terrore

  • Revisionismi neonazisti nel cuore della destra europea

    Maximilian Krah, scrivono le cronache, è (o forse sarebbe forse meglio dire era…) esponente di punta di Alternative für Deutschland (AfD) e candidato alle elezioni europee. Il partito più rigidamente estremista di destra della politica tedesca. Wikipedia etichetta così le “fazioni” interne ad AfD: antisemitismo, xenofobia, neonazismo, identitarismo. Quest’ultimo...
  • Racconti del terrore

    Misterioso è l’incoscio che ci parla attraverso la dimensione onirica, per simboli, per immagini, mediante una metaforizzazione ininterrotta di figure che, diurnamente, divengono degli emblemi che si sedimentano in noi e che, magari, ci paiono irrilevanti, mentre influenzano il nostro essere e il nostro divenire. Là, in una profondità...
  • Una nuova euristica della paura, per darle il posto che le spetta

    Roosevelt, nel momento più difficile della crisi americana del 1929, pronunciò una frase divenuta famosissima: «L’unica cosa di cui aver paura è la paura stessa». La paura della paura, insomma. Quella che non è strettamente legata a qualcosa di reale, ad una minaccia imminente, ma il timore che si...
  • L’umanità violata nel trauma del colonizzato

    In queste ore in cui si assiste sgomenti all’evolvere della escalation di morti palestinesi e israeliani, è chiara una forte dissonanza nelle reazioni dei due mondi. I milioni di palestinesi dentro e fuori i territori occupati si sono trovati in uno stato di trance, tra un’innegabile iniziale euforia, presto...
  • Robespierre, politico e mistico

    L'”enigma Robespierre” è il cuore di una indagine storiografica che ha attraversato ormai i secoli. Quando qualche studioso si accinge ad affrontare la biografia e la vita politica dell’Incorruttibile, inevitabilmente incespica sulle tante sfaccettature che quel giovane trentenne mostrava mentre era alla guida della Francia rivoluzionaria, nel breve tempo...
  • Gli imputati di Norimberga

    I crinali che separano una vallata della Storia da un’altra, nell’inesorabile proseguire del tempo, sono linee che svettano sopra gli eventi, che li racchiudono un preciso momento e che, nonostante l’altezza a cui si elevano, non sono intercapedini inoltrepassabili, ma solo difficili da raggiungere. Per salire fino alla vetta...
  • Mi chiederanno, un giorno, dell’11 settembre…

    Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro I bombardamenti americani hanno distrutto tutto: c’è un deserto nel deserto. Non c’è più nulla che si possa chiamare casa, che io possa chiamare casa. La polvere gira per vie che sono segnate soltanto dal perimetro delle rovine:...
  • Quella complessità “invisibile” della rete del terrore

    Non sono nemmeno trascorse ventiquattro ore da quando ieri scrivevamo del dramma che si sta consumando in Afghanistan e, nello specifico, all’aeroporto di Kabul. Ci sembrava già enormemente grande tutto quel dolore e tutta quella sofferenza fisica e psichica che migliaia di afghani stavano vivendo nel pantano di quello...
  • L’inganno della bontà dell’ergastolo

    La vicenda spettacolare di Cesare Battisti, con tanto di inciampi ministeriali nei video di propaganda governativi, consente di riprendere un argomento che a molti potrà apparire trascurabile, “con tutti i problemi che abbiamo” (la frase retorica la aggiungo prontamente io, così evitiamo tante inutili lagnanze), ma che invece attiene...
  • La bancarotta del terrorismo individuale

    Quello qui presentato è un estratto dell’articolo Il collasso del terrore e del suo partito (Sul caso Azef), che apparse originariamente su giornale polacco Przeglad Socyal-demokratyczny. Questo articolo fu scritto come analisi delle straordinarie rivelazioni concernenti Yevno Azef, leader della terrorista Organizzazione di Combattimento del Partito social rivoluzionario. All’inizio del 1909...
  • «Prossimo obiettivo l’Italia»

    Non è la prima ne è più verificabile delle altre, a dare notizia dell’ultima minaccia dell’Isis all’Italia è ancora Site, il sito americano di Rita Katz specializzato nel monitoraggio degli estremisti islamici. Che su un canale Telegram di sostenitori dello stato islamico ha rintracciato l’annuncio di un imminente attacco...
  • Non avere paura di farsi qualche domanda

    Brava Ada Colau a convocare subito una manifestazione a Piazza de Catalunya, nemmeno 24 ore dopo l’orribile massacro. Bravi i barcellonesi che a centinaia di migliaia hanno risposto all’appello gridando «no tinc por». E bravi i cittadini globali che si sono uniti a loro, piangendo per la ferita inferta...
  • Siete pronti per un autunno di pregiudizi e di paura?

