Washington

  • I veri assassini di un’Europa soffocata tra gli imperialismi

    Il riarmo europeo non è solamente una mossa politica in chiave antirussa. Via via che si succedono le dichiarazioni e si producono gli atti concreti che porteranno alla rimodulazione bellica nel Vecchio continente, diviene sempre più evidente e chiaro che il presupposto è un passaggio di fase dall’Europa fondata...
  • I profitti di pochi e i debiti di molti nelle guerre senza fine

    «Vorrei poter scrivere soltanto un verso: che la paura è finita», diceva in questi giorni la poeta di un centro giovanile. E invece sembra che, ogni giorno, ci vogliano sempre più impauriti e sempre più poveri. Mentre siamo appesi alla telefonata Trump-Putin sull’Ucraina, allo stallo dei negoziati sulla tregua...
  • Pace ed Europa, una dicotomia tristemente evidente

    La pace non fine a sé stessa? E a cos’altro dovrebbe servire? La pace si fa per la pace e non per fingere di smettere combattimenti che poi riprenderanno in altri modi, in altre maniere. La pace è pensabile soltanto se asseconda il pragmatismo delle politiche dei governi? Se...
  • Gara delle élite politiche a sostegno dello slancio bellico

    Nel dicembre 2022 Angela Merkel rilasciava un’intervista al “Die Zeit” in cui esplicitava con grande nettezza, senza alcun giro di parole nel cosiddetto “politichese“, che sulla mutazione dell’Ucraina da granaio europeo a una sorta di intercapedine bene armata tra territorio NATO e Russia l’Europa ci aveva riflettuto, pensato a...
  • Kiev dice sì al cessate il fuoco di 30 giorni. Ora la parola è a Putin

    La linea di Donald Trump è passata e l’Ucraina ha accettato di firmare un piano per un cessate il fuoco di 30 giorni completo e immediato. Non solo interruzione degli attacchi in aria e in mare, come aveva proposto Kiev alla vigilia dell’incontro con la delegazione Usa a Gedda,...
  • L’Europa contro Donald Trump? Ma nemmeno per idea

    Il primo discorso sullo stato dell’Unione davanti al Congresso a stelle e strisce lo si potrebbe anche superficialmente definire, come molte altre sortite trumpiane, al pari di uno spettacolo cabarettistico di bassissima lega ma, purtroppo, questo atteggiamento soddisferebbe solamente la nostra (in)conscia voglia di tranquillizzazione rispetto ad un pericolo...
  • La prepotenza imperiale che viene da lontano…

    Per troppi decenni siamo stati abituati a credere che le ragioni della politica internazionale degli Stati, delle potenze globali, si fondassero su una sorta di etica sovraordinante il mondo, su un principio di regolamentazione etica dell’esistenza dei popoli da parte della ovvia, oggettiva, incontestabile natura paterna dei governi. Ci...
  • L’era della TTT: tracotante truculenza trumpiana

    Nell’immenso vomitatoio di scempiaggini che è anche la rete delle reti, lo spazio in espansione delle stupidità e delle falsità rappresentato dai miliardi di galassie di video da pseudo intelligenza artificiale e immagini sempre meno palesemente vere ma non per questo oggettivamente e immediatamente percepibili come false, gira da...
  • La fine del mito occidentale sotto il tallone della prepotenza trumpiana

    Uno degli effetti della moderna fase multipolare della globalizzazione neoliberista è aver rotto la gabbia tanto del bipolarismo storico del vecchio ordine mondiale, quanto della pretesa unipolare statunitense che, repubblicani o democratici al potere in questi ultimi trent’anni, è stata la linea di strategia geopolitica della Repubblica stellata. Il...
  • Dramma della solitudine: l’Europa tutta guerra e senza amici

    C’è stata, almeno fino alla fine della presidenza di Joe Biden, una vera e propria “guerra russo-americana” nel centro dell’Europa, sul terreno ucraino, a metà tra Est ed Ovest. La NATO ne è stata il braccio armato, il canale di transito di un riarmo a tutto spiano e l’estremo...
  • Il trucco c’era e si vede: fine della retorica bellicista europea

    Nel corso dei tre anni di guerra in Ucraina, l’Unione Europea ha speso all’incirca il doppio degli Stati Uniti d’America, guidati da Joe Biden, per rifornire Kiev di armamenti leggeri e pesanti. La rincorsa alla linea del rigore e della rigidità assoluta, dell’indefesso patto con la NATO nella difesa...
  • Presidenza senza limiti. Diventa realtà il piano autoritario

    L’Fbi ha epurato di centinaia di agenti, l’agenzia per la cooperazione internazionale (Usaid: 50 miliardi di dollari all’anno in assistenza) chiusa o accorpata al dipartimento di Stato, gli uffici per la gestione del bilancio e del personale federale blindati. Il ministero dell’istruzione pubblica probabilmente eliminato, gli impiegati statali sottoposti...
  • «51esimo stato», il Canada reagisce. «Non accadrà mai»

