Vladimir Putin

  • Il difficile equilibrio cinese: con Putin ma non con l’invasione

    Posizione più scomoda per la Cina non poteva esserci: l’attacco militare russo all’Ucraina ha smentito in modo clamoroso quanto affermato nei giorni precedenti dal ministro degli esteri di Pechino (sull’integrità territoriale del paese) e ora la dirigenza del Pcc tenta di rimanere in equilibrio su un filo sottilissimo. A...
  • La guerra della Russia e le ipocrisie delle democrazie occidentali

    Ventiquattr’ore dopo l’attacco della Russia all’Ucraina poche sono le certezze sull’andamento della guerra, molte sono le analisi sulle vere ragioni del conflitto e infiniti sembrano i dubbi sulle reazioni a catena che tutto questo andrà scatenando in Europa e nel mondo intero. Quelli che potevano sembrare meri pretesti a...
  • Rifondazione comunista: «NO alla guerra, mobilitiamoci per la pace»

    Rifondazione Comunista condanna l’inaccettabile intervento militare russo e invita alla mobilitazione per la cessazione immediata del conflitto in Ucraina e la ricerca di una soluzione di pace. Rifiutiamo la logica bellicista e imperialista che ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa. Non ci arruoliamo e non mettiamo l’elmetto della...
  • Una nuova guerra per una nuova stagione imperialista

    Nessuno è fuori dal mirino. Nessuno è al sicuro. Nessuno può dirsi estraneo a quanto sta accadendo in Ucraina e, diciamolo pure, in Europa. Perché la Russia, almeno fino agli Urali, è Europa e perché la responsabilità di quella che Mosca chiama “una operazione speciale militare“, mentre noi la...
  • «News from Natoland», l’avanzata verso il disastro

    Di seguito pubblichiamo un intervento di Tariq Ali – «News from Natoland» – uscito su “Sidecar”, il blog della “New Left Review”, editato dall’autore per “il manifesto”. L’analisi è precedente al riconoscimento da parte di Putin dell’indipendenza di Donetsk e Lugansk, e prende in esame proprio il ruolo nella...
  • La crisi ucraina sul baratro

    La scelta di riconoscere le indipendenze di Lugansk e Donesk è un atto di forza che cercherà di legittimarsi quale risposta asimmetrica alle tante scelte sbagliate delle guerre occidentali. E proprio per questo non possiamo che definire l’annuncio del presidente russo Putin come un grave errore, un’avventura foriera di...
  • …e se verrà la guerra, tu da che parte starai?

    Vorrei evitare di scendere al livello dell’ovvietà, della banalizzazione tanto dei concetti quanto delle situazioni che esprimono e che, a ben vedere, sono veramente gravi e, di ora in ora, peggiorano ulteriormente. Vorrei evitare tutto questo ma, ogni tanto, vi sono tirato in mezzo, costretto a rispondere se sto...
  • Non è breve, questo è il secolo più lungo della storia

    Che cos’è una guerra? La prima cosa che succede si spegne la luce, come ho visto accadere a Baghdad, Kabul, Sarajevo, Belgrado, Beirut, Damasco, Tripoli, Mogadiscio. La luce può anche non tornare più per anni, sostituita dal ronzio dei generatori, mentre il cielo viene illuminato dai traccianti dei proiettili....
  • La guerra possibile, dal metaverso di Biden alla realtà

    Il momento è delicatissimo per la crisi ucraina. Arrivano segnali concreti di de-escalation, ma ne restano in campo altri come ordigni innescati. Nell’ordine: il discorso di Joe Biden ieri sera nel quale il presidente americano ha detto che «il ritiro russo è da verificare», tuttavia ha insistito sul fatto...
  • La guerra alle porte delle nostre coscienze

    Dover fare i conti con la guerra nella nostra presunta modernità, può sembrare strano. Soprattutto se non si è più – per fortuna – abituati ad avere soldati, carri armati e aerei da combattimento nei pressi delle proprie città, vicino ai confini del proprio paese. La guerra in questi...
  • Imperialismi e nazionalismi nella nuova guerra dell’Est

    Le contromisure diplomatiche sembrano essersi esaurite. I tempi della Guerra fredda paiono affacciarsi alle porte di una Europa alle prese con la coda della pandemia, nella riorganizzazione economico-finanziaria dei singoli Stati di una Unione priva di senso politico, tenuta insieme soltanto (e non è certamente poco nell’assetto liberista moderno)...
  • Usa e Nato schierano in armi tutta l’Europa contro Mosca

    Il presidente Usa, Joe Biden, ha organizzato ieri sera una riunione telefonica sull’Ucraina con Francia, Italia (assente), Germania, Gran Bretagna, Polonia, la Commissione e il Consiglio Ue, per coordinare una risposta alla Russia. Il segretario di stato Usa, Antony Blinken, ha partecipato via video al vertice dei ministri degli...
  • Nato-Russia, chi assedia chi?

