Volodymyr Zelens’kyj

  • I veri assassini di un’Europa soffocata tra gli imperialismi

    Il riarmo europeo non è solamente una mossa politica in chiave antirussa. Via via che si succedono le dichiarazioni e si producono gli atti concreti che porteranno alla rimodulazione bellica nel Vecchio continente, diviene sempre più evidente e chiaro che il presupposto è un passaggio di fase dall’Europa fondata...
  • Pace ed Europa, una dicotomia tristemente evidente

    La pace non fine a sé stessa? E a cos’altro dovrebbe servire? La pace si fa per la pace e non per fingere di smettere combattimenti che poi riprenderanno in altri modi, in altre maniere. La pace è pensabile soltanto se asseconda il pragmatismo delle politiche dei governi? Se...
  • Kiev dice sì al cessate il fuoco di 30 giorni. Ora la parola è a Putin

    La linea di Donald Trump è passata e l’Ucraina ha accettato di firmare un piano per un cessate il fuoco di 30 giorni completo e immediato. Non solo interruzione degli attacchi in aria e in mare, come aveva proposto Kiev alla vigilia dell’incontro con la delegazione Usa a Gedda,...
  • Von der Leyen ha un piano. Di riarmo

    L’Europa lasciata da sola non vuole dire addio agli Usa. O forse non può, dato lo sforzo organizzativo e finanziario che le sarebbe richiesto per sostituirsi all’ex alleato atlantico, che flirta apertamente con Putin e medita di interrompere gli aiuti verso Kiev. L’Europa allargata oltre i confini Ue, come...
  • La prepotenza imperiale che viene da lontano…

    Per troppi decenni siamo stati abituati a credere che le ragioni della politica internazionale degli Stati, delle potenze globali, si fondassero su una sorta di etica sovraordinante il mondo, su un principio di regolamentazione etica dell’esistenza dei popoli da parte della ovvia, oggettiva, incontestabile natura paterna dei governi. Ci...
  • Le condizioni economiche per l’Ucraina, è arrivato il conto

    All’orrido affarista che alberga nella mente di Donald Trump va riconosciuto un involontario chiarimento: sta sgombrando il campo dalle banalizzazioni geopolitiche che hanno dominato il dibattito sulla guerra. E sta chiarendo che la pace si decide sugli interessi capitalistici in ballo e non solo tracciando la linea di confine...
  • Un’Europa sottomessa e senza bussola

    Gli europei non si accorgono neppure più dove stanno andando, o forse fanno finta di non saperlo: sono un po’ sonnambuli e un po’ sottomessi al loro destino. Siamo all’agonia della politica estera comune europea, che per altro non è mai esistita, cullando nel settore difesa l’idea di una...
  • La fine del mito occidentale sotto il tallone della prepotenza trumpiana

    Uno degli effetti della moderna fase multipolare della globalizzazione neoliberista è aver rotto la gabbia tanto del bipolarismo storico del vecchio ordine mondiale, quanto della pretesa unipolare statunitense che, repubblicani o democratici al potere in questi ultimi trent’anni, è stata la linea di strategia geopolitica della Repubblica stellata. Il...
  • Dramma della solitudine: l’Europa tutta guerra e senza amici

    C’è stata, almeno fino alla fine della presidenza di Joe Biden, una vera e propria “guerra russo-americana” nel centro dell’Europa, sul terreno ucraino, a metà tra Est ed Ovest. La NATO ne è stata il braccio armato, il canale di transito di un riarmo a tutto spiano e l’estremo...
  • Difficile divorzio tra le due sponde dell’Atlantico

    A Monaco gli americani le hanno sparate grosse. Vance, il vice di Trump, si è spinto ad affermare che in Europa la libertà «è in ritirata» e che «i valori tra le due sponde dell’Atlantico non sono più condivisi». Cosa per altro riconosciuta con amarezza dal presidente tedesco Steinmeier:...
  • Il paragone di Mattarella: quando l’attualità inciampa nella Storia

    Sono consapevole che mi attirerò le accuse di “filoputinismo” dei soliti draconiani benpensanti di turno, ma vorrei comunque esprimere quello che sto per scrivere con un pizzico di presunzione: ossia presumendo che si possa ancora dire la propria senza dover per questo rientrare in un incasellamento precostituito e assolutizzante....
  • Il trucco c’era e si vede: fine della retorica bellicista europea

    Nel corso dei tre anni di guerra in Ucraina, l’Unione Europea ha speso all’incirca il doppio degli Stati Uniti d’America, guidati da Joe Biden, per rifornire Kiev di armamenti leggeri e pesanti. La rincorsa alla linea del rigore e della rigidità assoluta, dell’indefesso patto con la NATO nella difesa...
  • Il vero piano di pace di Trump: l’assalto imperiale all’Asia