    Sembrava una provocazione, ma ora è una vera e propria minaccia. Secondo il presidente eletto Donald Trump, il Canada dovrebbe essere il 51mo stato Usa e il primo ministro Justin Trudeau il suo governatore. La minaccia ieri è stata confermata da un post sul suo social Truth in cui...
  • Un disegno neoimperialista di lungo corso e non una barzelletta

    È comprensibile. Le dichiarazioni di Donald Trump sul nuovo nome da dare al Golfo del Messico (che dovrebbe diventare “Golfo d’America“), sull’occupazione manu militari della Groenladia, sull’occupazione di Panama per la totale, piena gestione del suo canale e, infine, sul Canada come possibile cinquantunesimo Stato degli USA, possono lì...
  • Una storia di spionaggio dietro le quinte del “caso Sala”

    La storia di Cecilia Sala è, come molte altre che hanno riguardato sia donne sia uomini finiti tra le grinfie di poteri che si contendono interessi enormi riguardo l’egemonia locale o globale in fatto di rapporti economici e militari, degna di una storia spionistica. Da un lato c’è l’Iran...
  • Per 237 anni la Costituente di Philadelphia ha scongiurato la tirannide. Ora non più

    Il 5 novembre 2024 verrà ricordato come il giorno in cui tutti i timori dei padri costituenti degli Stati Uniti si sono avverati e in cui tutti i marchingegni costituzionali che avevano escogitato a suo tempo sono stati travolti. I barocchi, e assai criticabili, meccanismi disegnati nel 1787 alla...
  • La doppiezza democratica si paga: una batosta epocale

    È difficile ritenere quella di Donald Trump una vera e propria “proposta politica” vincente. Non fosse altro per il fatto che il missaggio di intemperanze lessicali, di anatemi e insulti allontana dalla classica declinazione pratica che si ha della locuzione utilizzata per sintetizzare un insieme di ricette capaci di...
  • Election day, l’incognita della sfida di genere

    Il voto che non t’aspetti, e che può fare la differenza, può venire da una famiglia graniticamente devota al culto di Trump, dalla moglie che, senza dirlo al marito, vota per Kamala Harris e gli confida di aver votato per il loro beniamino dalla chioma color polenta. In molte...
  • Harris e Trump, una sinistra concreta deve saper scegliere

    Le presidenziali americane sono l’occasione, per noi di sinistra che viviamo al di qua dell’Oceano Atlantico, in cui ripercorrere le contraddizioni che ci attraversano nel momento in cui siamo messi, sempre più frequentemente, di fronte ad una scelta che pone, sostanzialmente, in essere due opzioni. In Italia la chiamiamo...
  • Qualsiasi cosa dica o faccia, Trump può vincere

    Non c’è dubbio che Trump e Vance sfrutteranno al massimo lo pseudo-attentato di Mar-a-Lago: un tizio mentalmente instabile che non ha sparato a Trump ma si aggirava armato a qualche centinaio di metri dalla villa e si è fatto beccare dopo pochi minuti. Un procuratore federale lo ha imputato...
  • Le patologie dell’Occidente

    «L’Europa quale costruzione sovranazionale e democratica, in grado di perseguire il bene dei popoli europei purtroppo oggi non esiste. La realtà tragica è dovuta a mio avviso al fatto che l’Europa resta l’unico possibile orizzonte ma è divenuto sempre più difficile riformarla. Essa oggi è costituita da una burocrazia...
  • Kursk e Donbass, l’illusione della guerra di movimento

    Nel Donbass, tra le alture di Azov e quelle del Donec, si trova uno dei bacini carboniferi più ricchi del continente europeo. Anzi, probabilmente, il più interessante dal punto di vista estrattivo e, quindi, di rilevanza economica per qualunque potenza vi metta le mani sopra. La guerra d’Ucraina non...
  • Le urla di Gaza e le orecchie foderate dei democratici americani

    Ritorniamo sulla Convention democratica di Chicago. Per un motivo, essenzialmente. Ai delegati palestinesi, che volevano prendere la parola dal grande palco dove si sono avvicendati i grandi passati per lo studio ovale della Casa Bianca, non è stato concesso di intervenire. Il timore, dicono le cronache ufficiali, era che...
  • Nulla di nuovo dalla convention di Chicago: l’alternativa non c’è

    Quella che potrebbe essere una incognita nel cammino di Kamala Harris verso la Casa Bianca, in realtà nell’opinione pubblica e nell’elettorato democratico è, per lo meno nei giovanissimi e nei non ancora anziani, un tema di terzo, quarto e persino quinto ordine. La politica estera del Grande Paese non...
  • La «deterrenza» Usa: navi, sottomarini e portaerei

