seconda guerra mondiale

  • Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana

    Ci avviciniamo al 25 aprile e, volendo invitare alla lettura di un libro che non può mancare accanto ai testi fondamentali che descrivono il carattere della nostra Repubblica, ho pensato di non saltare la prefazione che ricordavo ma per cui sentivo la necessità di una maggiore attenzione. Uno psicologo...
  • La guerra in Ucraina e quella contro l’ANPI in Italia

    Secondo i sostenitori dell’armamento a tutto spiano delle forze armate e del popolo ucraino (ovviamente nel nome della pace, sic!), l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia avrebbe dovuto avere pressapoco una linea di questo tipo sulla guerra: siamo contro ogni conflitto ma riteniamo necessario l’invio di armi a Kiev per permettere...
  • All’origine del neo-atlantismo dell’improbabile riformismo italiano

    C’è un dualismo (e magari ce ne fosse soltanto uno…) nella storia del riformismo di centrosinistra italiano. E’ una storia tanto antica quanto lo è la fine dei grandi partiti di massa, quelli che sapevano coinvolgere i cittadini non solo nei momenti elettorali, chiamandoli a grandi comizi nelle piazze,...
  • La lezione di Willy Brandt

    In queste settimane di invasione dell’Ucraina da parte della Russia la memoria va ad altri periodi della storia europea. Per esempio a Willy Brandt (all’anagrafe Herbert Ernst Karl Frahm), nome di battaglia assunto nell’esilio in Norvegia a iniziare dal 1932, nato a Lubecca nel 1913, morto a Unkel sul...
  • Il potere di contagio della guerra e la verità della memoria

    La guerra contiene in sé l’infinita potenza del negativo. Con un altrettanto infinito potere di contagio. Dovremmo saperlo, ma lo dimentichiamo sempre: non si limita a distruggere vite e mondi. Corrompe e contamina occupando le menti e le anime con la propria logica perversa. Ha le caratteristiche che Gustav...
  • Perché continuiamo ad essere contrari all’invio di armi in Ucraina

    Tra le domande frequenti sulla guerra e sul comportamento da tenersi nei confronti dell’Ucraina che resiste all’invasione putiniana, ce ‘è una volutamente retorica e tendenziosamente insidiosa: «I pacifisti sostengono che non bisogna mandare armi al popolo che resiste all’aggressione russa. Allora volete che gli ucraini si arrendano?». E siccome...
  • Da Gorbaciov al nuovo pericolo atomico

    Alcuni giorni fa il premio Nobel per la pace e giornalista russo Dmitrij Muratov ha incontrato l’ex presidente dell’Unione Sovietica Michail Gorbaciov. Quest’ultimo ha avuto un ruolo nella fondazione del giornale diretto da Muratov, Novaja Gazeta. Il rapporto, quindi, è di lungo tempo. Muratov ha riportato le preoccupazioni di Gorbaciov,...
  • …e se verrà la guerra, tu da che parte starai?

    Vorrei evitare di scendere al livello dell’ovvietà, della banalizzazione tanto dei concetti quanto delle situazioni che esprimono e che, a ben vedere, sono veramente gravi e, di ora in ora, peggiorano ulteriormente. Vorrei evitare tutto questo ma, ogni tanto, vi sono tirato in mezzo, costretto a rispondere se sto...
  • Non è breve, questo è il secolo più lungo della storia

    Che cos’è una guerra? La prima cosa che succede si spegne la luce, come ho visto accadere a Baghdad, Kabul, Sarajevo, Belgrado, Beirut, Damasco, Tripoli, Mogadiscio. La luce può anche non tornare più per anni, sostituita dal ronzio dei generatori, mentre il cielo viene illuminato dai traccianti dei proiettili....
  • Il “Giorno del Ricordo” è fatto per dimenticare

    Lettera agli ex jugoslavi Ieri una circolare del Ministero dell’Istruzione ha paragonato le foibe alla Shoah giungendo all’estremo della falsificazione storica. Ci saranno polemiche ma basterà dichiarare che è stata una svista. Intanto però questo aberrante concetto lo faremo circolare pubblicamente ed è questo l’importante perché sarà il primo...
  • Piccola incursione storica sui “pretesti” per scatenare le guerre

    Quasi tutte le guerre hanno bisogno di un pretesto, detto altrimenti “casus belli“, per poter scoppiare e dispiegare il loro carico di morte. Sono davvero pochi i conflitti che hanno divampato a causa di improvvisi e repentini motivi sorti quasi a prescindere dalle condizioni storicamente date tra due popoli...
  • Ultime lettere da Stalingrado