    Reduce insieme agli Stati uniti dal fallimento dell’Afghanistan, la Nato rischia un flop anche ai confini dell’Ucraina. A consigliare alla Nato di chiudere la porta verso Est è un articolo appena pubblicato su Foreign Affairs del professore di storia Michael Kimmage: «Non perché lo chiede Putin ma perché immergersi nel calderone...
  • Ucraina, tensione armata, aspettando il casus belli

    Dopo una settimana di colloqui infruttuosi tra Russia e Stati Uniti, l’attacco informatico di venerdì scorso ai danni di diversi portali governativi ucraini infiamma nuovamente le tensioni sull’evoluzione della crisi nel paese esteuropeo. Le minacce in russo, polacco e ucraino con cui gli hacker hanno sostituito i normali contenuti...
  • Kazakhstan. Il lavoro dei miners e il feticismo delle criptovalute

    La crisi del Kazakhstan ha fatto sapere al mondo che questo paese è diventato l’eldorado degli «estrattori» di criptovalute. E’ stimato che nel 2021 si siano trasferite sul suo territorio – dalla Cina soprattutto – ben 90 mila società di «mining» (nei capannoni sparsi nel deserto «lavorano» più di cinquecentomila...
  • Troppi giocano con la pelle dei profughi

    Scaricare a bella posta migliaia di esseri umani su una frontiera incerta e senza prospettive di salvezza, quello che sta facendo l’autocrate bielorusso Lukashenko, è meschino e vergognoso, peggio se motivato spregiudicatamente come ritorsione alle sanzioni Ue dopo il dirottamento dell’aereo Vilnius-Atene con a bordo un oppositore di Minsk....
  • Questa volta Cristo si è fermato a Grodno

    Altro che il finto filo spinato dei no-vax italiani: quello arrotolato lungo la frontiera tra Polonia e Bielorussia è vero. Sta lì al limite di una fitta boscaglia, un po’ come nei film sulla Seconda guerra mondiale, molto simile a quello di Sobibor, di Treblinka, di Belzec: allora rinchiudeva...
  • Il cinismo del vertice e le ferite aperte del mondo

    Chi sono quelli del G-20 di Roma? Sono per gran parte coloro che intendevano esportare la democrazia in Afghanistan e poi hanno abbandonato gli afghani al loro destino e alla fame: a milioni, compresi migliaia di bambini, rischiano di morire, dicono le Nazioni unite, se non saranno assunte misure...
  • Da Trump a Biden, l’imperialismo cambia solo colore

    C’è una foto in cui Joe Biden cammina sicuro, lesto, spedito sul tappeto rosso stesogli dall’Europa. Accanto, in atteggiamento attentamente ossequioso ha la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il Presidente del Consiglio del Vecchio Continente, Charles Michel. Quella foto dice più di mille parole: il...
  • Biden e Netanyahu, poliziotto buono e poliziotto cattivo

    È il tempo della diplomazia armata, del sabotaggio e dell’assassinio mirato come regola. La guerra segreta di Israele e degli Stati uniti all’Iran non solo non è più segreta da un pezzo. Ma è diventata un fronte della nuova guerra fredda con cui l’amministrazione Biden vuole esercitare la massima...
  • Mamma li turchi, ma «i dittatori ci servono»

    Draghi, in sintesi, dice che Erdogan è un dittatore che ci fa comodo: tradotto significa che gli facciamo fare quel che vuole fino a quando ci serve. Una pericolosa e irrealistica illusione, del premier ma anche Usa ed europea. Erdogan fa quello che vuole con il nostro consenso e...
  • Vaccini? No, missili nucleari Usa

    La vaccinazione in Italia langue, ancorché a guida militare, sotto l‘alto profilo di Draghi e nelle mani di una grossa eterogenea quanto immobile coalizione di governo; in Europa è quasi peggio e nel caos alligna e torna la protesta oscura sulla «libertà» della destra ipernazionalista e populista. Rifiutata la...
  • La “guerra tiepida” di Biden e Putin: il riposizionamento degli imperi

    Il Subcomandante Marcos invitava un tempo gli zapatisti del Chiapas e tutti gli anticapitalisti del mondo a «camminare domandando»: interrogarsi sempre, quindi, mentre si lavora socialmente e politicamente per far avanzare le proprie istanze, le idee di cambiamento del mondo. A distanza di quasi trent’anni, la differenza con un...
  • La vittoria di Biden in un’America non migliore

    Una vecchia canzone, intonata dai migranti italiani di fine ‘800 e inizio ‘900 assiepati sulle tolde dei bastimenti, parlava del Nuovo Mondo scoperto da Cristoforo Colombo come della terra promessa in cui era certo che si potesse trovare un lavoro, riuscire a spedire a casa un po’ di soldi...
  • Attenti ai «successi» di Trump in politica estera