    Ad un mese dal suo reinsediamento alla Casa Bianca, Donald Trump rende sempre più chiaro il soggetto composito del quadro di geopolitica internazionale della nuova amministrazione sotto il segno dell’acronimo MAGA. Fare nuovamente grande l’America a stelle e strisce vuol dire, in questo frangente, ridurre al minimo le contraddizioni...
  • L’Europa alla seconda guerra dell’energia

    L’Europa è entrata nella seconda guerra del gas con la Russia. All’alba di ieri nella pianura gelata di Sudzha, al confine fra l’Ucraina e l’oblast russo di Kursk, la Gazprom russa ha chiuso le forniture attraverso l’Ucraina. La prima guerra del gas si è consumata nel 2022. Nei mesi...
  • Guerra congelata e fine della guerra: le tattiche variabili

    Giorni fa l’esercito israeliano ha bombardato nuovamente Gaza. Ad essere colpito è stato l’ospedale di Kamal Adwan nella città di  Beit Lahiya, a nord di Jabalaya, presso il confine con Israele. Immediatamente dopo la notizia di questo attacco, che ha provocato oltre cinquanta morti, è arrivata la notizia di...
  • La rassegnazione di Zelens’kyj e la furia bellica della NATO

    La guerra per l’Ucraina è, a meno di clamorosi capovolgimenti delle forze in campo, sostanzialmente perduta. Lo è almeno quella per la cacciata dei russi dai territori occupati. Lo è quella per tentare quanto meno di riprendersi il Donbass e la Crimea. Lo è quella  della tentata destabilizzazione dell’economia...
  • Nel consapevole azzardo di Biden tutta l’ipocrisia democratica

    La polpetta avvelenata. Potrebbe essere il titolo, un po’ maccheronico a dire il vero, di una apertura di quotidiano che intenda parlare del via libera dato da Joe Biden all’utilizzo di missili americani di lunga gittata in territorio russo e di sdoganamento delle mine antiuomo come mezzo di contrasto...
  • La minaccia nucleare. Attenzione, Putin non è Milosevic

    Che dovessimo finire l’anno parlando di minaccia nucleare per l’Europa e per il mondo era, ahimè, facile profezia già prima delle presidenziali Usa, quando a settembre l’annunciato invio di missili a lungo raggio chiesti da Zelensky veniva rimandato in attesa dei risultati del voto: Kamala Harris o Trump? La...
  • La minaccia trumpiana protagonista del peggiore liberismo

    I sondaggi negli ultimi giorni hanno fatto registrare un progressivo riavvicinamento delle curve dei consensi. Complici o meno le gaffes di Biden sugli elettori trumpiani, sta di fatto che l’elezione del prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America si annuncia per quello che il grande teatro dell’informazione che disinforma voleva...
  • La guerra persa da Kiev, la difficile vittoria di Mosca

    Alcuni giorni fa il governo italiano ha dirottato 4,6 miliardi di euro, dei 5,8 previsti per l’innovazione verde nel settore dell’automobile, verso il paniere della spesa militare. Sostanzialmente ha investito nell’economia di guerra ancora una volta, confermando la tendenza più che marcata delle destre di preferire la logica dello...
  • Chi fa saltare l’ordine internazionale

    La guerra si allarga di fronte in fronte: decine di migliaia i palestinesi uccisi, decine i morti di Israele, e ora centinaia in Libano. Nessuno sa dove si fermerà: diversamente da Gaza, i confini libanesi sono aperti, e per Israele non c’è linea rossa. Un paese cronicamente e profondamente...
  • Al tavolo della guerra si gioca la carta del grande bluff?

    Taluni analisti parlano di palese bluff. Altri prendono la minaccia sul serio. Molta parte della questione pare anche – e forse soprattutto – legata alla gittata dei missili da crociera Storm Shadow/SCALP EG (di fabbricazione inglese) e dei balistici tattici statunitensi ATACMS. Joe Biden e Keir Starmer si sarebbero...
  • Le patologie dell’Occidente

    «L’Europa quale costruzione sovranazionale e democratica, in grado di perseguire il bene dei popoli europei purtroppo oggi non esiste. La realtà tragica è dovuta a mio avviso al fatto che l’Europa resta l’unico possibile orizzonte ma è divenuto sempre più difficile riformarla. Essa oggi è costituita da una burocrazia...
  • Kursk e Donbass, l’illusione della guerra di movimento

    Nel Donbass, tra le alture di Azov e quelle del Donec, si trova uno dei bacini carboniferi più ricchi del continente europeo. Anzi, probabilmente, il più interessante dal punto di vista estrattivo e, quindi, di rilevanza economica per qualunque potenza vi metta le mani sopra. La guerra d’Ucraina non...
  • Se la devastazione dell’Ucraina non è solo opera di Putin…

    Le guerre sono quanto di più velocemente mutevole si possa oggi trovare sul deprimente e desolante mercato della disumanità globale. Per quanto i fronti possano sembrare immobili certe volte, la loro progressione è un aspetto certamente primario ma legato ad una serie di fattori di politica internazionale che influiscono...
  • Dov’è finito il movimento pacifista?