    L’artiglieria da terra e gli aerei dal cielo hanno praticamente distrutto qualunque cosa e ucciso decine di migliaia di soldati e di civili. Stalingrado è ormai una distesa di neve quasi ghiacciata: l’inverno vero, quello rigido, sta per arrivare. Lo dice un comunicato dell’Alto comando dell’Armata Rossa che il...
  • Il Miur riscrive la Storia: le foibe come la Shoah

    Un paragone esplicito tra le vittime della Shoah e quelle delle foibe. È questa la cifra di una nota inviata alle scuole italiane dal Dipartimento per l’Istruzione del Miur in occasione della giornata in cui si ricordano le tragedie avvenute al confine orientale della Penisola sia prima che durante...
  • Operazione “Foibe” tra storia e mito

    Nei vecchi atlanti storici, dove la cura per le carte era davvero certosina, i confini settentrionali ed orientale dell’Italia sono stati colorati ed evidenziati in modo tale da dare la percezione, nello scorrere del tempo e, quindi, delle tavole che riproducevano i mutamenti politici intervenuti nella Penisola, che la...
  • Contro l’odio di oggi non basta la “Giornata della Memoria”

    Alcuni giorni fa, in una cittadina del livornese, due ragazzi salgono su autobus e si dirigono al parco per ritrovarsi con altri amici. Hanno dodici anni, i loro amici sono coetanei e altri, che non conoscono, un poco più grandi: quindici. Parlano, discutono di argomenti da adolescenti: la scuola,...
  • Armageddon. La battaglia per la Germania, 1944-1945

    Max Hastings non è uno storico. E’ un giornalista che si è occupato per tanti, davvero tanti anni di guerra. Anzi: di guerre. Quelle che hanno attraversato la seconda metà del Novecento e, in particolare, del conflitto scoppiato tra Gran Bretagna e Argentina per il possesso delle Isole Falkland....
  • Hitler e l’enigma del consenso

    In un certo senso, studiare la storia può voler dire approcciarvisi in due modi completamente differenti: con la superficialità del mero nozionismo (purtroppo utilizzato anche in ambito scolastico) oppure immergendosi completamente nei fatti e fare una sorta di viaggio nel tempo. Questa seconda metodologia di interesse per il passato,...
  • Theodorakis, comunista instabile

    «Fratelli miei, fascisti, terroristi, nazisti, teppisti». Con queste sconvolgenti parole ha iniziato il suo ultimo discorso pubblico Mikis. Era il 4 febbraio 2018 e la centralissima piazza Syntagma era strapiena di manifestanti che protestavano contro l’accordo sul nome della Macedonia del Nord appena sottoscritto dall’allora governo di Alexis Tsipras....
  • Una mano di calce

    l loro servizio a favore della pura razza ariana comincia nel 1939 con T4, l’«operazione eutanasia», per la soppressione di malati di mente o incurabili, Christian Wirth direttore. Poi gestiscono lager in Polonia: Sobibor, Treblinka, Bełżec, Majdanec, il triestino/sloveno Odilo Globočnik, comandante delle SS e della polizia di Lublino,...
  • Se quel 2 giugno 1946 avesse vinto la monarchia…

    Che Italia sarebbe stata se avesse vinto la monarchia, se i Savoia fossero rimasti sul loro trono per altri 75 anni, dopo aver tradito i più fondamentali princìpi di uno Statuto liberale come quello albertino, dopo aver aperto le porte al fascismo senza firmare il decreto di Facta per...
  • Il triste bisogno delle leggi contro pregiudizi, odio e violenza

    Poiché questa società non è fondata sull’autogoverno dei popoli, sulla federazione dei liberi produttori associati e nemmeno contempla la diversità reciproca come elemento caratterizzante e ricchezza tanto singola quanto collettiva, le leggi sono d’obbligo se si vuole affermare un principio. Sarebbe meglio dire “imporlo” per poterlo affermare, perché dietro...
  • Per la memoria divisiva

    Il 28 aprile 1945 Mussolini veniva fucilato in nome del popolo italiano, per aver instaurato una dittatura feroce e sanguinaria per oltre vent’anni; per aver legalizzato il razzismo nel Paese con le leggi del 1938 e aver trascinato l’Italia in guerra non una, ma molte volte: contro la Libia,...
  • L’invenzione di una società totalmente diversa

