Ora la sinistra moderata, socialdemocratica, che si prepara a scindersi dal PD si “accorge” che esistono ancora i lavoratori, gli operai. Cita Berlinguer e cerca di riappropriarsi di ciò che aveva scelto di abbandonare quando ha dato vita con i cattolici moderati al PD: socialismo e democrazia.
Non si può più credere che queste forze possano rappresentare il lavoro, i precari, i disoccupati…
Eppure la voce rotta di un giovane operaio del 1981 mi interroga: lui parla del PD come se fosse ancora il Partito Comunista Italiano vero, quello sciolto nel 1991.
Questo ragazzo aveva appena dieci anni allora. Ora chiede alla sinistra un riscatto, in nome dei diritti del lavoro. E ha ragione. Ma nella socialdemocrazia di un PDSdinuovagenerazione non troverà le risposte che cerca. Troverà solo l’ennesima ricerca della pace sociale, dell’impossibile unione tra difesa dei privilegi padronali e necessità, bisogni dei moderni proletari.
(m.s.)
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