera Alta il carattere che le deve essere proprio, quello di una assemblea “tempio della democrazia“, La Russa la precipita immediatamente dopo nella irragionevolezza moderna di una rivendicazione costante, lungo tutto l’arco del settantennio successivo alla fine della Seconda guerra mondiale, per la teorizzazione della “memoria condivisa“, della “pacificazione nazionale“, del reciproco … Leggi tutto Tutto il peggio della destra ai vertici della Repubblica