televisione

  • Ma per fortuna che c’era (e ci sarà) Paolo Pietrangeli

    C’era ancora “l’Unità” nel 1994. Ed è proprio grazie al giornale di Antonio Gramsci, già organo centrale del PCI, ed allora sempre meno gramsciano nel suo essere organo del Partito Democratico della Sinistra, che ho tra le mani ancora oggi un CD di Paolo Pietrangeli che riunisce due concerti...
  • Le nomine RAI e la crisi del Parlamento italiano

    La spartizione lottizzatrice delle dirigenze editoriali della RAI, direttori e vicedirettori dei telegiornali e della guida delle stesse reti della tv di Stato, potrà meravigliare forse Giuseppe Conte, intento a preservare per i Cinquestelle quell’aura di verginità rispetto alle tentazioni della partecipazione al balletto delle poltrone di viale Mazzini,...
  • Capire come votiamo (5) :: La politica e i nuovi mass media

    POLITICA E NUOVI MASS MEDIA Da alcuni anni esiste una propensione dei cittadini ad informarsi attraverso i media digitali. Si tratta di percentuali, in ascesa, ancora lontane da quelle dei fruitori della televisione, ma paragonabili a quella delle lettura dei giornali cartacei e quindi assolutamente non trascurabili nell’ottica elettorale...
  • Capire come votiamo (2) :: Razionalità ed emotività

    MODELLI CLASSICI DEL COMPORTAMENTO POLITICO IL MODELLO RAZIONALE Secondo l’approccio della teoria della scelta razionale, gli uomini sono in grado di utilizzare correttamente le regole della logica, calcolare le inferenze deduttive, applicare la teoria della probabilità, ordinare le loro preferenze in maniera coerente. Il nucleo di questo teoria, sistematizzata...
  • L’occhiolino e la benda nera: dall’alchimia alla veggenza

    «Birra e salciccia…», la parola d’ordine segreta con la quale Totò doveva farsi riconoscere in Totò sceicco per l’arruolamento nella Legione straniera, viene fatta seguire da un occhiolino bilaterale, segno di un significato intelligibile solo a chi ne conosce il codice. Senso nascosto che, ovviamente, non viene decifrato da Carlo Crocchiolo,...
  • La leva necessaria per il cambiamento sociale

    Non la radice di ogni problema, bensì il fondamento e l’origine di ogni soluzione può essere – scrive Marx – l’uomo. L’essere umano che si nutre di conoscenza, che la amplia e, a volte, la comprime, la soffoca in un ristretto e claustrofobico angusto angolo della mente e della...
  • Raffaella Carrà, addio alla regina della tv

    Raffa e il suo caschetto biondo, le mises improbabili che bucavano il teleschermo in bianco e nero e a colori. E poi la risata piena, le telefonate con gli spettatori, i quiz e le canzoni così pericolosamente trash da risultare tormentoni implacabili. Raffaella Carrà se ne è andata in...
  • Raffaella, che ci ha insegnato a scrandare la mela

    Raffaella la chiamavi così, come avresti chiamato tua sorella, anche tua madre. O la cantavi alla Tiziano Ferro, asserendo con piglio sicuro e deciso: «E’ mia!» perché tantissime volte «canta a casa mia». Suo malgrado, “la Carrà” era nazionalpopolare: capace di unire l’Italia così come la partita degli europei...
  • Prima, durante e dopo la verità in Palestina…

    In questi giorni di lutto e sofferenza, soprattutto di una parte in lotta da 73 anni (il popolo palestinese), torna d’attualità un dibattito che ha calcato le scene negli ultimi anni; ovvero il dibattito a proposito del concetto di “post-verità”. Infatti, andandosi a spulciare i commenti e i titoli...
  • Una nuova serie di giustificazioni per vecchi pregiudizi

    E’ “politicamente corretto” che si rida alle battute di Pio e Amedeo? E’ una domanda sulla domanda dei due comici, indirettamente posta, se non si possa anche scherzare su termini che sono appellativi insultanti, volgari e discriminatori. Le parole sono fatte di grafemi che sono come pietre: restano lì,...
  • Una momentanea fuga a Sanremo

    Preferisco concentrarmi su “Sanremo” (e non è certo la prima volta che lo faccio). Sono in overdose di programmi televisivi, articoli di giornali e mattinali che strepitano tutte le più ardite controversie sul Covid-19. L’epidemia avanza, prosegue il suo cammino, si riprende la rivincita che le spetta dopo che...
  • La “politica dei fatti” di Draghi: il liberismo senza troppo clamore

