18 novembre 1928. Sullo schermo del Colony Theater di New York balugina un cartoon, Steamboat Willie. Al timone del battello a vapore citato nel titolo c’è un topo in braghe corte. Mentre il sorcetto sgomita per strappare un sorriso alla platea, il suo creatore Walter Elias Disney suda freddo: Mickey Mouse è la sua ultima occasione per fare il botto. I precedenti non mancano. Il più brillante è quel gatto Felix che a partire da Feline Follies (1919) è diventato un fenomeno commerciale ben prima che la parola merchandising avesse un senso. Disney, la sua scommessa stava per vincerla con Oswald il coniglio fortunato, creato nel 1927 per il distributore Charles Mintz.
Ma Mintz gli ha scippato il leporide con tutti gli animatori del suo studio. Così, non è rimasto che mettersi al tavolo con l’ultimo animatore rimasto, Ub Iwerks, e inventarsi un altro roditore. Sulle prime, Mickey non sembra che l’ennesimo character «a tubo di gomma» buono per le pionieristiche animazioni dell’epoca. Ma Disney ha orecchio per le novità. E dopo due cartoni muti, L’Aereo Impazzito e Topolino Gaucho, con il terzo «corto» di 7’ si è venduto l’auto per passare al sonoro. Il resto, come si dice, è storia. Avanti veloce agli Anni Duemila. Sulle esili spalle del Topo da cui tutto è cominciato poggia un impero. Disney è scomparso nel 1966, ma la sua icona è ancora lì. Al cinema, in Tv, sui fumetti. O nelle infinite variazioni sul tema prodotte da cartoonist, giocattolai, pittori, fumettisti mainstream, editori pirata, postelegrafonici, orologiai, artisti pop e così via. A mettere un punto su questi 90 anni di resilienza provvede la mostra Mickey 90 – L’Arte di un Sogno, al Castello di Desenzano del Garda fino al 10 febbraio. Due piani, sette sale e 300 pezzi, per raccontare la carriera del Topo con il piglio museale del curatore Federico Fiecconi.
Molte le realtà sposte: da un prezioso disegno di Mickey di pugno dello stesso Disney, alle vignette del Maestro Floyd Gottfredson, per 45 anni sulle strip del Topo; dai disegni di animazione originali del seminale Steamboat Willie, alla litografia ispirata al recente cartone Tutti in Scena! (2013) firmata dalla regista Lauren MacMullan e dall’animatore Eric Goldberg; dal primo, leggendario Topolino giornale di Nerbini del 1932 alle tavole originali dei fumetti realizzati da Maestri come G.B. Carpi, Romano Scarpa e Massimo De Vita, colonne del tascabile oggi Panini Comics che fu diretto da Mario Gentilini. Da segnare in agenda anche la festa per il 90° compleanno di Mickey, il weekend fra il 17 e 18 novembre: fra gli appuntamenti, l’annullo filatelico speciale dei francobolli firmati dal più grande autore Disney in attività, il veneziano Giorgio Cavazzano; il taglio della torta per il 90° compleanno; e le Art Class in cui il Maestro veneziano e altri artisti Disney insegneranno ai ragazzi come disegnare Topolino. Perché con Mickey Mouse, eroe imborghesito ma steinbeckiano, ogni sogno può avverarsi. Anche quello di fare i fumetti.
ANDREA VOGLINO
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