“Tutti a casa” o “Tutti al mare”?
Venti regioni, venti interpretazioni a piacere delle normative stabilite dal Governo con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’ultima settimana di marzo: le cosiddette “linee guida” vi sono ma, in base alla riforma del 2001 Venezia può allargare le maglie delle misure di contenimento delle restrizioni, Milano può invece fare l’esatto contrario, Genova può concedere ai potenti imprenditori balneari – quelli delle spiagge private che issarono l’”Union Jack” per sfidare la potente Europa sulla direttiva Bolkenstein – di allestire le cabine e le altre strutture per affrontare la “fase 3” della pandemia da Coronavirus. La fase 3. Così la definiscono i balneari liguri. Peccato che, per disgrazia comune, almeno parrebbe, siamo ancora immersi fino al collo nella fase … Leggi tutto “Tutti a casa” o “Tutti al mare”?
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