    Un sito Internet vicino a Daesh avrebbe indicato nell’Italia il prossimo obiettivo terroristico. Diciamo che non vi sarebbe molto da meravigliarsene, visto che fino ad ora il nostro Paese è stato risparmiato dalla furia dei kamikaze, dai tagliagole che per strada si manifestano altrettanto all’improvviso, come è accaduto ad...
  • Come possiamo difenderci???

    C’è la domanda che arriva puntuale ad ogni attentato terroristico: “Come possiamo difenderci?”. Ovvero, come si può prevenire l’azione inconsulta di un kamikaze, di un uomo o di una donna che possono mettere in pratica un atto che sparge morte a piene mani senza sapere quando, dove, come. Sul...
  • Il turno di Barcellona, l’orrore arriva ancora con un furgone

    Il terrorismo è tornato a colpire la Spagna, a 12 anni dall’attentato su treni della stazione Atocha di Madrid dell’11 marzo del 2004. Verso le cinque del pomeriggio di ieri, un furgone bianco ha investito ad alta velocità i passanti della centralissima Rambla de Catalunya di Barcellona, uccidendo almeno...
  • L’omaggio più bello

    Piangere è umano, necessario, naturale, ovvio. Provare a capire è politicamente necessario: accorgersi della simbiosi del potere democratico con quello a-democratico, della interazione tra legalità (apparente) e illegalità definita tale in quanto in contrasto con la prima, rendersi conto che non esiste una soluzione di continuità in tutto ciò,...
  • La linea del panico da Londra a Torino (e viceversa)

    Torino e Londra. Non c’è apparentemente nessun legame tra i due terribili fatti che sono avvenuti: nella vecchia capitale del Regno d’Italia una vera e propria visibile ondata di panico ha investito migliaia di persone che stavano assistendo ad una partita di calcio su un grande schermo in piazza...
  • Cuori di ghiaccio, profitti caldi

    Non è difficile istillare l’odio nelle giovani menti di ragazzi che uccidono per mafia, per indottrinamento terroristico ispirato a princìpi religiosi o pseudo tali. E non sono le menti dei ragazzi ad essere le sole colpevoli: non sono solo loro ad essere deboli. Lo diventano così estremamente, così visceralmente...
  • Sull’orlo del precipizio?

    Ed è questa la notizia del giorno: basi, caccia e uomini, anche l’Italia si prepara alla campagna aerea in Libia. Come si può giudicare l’idea di un intervento italiano in appoggio ai bombardamenti USA in Libia: un’iniziativa ridicola o incosciente? Ancora una volta si pensa di cacciare l’Italia in...
  • Il terrorismo di ieri e di oggi, una lezione mai imparata

    In memoria delle vittime di tutte le stragi e, oggi, 2 agosto, in particolar modo delle vittime della strage alla stazione di Bologna. 36 anni fa… Ci siamo abituati alle stragi quotidiane di un terrorismo di cui non riusciamo bene ad individuare la linea di condotta. Ogni giorno, quasi,...
  • Il coraggio e la responsabilità

    Ancora orrore. Ancora l’insopportabile. Non hanno fatto in tempo ad asciugare le lacrime per l’orribile strage di Nizza, che il crimine ha di nuovo colpito la Francia. Dopo il simbolo della Rivoluzione Francese, la sera del 14 luglio, è toccato oggi alla chiesa cattolica essere colpita al cuore. Con...
  • Il terrorismo diffuso e l’orizzonte alternativo di liberazione

    Ormai è uno stillicidio di attacchi. Se non emergono altri dettagli, sembrerebbe che a Rouen si sia verificato un ulteriore episodio di quello che ormai potremmo definire “terrorismo diffuso”. Un terrorismo non organizzato o poco organizzato, spontaneo (nel senso di basarsi sull’iniziativa di uno o pochi soggetti), condotto con...
  • Il ragazzo che ha scelto la morte come simbolo della vita

    Un ragazzo di appena diciannove anni. L’altra mattina, ascoltando le notizie che provenivano dalla Normandia, ho pensato subito allo stereotipo del terrorista adulto, sui quarant’anni, di seconda o terza generazione come ormai si usa dire. Ho pensato che fosse magari un basista del Daesh nel nord della Francia e...
  • L’uso politico della paranoia dal primo Novecento ad oggi

    «Le courage c’est de chercher la vérité et de la dire, c’est de ne pas subir la loi du mensonge triomphant qui passe et de ne pas faire écho de notre âme, de notre bouche et de nos mains aux applaudissements imbéciles et aux huées fanatiques» (Jean Jaurès) All’inizio...
  • Tutta l’altra strage dei giornali e delle tv

