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  • Pulsioni di morte e società

    Quando Sigmund Freud avanzò l’ipotesi dell’esistenza delle pulsioni di morte, con la pubblicazione nel 1920 di Al di là del principio di piacere, le contestazioni furono virulente, come se il corpo intellettuale e sociale si fosse ribellato a una forma di violazione dell’immagine che aveva di sé. Ipotizzare che la...
  • C’è del marcio in Occidente

    Che cosa ci può mai redimere da millenni di occidentalizzazione del mondo, dopo che le grandi civiltà del passato si sono sviluppate sui propri assi e le direttrici più che altro commerciali, distanziandosi eppure rimanendo così collegate fra loro? Perché dovremmo redimerci, si può chiedere chiunque: forse per il...
  • Triste, generale, indotto regresso culturale di massa

    La retrocessione culturale è un problema di primaria importanza perché oggi la diffusione dell’informazione o, se vogliamo, la propagazione delle notizie che dovrebbero essere supportate da cronache separate dalle opinioni è immediata e non necessita dei corrieri postali del Settecento che impiegavano dieci giorni da Parigi a Marsiglia per...
  • Promesse di pace, monòpoli d’affari e guerra

    L’insediamento di Donald Trump alla Casa bianca a qualcuno è potuto sembrare uno spettacolo euforizzante. Mai si era visto un tale avanspettacolo della politica se non in certe rappresentazioni grottesche del cinema o del teatro, con il braccio teso di Elon Musk che sembrava una parodia di Fascisti su...
  • Nexus

    Yuval Noah Harari aveva già sorpreso con “Da animali a dei. Breve storia dell’umanità” (2014), sempre edito da Bompiani. Ora torna a sorprenderci, per la chiarezza della sua esposizione di argomenti che non rispondono, ma provano almeno a porsi nuovi interrogativi che facciano evolvere dubbi e che, soprattutto, eliminino...
  • La frontiera politica dello smartphone

    L’arresto in Francia del fondatore di Telegram sta provocando forti reazioni, anche a livello politico. Come però già in casi precedenti, basti pensare alle controversie relative a Facebook o a TikTok, le polemiche contingenti rischiano di oscurare le questioni strutturali di fondo. Si tende a dimenticare, infatti, che le...
  • L’informazione colpevole e pigra che dimentica i grandi drammi

    Non se ne parla ormai quasi più, eppure ciò che trapela dalla guerra di Israele contro Gaza e contro i palestinese dovrebbe fare ogni giorno notizia, perché quello che accade è di una gravità sempre più inaudita. Ma, se chiodo schiaccia chiodo, notizia surclassa notizia e, quindi, dopo un...
  • L’ultimo moderno ballo semantico tra significato e significante

    I danni che possono fare le parole sono tantissimi. Perché le parole sono un mezzo, uno strumento attraverso cui esprimiamo le nostre idee, ciò che pensiamo, che vogliamo, che rifuggiamo. E, siccome sono un mezzo, a seconda dell’utilizzo che se ne fa, possono essere un ottimo veicolo di condivisione...
  • David, Alina e le stragi compiute nel nome dell’odio disperante

    Non occorre essere degli psicanalisti, degli studiosi dell’animo e della mente umani (riuniti, se vogliamo, nell’espressione più felicemente sintetica che risponde al concetto di “psiche“, di soffio quasi primordiale che ci abita) per trarre, tra le altre conclusioni, anche quella che può attribuire a David Kozak una certa forma...
  • La storia distorta che arriva dalle macerie di Gaza

    Giorni fa, sfogliando un noto settimanale che si potrebbe definire “nazionalpopolare“, ancora a grande tiratura nonostante la crisi della carta stampata, mi è capitato di scorrere le righe di una lettera di un’insegnante al direttore. Il contenuto riguardava il livello di pessimismo che già i bambini e i ragazzi...
  • Quanta libertà ci hanno tolto e quanto odio ci hanno dato i social?

    Andrea Scanzi si è fatto una domanda che dovremmo porci un po’ tutte e tutti, almeno quelli che hanno un briciolo di senso critico nei confronti dei moderni mezzi di comunicazione, di interazione e di scambio quasi totalizzante di informazioni quotidiane da profilo a profilo, da social ad altro...
  • Il confine dei “The Borderline” tra immaturità individuale e maturità sociale

    E’ tutto un puntare: alla riuscita di una sfida, di una gara; alle visualizzazioni avute su You Tube; ai “mi piace” messi sotto ai video; alle monetizzazioni raggiunte grazie a tutto questo. E’ la competizione assoluta, senza discrimine alcuno, senza linea di demarcazione, senza punto di non ritorno. Non...
  • Un bacio “scandaloso” e la scoperta dei tanti nostri mondi

    E’ notta fonda anche per me che sono solito fare le ore piccole. Per tradizione ormai, per abitudine a vivere di più le ore meno chiassose della giornata: quando un po’ tutto tace. Provo a guardare la finalissima di Sanremo oltre la mia ora, ma non riesco proprio. Spengo...
  • Auto-candidatura, Meloni diffida i suoi partner

    Nel tempo di internet, dominato da Twitter, Instagram, Facebook, e da ultimo TikTok, capita che il politico mandi avanti la parola, o il giornalista la penna. Il cervello, come l’intendenza, seguirà. E, come l’intendenza, può anche darsi che perda la strada. Un buon esempio lo troviamo nell’auto-candidatura a Palazzo...
  • Ma che fine ha fatto la guerra in Ucraina?

    Che fine ha fatto la guerra in Ucraina? E’ rimasta vittima della immediatezza delle notizie che seguono la legge del sensazionalismo, degli scoop a buon mercato e della concorrenza spietata tra le tante testate giornalistiche che hanno fatto a gara, nei primi due mesi del conflitto, per accaparrarsi, con...
  • Il degrado anticulturale (e antisociale) del “parlare in corsivo”

    Pur essendo “social“, tanto quanto è sufficiente per dire politicamente e socialmente la mia, appagando così epicurianamente una vanitas che è la mia unica civetteria (almeno credo…), mi sono risparmiato l’ingresso in quelle applicazioni compulsivissime come Tik Tok. Troppo giovanili per un quasi cinquantenne che, a volte, confonde le...