    A pelle, così, d’impatto, sembra sempre più un governo impersonale ma non impolitico e tutt’altro che anti-tecnico. La fisionomia inesistente del Presidente del Consiglio che non si mostra alle televisioni, che non rilascia dichiarazioni se non per l’interposizione della segreteria di Palazzo Chigi, fa pensare ai ministri come a...
  • Luci accese e un silenzio assordante

    Alla fine, il mondo dello spettacolo si è fatto avanti, in tutte le sue articolazioni. Franceschini ha inutilmente cercato di parare in anticipo il colpo con una paginata di intervista sul Corriere. Ma invece il movimento è andato avanti, senza scomporsi né intimidirsi, in questa intensa «due giorni». In...
  • Il potere dei “social” e le mire autoritarie dei sovranisti

    Tutte e tutti noi ormai diamo per acquisito il diritto di possedere una identità digitale su diverse piattaforme social: Facebook, Twitter, Instagram… E’ probabile che, nella compulsiva costruzione di una percezione rinnovata e adeguata ai tempi, ci si sia indirettamente e quasi inconsapevolmente persuasi che ciò sia quasi un...
  • L’invasione degli inglesismi. In difesa della lingua italiana

    Scrivere per puro piacere, perché si ha talento e lo si mette anche a frutto, perché si svolge un servizio pubblico e si batte sui tasti per compilare file trafile di documenti, oppure perché lo si fa per mestiere. Così la lingua italiana, nel nostro caso, viene utilizzata a...
  • Non è l’autunno del Covid: è ancora la sua primavera

    L’arrivo imminente del nuovo DPCM, che fisserà le norme da seguire in questa fase autunnale della pandemia, ha avuto come naturale – ormai tocca dire così, perché così è – riflesso condizionato da “social” una valanga di proteste per l’obbligo di indossare le mascherine in ogni momento della giornata...
  • L’arte di saperla comunicare

    A differenza di altri critici, Daverio non aveva bisogno di urlare per costruire su di sé un personaggio. La pacatezza delle sue riflessioni e il modo con cui spiegava l’arte in televisione facevano benissimo il paio con il sapore di antico di cui si vestiva ma che, allo stesso...
  • Cronache d’estate :: Lo “spettacolo” della morte: dalla tv alla realtà

    La spettacolarizzazione della sofferenza produce mostri. Non sono coloro che soffrono, perché diventano vittime due volte: del loro patimento, delle ingiustizie che subiscono in quel preciso istante e dell’ammirazione di chi, da un osservatorio privilegiato, lontano e ben al sicuro, diviene la quinta essenza del cinismo, della banalità del...
  • Tutte le false speranze del grande mercato globale

    Madide nottate, calura insopportabile che tuttavia bisogna sopportare, abitudine a tirare tardi la sera. Perché di notte ci si avvicina ad una foscoliana quiete, magari non proprio fatale, ma almeno più distensiva del chiarore del giorno che richiama all’esercizio costante della vita. Una fatica… A me l’estate è sempre...
  • Tutta la “terra dell’abbastanza” che ci gravita intorno

    Alcune sere fa, nelle splendide notti cinematografiche di Rai 3, è andato in onda un film che puoi solo guardare d’estate, quando la canicola si fa sentire anche alle due del mattino, quando intorno tutto (o quasi) è silenzio, quando la voce dei due giovani attori si percepisce così...
  • Ripartenze “normali” e lotte sociali: a voi la scelta

    Una cialtroneria puttaniera e ruffiana. Un meretricio accondiscendente nei confronti della consuetudine che segue soltanto gli interessi di una economia che bada – come le è congeniale e naturale – al profitto privato e all’accumulazione di grandi capitali e che non fa ripartire se non la grande macchina dello...
  • Il cortocircuito del panico e l’assenza del silenzio

    No, il “complottismo” non mi appartiene come metodo di interpretazione della realtà e di analisi della medesima. Del resto io non sono altro se non un semplice commentatore improvvisato, che si limita – magari in questo con qualche indiretto cinismo, quindi assolutamente non cercato e voluto – ad osservare...
  • “Keep calm and…” magari una corretta informazione

    Un pregio il Cod-19 lo ha: sta facendo venire a galla tutte le peggiori manifestazioni singole e collettive delle nostre recondite paure, fobie e ansie quotidiane, represse da chissà quanto. Fa emergere la voglia di un certo giornalismo sovranista di dichiarare che la nazione intera è infetta, che il...
  • Sanremo, Sorrisi e Canzoni e un sacrosanto “Me ne fotto”

    Attenti, perché se siete capitati su questo pezzo per il titolo, potreste ingannarvi. Se mal ve ne incoglierà, sappiate che avrete tutta la mia comprensione. Per una volta, passiamo una domenica leggera, spensierata, fatta di banalità e anche di quella (presunta) retorica che tanti comunisti, che vogliono essere sempre...
  • Junior Cally, «ho voluto metterci la faccia»