    Monaco di Baviera. Un’altra strage: questa volta un  supermercato. Un giovane di diciotto anni, pare nato in Germania ma di origini iraniane, vissuto in un degrado sociale causato anche dai tagli allo stato sociale procurati dalle “riforme” del socialdemocratico Gerard Schroeder, a suo tempo, e che lui indirettamente cita...
  • Pericolo assoluto

    “Siamo tutti in pericolo. Nessuno è più al sicuro”. E’ una affermazione che alcuni ripetono per autoconsolazione, per sentirsi accomunati universalmente in un destino incerto quotidianamente. E’ una affermazione che altri ripetono per attivare l’interruttore della paura, del panico, della diffusione di sospetto, di sguardo guardingo anche in chi...
  • Il terrore imprevedibile

    Sta toccando tutte le città più importanti della Francia: Tolosa, Parigi, ora Nizza. Un terrore che non è quello ispirato dai sani princìpi di libertà, eguaglianza e fraternità di quella Rivoluzione che proprio ieri si festeggiava sulla Passeggiata degli Inglesi nella città natale di Giuseppe Garibaldi. Questo terrore è...
  • Da Budapest a Dacca: la storia si ripete

    C’è uno sceneggiato (a me piace chiamare ogni cosa, se possibile, con un nome italiano ed evitare inglesismi e americanismi linguistici di sorta, quindi evito di chiamarla “fiction”) prodotto dalla Rai, e messo in onda alcuni anni fa, che racconta le gesta di un uomo che aveva combattuto nella...
  • Ma i nostri amici, quanto sono nemici dei nostri nemici?

    Sembra di rivivere quanto già accaduto nel novembre scorso a Parigi. Gli attentati di Bruxelles ripropongono esattamente lo stesso schema sia per quanto riguarda l’esecuzione dei medesimi da parte di Daesh, sia per quanto concerne la conseguente esposizione mediatica, i commenti, le analisi e tutto ciò che viene bene...
  • Bruxelles, ancora vittima della spirale guerra e terrore

    Bruxelles, ancora. Un altro attentato multiplo in Europa e un altro coinvolgimento della capitale belga. Questa mattina alle ore 8.00, così si riesce a capire dalle prime informazioni, un uomo si è fatto esplodere nell’aeroporto internazionale e un’altra esplosione è avvenuta invece nella stazione della metropolitana più frequentata dai...
  • L’allarme terroristico di Valls

    Suona di cattivo auspicio la relazione che il capo del governo francese, Manuel Valls, ha fatto alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza. E’ vero che in politica internazionale, come del resto anche in quella interna del proprio paese, non ci si può affidare alle chiaroveggienze, alle premonizioni e, pertanto,...
  • Meno libertà e più bombe: la strategia del fallimento

    Il terrorismo si sposta strisciando, carsico, invisibile: mentre in Europa si fa appello da molte parti al varo di leggi speciali per la limitazione di determinati diritti e innegate libertà, il terrore colpisce in Mali e in Egitto. Attacca caserme dell’Onu e, all’ombra delle piramidi di Giza, si arma...
  • La nuova Cortina di ferro europea

    Il terrorismo colpisce due volte. Sempre. Prima uccide e poi si trasforma in prevenzione repressiva e svuota addirittura la vita delle capitali europee. Le povere notturne e diurne vuote strade di Bruxelles ci parlano di un fenomeno che non avevamo visto in questi ultimi decenni. Un fenomeno di dimensioni...
  • Je suis Mali?

    Tanto nel tragico attacco alla redazione di Charlie Hebdo quanto alle stragi di Parigi di una settimana fa, la rete Internet e in particolare Facebook, Twitter e altri social network si erano riempiti di manifestazioni di solidarietà ridondanti, ripetitive, quasi ossessive: una gara incosciente di pubblicazione di immagini, pensieri...
  • La paura della paura

    Il panico, almeno quello psicanaliticamente inteso, è un nostro alleato: arriva per farci conoscere aspetti della nostra vita che andrebbero mutati, cambiati radicalmente. Ci dice che siamo su una strada sbagliata e che ci facciamo del male da soli, che ci autoaffliggiamo con pensieri che parlano a noi stessi...
  • Per sentito dire, ma con “giusta” condanna!

    Nei dibattiti chiassosi di un cannibalismo televisivo indegno di una cultura sociale, civile e morale degna di questo nome, si rimprovera ai musulmani di non essere chiaramente visibili in grandi manifestazioni di piazza contro il terrorismo. Punto 1: comunità araba e comunità islamica non sono la stessa cosa. Quindi,...