Lanciano un sasso da un terrapieno accanto ad una strada provinciale di scorrimento. Il sasso centra in pieno il parabrezza di un automobile. Una donna di 62 anni esce dall’auto sotto shock e di lì a poco risultano inutili i tentativi di rianimarla quando va in arresto cardiaco.
Un gesto criminale, sconsiderato. Già, sconsiderato, nel senso di “senza considerazione”.
E leggendo per bene il giornale stamane, scopro che di questi gesti, di cui non si sente più parlare, ve ne sono almeno quattro ogni giorno. Forse non hanno tutti l’esito nefasto di cui sopra, ma sono comunque atti criminali.
Mi domando mestamente due cose: cosa ancora porta ad eccedere in questo modo, a tentare il brivido del rischio (per altri) e a bersagliare le auto con le pietre; poi mi domando come mai non se ne parla più…
Forse perché siamo tutti impegnati ad odiarci su Internet per poi scendere le scale dei nostri appartamenti, andare in strada e pensare che prendere un sasso sia come calarsi in un videogioco (si chiamano ancora così?).
La superficialità non ha mai smesso di esistere: prima, durante e dopo i “social network”. Parliamone…
(m.s.)
foto tratta da Pixabay