    In previsione di un attacco iraniano, gli Stati uniti stanno inviando altre truppe e attrezzature militari in Medio Oriente nel tentativo di aumentare le risorse disponibili per «difendere Israele». A usare questi termini è il Pentagono in una nota. Il segretario alla difesa americano Lloyd Austin «ha notato il...
  • Il Venezuela in mezzo allo scontro tra USA e multipolarismo

    La realtà ha la testa dura e chi la nega può andare a sbattere. Si potrebbe sintetizzare così il risultato delle elezioni presidenziali in Venezuela (n. 31 in 25 anni) che ha visto la vittoria e la conferma di Nicolás Maduro e la sconfitta del candidato dell’opposizione di estrema...
  • Kuleba tratta con la Cina, la grande mediatrice globale

    La notizia del giorno potrebbe essere il discorso di commiato di Joe Biden in vista della competizione elettorale presidenziale di novembre negli Stati Uniti. Oppure potrebbe essere il discorso di Benjamin Netanyahu davanti al Congresso della Repubblica stellata disertato, per l’occasione, da eminenti esponenti del Partito democratico. Oppure, ancora,...
  • Le indagini su Crooks, tutti gli occhi sul movente

    Come è stato possibile che un cecchino raggiungesse una posizione utile per avere un «clear shot» di Donald Trump? Cosa è andato storto nel lavoro dei servizi di sicurezza? Perché c’era una bomba (o meglio «un ordigno rudimentale») nella macchina del ragazzo autore dell’attentato, identificato come il 20enne della...
  • Un’Alleanza da campagna elettorale

    Il 75° vertice Nato si è avviato alle conclusioni con l’ingombrante presenza del suo convitato di pietra, Donald Trump. L’ex presidente che ambisce a tornare alla Casa bianca si comporta, in spregio al barcollante Joe Biden, come se fosse già il commander in chief e ieri ha persino ricevuto...
  • La morsa a tenaglia di NATO e USA: da Est al Pacifico

    L’informazione ampiamente condivisa tra televisioni, giornali, quotidiani internettiani e tanta disinformazione social ci costringe a fissare l’attenzione sull’evento del momento e, di conseguenza, a trascurare quelle che sarebbero anche le notizie drammatiche del giorno, di tanti drammi sparsi per il mondo, ma che subiscono una retrocessione nella classifica dell’importanza...
  • La storia infinita dei colpi di Stato in America Latina

    Facciamo bene attenzione a non ridimensionare quanto avvenuto in Bolivia nelle ultime quarantotto ore. Il tentativo di colpo di Stato da parte di un settore delle forze armate guidate dall’ex comandante in capo dell’esercito, il generale Juan José Zuñiga, non è, come qualcuno ha scritto su eminenti giornali nazionali...
  • Julian Assange è libero. Le democrazie e i governi per niente

    Julian Assange è finalmente libero. Di lasciare il carcere di Belmarsh, nei pressi di Londra, definito la “Guantanamo britannica“, e di tornare nella sua Australia. Perseguitato dal 2010 per la sua attività di giornalista che, tramite il sito WikiLeaks, ha rivelato al mondo i crimini di guerra di molti...
  • Grandi in sette a rendere ancora più diseguale il mondo

    Astraendoci per un attimo dal contesto reale, pensiamo a cosa dovrebbero fare le sette più grandi potenze del mondo. Innanzi a povertà, crisi ambientale, guerre, cataclismi, migrazioni economiche e dilagare di sentimenti di odio, razzismo, xenofobia, omofobia e antisemitismo, dovrebbero provare a risolvere queste piaghe moderne. E, per cominciare,...
  • Il presupposto della pace, per salvare la terra, per ritrovare la dignità

    «Io ho voluto, col disegno e col colore, dato che queste sono le mie armi, penetrare sempre più avanti nella conoscenza del mondo e degli uomini, affinché questa conoscenza ci liberi tutti ogni giorno di più». Pablo Picasso, ottobre 1944, “L’Humanité”, quotidiano del Partito Comunista Francese Ho dato un’occhiata...
  • L’incendio mediorientale che Israele vuole e alimenta

    Detesto il regime della Repubblica islamica. Una teocrazia, quindi un oscurantismo politico che impone una morale religiosa sulle istituzioni, sul vivere incivile (di chi subisce una incivilizzazione), che impedisce alla donne di avere uguali diritti rispetto al resto dei cittadini, che punisce con la morte qualunque comportamento fuoriesce dall’interpretazione...
  • La vittoria di Putin e la super-etica occidentale

    La reazione dei giornali, delle televisioni e dei siti Internet occidentali alla vittoria di Vladimir Putin alle presidenziali russe è un po’ la prova del nove dei tanti preconcetti che si alternano a volte, si compenetrano altre, si sommano altre volte ancora, quando si tratta di fare paragoni tra...