    Junior Cally entra «smascherato» nella sala stampa del roof ed esordisce ringraziando per i bei voti ricevuti dai giornalisti nelle pagelle della serata di mercoledì. Dove, finalmente, si è esibito dopo settimane di polemiche e alzate di scudi per la sua presenza in gara a causa di un presunto,...
  • La sapiente costruzione delle incrostazioni mentali umane

    La nascita di una psicosi collettiva non è mai frutto dell’opera di un singolo individuo. Le potenzialità espansive di una falsa notizia che dilaga e diventa, questa sì, un virus che si espande senza nessuna possibilità di messa in quarantena e di protezione per chi anche ne rimarrebbe immune,...
  • Tragedie dei tempi moderni: la felicità non fa notizia. Il dolore sì…

    La chiamano “informazione“. Eppure sarebbe meglio che venisse apostrofata nel suo esatto contrario aggiungendo il prefisso “dis” davanti a quello che molto spesso è il vero significato della costruzione di teoremi antisociali, di scenari immaginari che prendono tridimensionalità, fuoriescono dalle pagine dei giornali e dallo scorrere dei siti Internet...
  • Il giornalismo che ossigena la democrazia

    Ricordo le lotte di alcuni decenni fa su temi importantissimi come la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, oppure vecchie gloriose altre lotte come quella contro il nucleare, quella per il diritto delle donne a decidere sull’interruzione di gravidanza (leggasi: “aborto“); oppure, ancora, l’inizio delle manifestazioni per...
  • Claudio Gianetto. Attore, doppiatore, comunista

    Il sonoro cambiò profondamente anche il modo di fare cinema. Se alcuni Paesi si “limitarono” a sottotitolare i film d’importazione, in altri nacquero autentiche scuole del doppiaggio. Una delle più importanti era e continua ad essere quella italiana che si sviluppò negli anni trenta (prima di allora le Major...
  • Tra le parole irricevibili di Bruno Vespa

    È fortunato Bruno Vespa per essere stato solo deferito e non, per esempio, sospeso o cacciato dall’Ordine dei giornalisti a proposito della intervista del 17 settembre a Porta a Porta su Raiuno con Lucia Panigalli, sopravvissuta a un tentativo di uccisione da parte del proprio ex. Seppure quanto accaduto...
  • Camilleri, un bene prezioso per la cultura italiana

    Ho cominciato a leggere Camilleri con “La scomparsa di Patò“, quindi un po’ diversamente da molte e molti che vi si sono approcciati con i romanzi gialli incentrati sulla figura del commissario Montalbano. Poi, stuzzicato dalle trasposizioni televisive, mi sono lasciato prendere per mano e accompagnare nelle indagini siciliane...
  • Percentuali in tv

    Il 20% sui telegiornali delle grandi reti nazionali. Il 17% in Parlamento attualmente e una prospettiva di avere il 34% alle elezioni europee. Le prospettive per la Lega sono rosee. Si potrebbe dire “nere”, visti i partiti con cui si appresta a fare gruppo nel Parlamento di Strasburgo. Il...
  • Sovranismo televisivo

    Dopo “Nemo” su Rai 2 arriva “Popolo sovrano”. A Radio Capital Carlo Freccero afferma che negli anni ’70 non si sarebbe mai sognato di dirsi “sovranista”, ma oggi questo termine sarebbe democratico, sostenitore del diritto del popolo a governare. Lo avrebbe ispirato Mélenchon con il trittico rivoluzionario: “Libertà, uguaglianza, fratellanza“....
  • Viva la “Melevisione”!

    La “Melevisione” compie 20 anni e le facciamo gli auguri anche noi. E’ stato e rimane un programma che disintossicava anche noi “adulti” (le virgolette servono a far intendere che in fondo un po’ bambini lo rimaniamo (quasi) tutti) dalle brutture del mondo e della vita quotidiana. Tonio Cartonio...
  • Che fine faranno gli eretici?

    Questa  la notizia  (in materia di divulgazione scientifica): “La proposta M5S prevede però anche il coinvolgimento della Rai attraverso l’istituzione, da parte del ministero dello Sviluppo economico, di una Commissione per la divulgazione dei prodotti scientifici di maggiore interesse attraverso i canali della tv pubblica.”. Può essere commentata così...
  • Cucchi fuori dai talk. C’è un problema nel giornalismo

    Quanto accaduto intorno alla vicenda di Stefano Cucchi se da un lato ci fa consapevoli di quanta sia ancora lunga la strada per rendere trasparenti le nostre istituzioni, purtroppo dall’altro ci permette di misurare lo stato di salute del nostro giornalismo televisivo. La cosa che più colpisce è come...