    C’è silenzio, un silenzio di tomba. Missili da crociera Tomahawk, missili SM-6 e missili ipersonici vengono dispiegati in Germania, il paese rimane in silenzio, l’Europa tace. Nessuna protesta, nessuna manifestazione. La Germania è l’unico Paese in Europa a cui questi sistemi d’arma statunitensi sono destinati. Sono puntati contro la...
  • Vincitori e vinti? Le mosse locali per un nuovo ordine globale

    La situazione geopolitica mondiale, di per sé, nell’essere tornata ad un multilateralismo piuttosto strutturale (quindi improntato alle dinamiche del liberismo capitalistico moderno) esclude, almeno in linea di principio (e quasi certamente nella concretezza che si delineerà in futuro), un qualcosa di simile al “pareggio” per ciò che concerne la...
  • Kuleba tratta con la Cina, la grande mediatrice globale

    La notizia del giorno potrebbe essere il discorso di commiato di Joe Biden in vista della competizione elettorale presidenziale di novembre negli Stati Uniti. Oppure potrebbe essere il discorso di Benjamin Netanyahu davanti al Congresso della Repubblica stellata disertato, per l’occasione, da eminenti esponenti del Partito democratico. Oppure, ancora,...
  • Un’Alleanza da campagna elettorale

    Il 75° vertice Nato si è avviato alle conclusioni con l’ingombrante presenza del suo convitato di pietra, Donald Trump. L’ex presidente che ambisce a tornare alla Casa bianca si comporta, in spregio al barcollante Joe Biden, come se fosse già il commander in chief e ieri ha persino ricevuto...
  • La morsa a tenaglia di NATO e USA: da Est al Pacifico

    L’informazione ampiamente condivisa tra televisioni, giornali, quotidiani internettiani e tanta disinformazione social ci costringe a fissare l’attenzione sull’evento del momento e, di conseguenza, a trascurare quelle che sarebbero anche le notizie drammatiche del giorno, di tanti drammi sparsi per il mondo, ma che subiscono una retrocessione nella classifica dell’importanza...
  • L’ipocrisia occidentale nella conferenza bugiarda di Lucerna

    Più che una conferenza di pace, quella di Lucerna è stata una parodia ben architettata, messa in scena con qualche inciampo e terminata malissimo. Non solo perché al tavolo mancava uno dei due contendenti ufficiali della guerra, quindi la Russia di Vladimir Putin, ma soprattutto perché di tutto si...
  • Grandi in sette a rendere ancora più diseguale il mondo

    Astraendoci per un attimo dal contesto reale, pensiamo a cosa dovrebbero fare le sette più grandi potenze del mondo. Innanzi a povertà, crisi ambientale, guerre, cataclismi, migrazioni economiche e dilagare di sentimenti di odio, razzismo, xenofobia, omofobia e antisemitismo, dovrebbero provare a risolvere queste piaghe moderne. E, per cominciare,...
  • Il presupposto della pace, per salvare la terra, per ritrovare la dignità

    «Io ho voluto, col disegno e col colore, dato che queste sono le mie armi, penetrare sempre più avanti nella conoscenza del mondo e degli uomini, affinché questa conoscenza ci liberi tutti ogni giorno di più». Pablo Picasso, ottobre 1944, “L’Humanité”, quotidiano del Partito Comunista Francese Ho dato un’occhiata...
  • L’Occidente nella trappola slava

    Come è già avvenuto per le crisi nei Balcani, l’Occidente è caduto nella trappola slava e ora si fa dettare l’agenda da Zelenski e da Putin. Stiamo avanzando come sonnambuli verso la guerra, senza capire come e perché. In Italia il governo e la maggioranza dei partiti, come l’opinione...
  • Per una rivoluzione pacifista nell’Europa dei guerrafondai

    Praticamente ministro degli esteri di uno Stato che non esiste, Joseph Borrell, Alto commissario dell’Unione Europea agli affari esteri ha sostenuto, nella due giorni di riunioni con tutti i ministri preposti dei Ventisette e con i vertici dell’Alleanza atlantica, un piano di evoluzione della guerra in Ucraina, una dichiarazione...
  • Precipizio disinformativo italiano in un mondo di false notizie

    Da “abbastanza buona” a “situazione problematica“. La differenza tra il quarantunesimo e il quarantaseiesimo posto nella classifica della libertà di stampa, redatta come ogni anno dall’associazione internazionale “Reporters Sans Frontieres” (che è consulente dell’ONU), sta tutta in due locuzioni sufficientemente chiare. In pratica, nella cartina di un mondo colorato...