    L’attentato in corso alla democrazia statunitense, promosso dalla presidenza di Donald Trump sotto gli occhi del mondo, non deve oscurare i successi, purtroppo destinati ad essere duraturi, della sua politica estera. Qualsiasi politica atta a contrastarla deve, tuttavia, conoscerne la pervasività e la forza. Il primo e principale successo della...
  • L’odio e l’«amore» di Trump

    Sulle macerie fumanti di due irrisolte crisi internazionali, i Balcani con il nodo Serbia-Kosovo e il Medio Oriente con la tragedia della Palestina, Donald Trump in prossimità delle decisive e inquietanti presidenziali Usa di novembre costruisce la propria credibilità interna e internazionale. Parliamo del set cinematografico che è andato...
  • Dalla Russia con tanto veleno

    Il senso comune corrente è che Putin, dopo essersi formalmente assicurato la sua permanenza al Cremlino sino a quando lo vorrà, ha dato per scontato che i suoi avversari dentro il Cremlino si sarebbero rassegnati. Sbagliava nel credersi capace di controllarli. Il tentato spettacolare avvelenamento del suo oppositore, il...
  • Accordo raggiunto in Libia: tregua e (forse) elezioni

    Immediata cessazione delle ostilità e riattivazione della produzione petrolifera ferma da metà gennaio. Sono i punti su cui sembra esserci totale accordo tra il Governo di accordo nazionale (Gna) riconosciuto internazionalmente di al-Sarraj e Aguila Saleh, il presidente del parlamento rivale di Tobruk (est della Libia). È quanto emerso...
  • La Bielorussia tra parternalismo del tiranno e nuovo liberismo

    C’è una parte della sinistra comunista italiana che, un po’ per nostalgia verso l’impero sovietico e un po’ per contrarietà nei confronti dell’Occidente (evitiamo di classificarlo come “capitalista“, visto che lo è per antonomasia), si schiera in difesa di regimi che campano di rendita sulle rovine del socialismo reale...
  • Lukashenko canta vittoria e reprime la protesta popolare

    È stata una pagina triste per l’intera Europa quanto avvenuto in Bielorussia la scorsa notte dopo che il presidente in carica Alexander Lukashenko aveva annunciato subito dopo la chiusura delle urne di aver vinto le elezioni con l’80,2% dei voti contro il 10,6% della candidata delle opposizioni, Svetlana Tikhonovskaya....
  • Il “commissario” Macron in Libano prova a dettare le regole

    Quanto ai soldi della comunità internazionale, ha aggiunto, il monitoraggio sarà affidato a Stati uniti e Banca mondiale. Abile in conferenza stampa a indorare la pillola, Macron nei suoi incontri con il presidente Aoun, il premier Diab e lo speaker del Parlamento Berri, è stato chiaro: o recuperate la...
  • Dalla Siria arriva il contagio della vergogna

    Dalla Siria quasi dimenticata arriva la stagione cinica e amara dei ricatti incrociati e delle contraddizioni laceranti di un conflitto iniziato nel 2011 come una guerra civile diventata sempre di più una guerra per procura tra potenze internazionali e attori regionali. In un’area, il Medio Oriente, dove le azioni...
  • Idlib non deve cadere. Al via la cacciata dei curdi

    Idlib non deve cadere: gli americani stavolta sono d’accordo, e in modo mai così esplicito, con Erdogan. «La Turchia ha diritto a difendere i suoi interessi in Siria e gli Usa sostengono sempre un alleato Nato»: così ha detto anche alla tv turca Ntv James Jeffrey, inviato speciale per...
  • Berlino, una perfetta operazione di propaganda

    A Berlino è mancato ai leader soltanto il selfie con Sarraj e Haftar, altrimenti sarebbe stata una perfetta operazione di propaganda. Peccato che il generale della Cirenaica Khalifa Hatfar abbia partecipato solo indirettamente ai negoziati senza nulla sottoscrivere, come del resto era già accaduto nella tregua di Mosca mediata...
  • Libia, l’accordo è già stato scritto. Ma nessuno sembra crederci

    La Conferenza di pace per la Libia di oggi a Berlino si tiene sotto gli auspici dell’Unione europea e dell’Onu e con una nutrita partecipazione di Stati (Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia, Cina, Emirati Arabi, Turchia, Congo, Italia, Egitto, Algeria, Unione Africana e Lega degli Stati Arabi), ha comunque...
  • L’Italia in Libia dalla cabina di regia allo strapuntino

    L’intesa Russa-Turchia raggiunta con la tregua di Mosca per una Libia in via di spartizione è quasi una pietra tombale sul ruolo dell’Italia e rende irrilevante quello dell’Europa. Ancora nel luglio del 2018 Trump prendeva in giro Conte assegnando all’Italia, testuali parole, «la leadership in Libia». Era la famosa...