    Mi domando se la Resistenza sarebbe stata ricordata, e se gli ormai tantissimi nati molto dopo il 1945 ne avrebbero avuto qualche cognizione, se ogni anno, da più di 70, non fosse stata puntualmente commemorata dalle associazioni partigiane e dalle istituzioni antifasciste. Mi pongo questo interrogativo ovvio per non...
  • Italiani brava gente, criminali impuniti

    Il 6 aprile 1941 divisioni tedesche e italiane invadevano la Jugoslavia dividendola in zone di occupazione. L’Italia monarchico-fascista costituì la «provincia italiana di Lubiana» in Slovenia annettendo al regno di casa Savoia, dal luglio 1941, anche il Montenegro. Iniziò così l’occupazione della Jugoslavia che non solo completò l’aggressione del...
  • Se Terracini è uguale a Goebbels, il problema non è solo a Genova

    Nonsolodraghi. Potrebbe essere un titolo per queste righe che leggerete, per incuriosire e per non anticipare del tutto ciò che scorrerete tra poco: si tratta, in fondo, della solita piccola storia ignobile di equiparazione del nazismo e del fascismo al comunismo. I tentativi di revisionismo storico sono una quinta...
  • Il “potere carismatico” di Hitler e le responsabilità del capitalismo

    Prima che Hitler giungesse al potere in Germania, attraverso democratiche elezioni nel 1933, Max Weber aveva studiato a fondo il fenomeno tanto politico quanto sociale del “potere“. Questa invenzione coscientemente tutta umana che ha finito per divenire insostituibile nella regolamentazione delle relazioni interpersonali, quindi tra singoli e piccoli gruppi...
  • Il “sole nero”, eclisse antistorica di un logoramento sociale e civile

    La sottovalutazione sembra la dinamica privilegiata in alcuni ambiti divulgativi della massmediologia italiana: giornali, televisioni e siti web minimizzano volentieri la carsica ramificazione di ombre nere che si strutturano tramite i canali social e che interagiscono sempre più rapidamente. Pochi giorni fa a Savona è stato arrestato un giovane...
  • Dalla Chiesa a Casa Savoia: il lungo cammino delle “scuse” in Italia

    Dovrebbe esistere una buona norma non scritta, quindi un criterio abitudinario, una consuetudine consolidata che dichiari le scuse delle vere e proprie scuse se fatte entro un determinato tempo: questo non per un capriccio meramente temporale, ma perché il tempo, per caratteristica dimensionale che gli è del tutto propria,...
  • Norimberga, 75 anni fa il processo ai vertici del Terzo Reich

    Il 20 novembre 1945, 75 anni fa, si apriva il processo di Norimberga: per la prima volta nella storia l’intero «corpo politico e sociale», che rappresentava l’ideologia di un intero movimento, e non solo singole personalità, era chiamato a giudizio per rispondere dei crimini commessi. Sebbene anche dopo la...
  • Da Auschwitz alla Città della Pace: la vita della memoria

    Ipnotizzante. L’avverbio descrive, un po’ eufemisticamente, l’atmosfera che si crea mentre Liliana Segre parla al popolo dei giovani della Cittadella della Pace: un esperimento di grande integrazione e scambio culturale, sociale, persino antropologico. Mettere insieme chi proviene da teatri di guerra, di conflitti secolari, di antitesi storiche proiettate nel...
  • Le tre Piazzale Loreto da ricordare sempre

    Milano, piazzale Loreto. Se lo cercate su Google Maps o semplicemente su una vecchia carta stradale della capitale economica d’Italia, ne troverete soltanto uno di luogo chiamato così. Non ce ne sono altri. Eppure, se dalla geourbanistica alla storia, troveremo più piazze con quel nome. Più piazze che sono...
  • Quel giovane saluto romano ci chiede risposte

    Davanti ad un banchetto per il NO al referendum del 20 e 21 settembre passa tanta gente. Qualcuno tira dritto, qualcuno invita a risparmiare il volantino perché già è convinto del suo voto contro il taglio del Parlamento; qualcun’altro si dice invece persuaso dalle ragioni del SI’: perché deputati...
  • L’incongiungibile

    Terracina. Piazza “Almirante – Berlinguer“. Più che una intitolazione, è un oltraggio. Per Berlinguer, si intende. Un Paese che può permettersi una pensata simile è un Paese privo di una morale che gli deriva dalla Storia, trasformata, revisionistizzata, falsata al punto da unire l’incongiungibile. Aspetto con malinconica tristezza un’altra...
  • L’abbaglio (e l’importanza) del 25 luglio. Ieri ed oggi

    Le celebrazioni, se non scadono nella più inconcludente delle retoriche patriottarde, hanno il valore della solidità della memoria tramandata con riti che, necessariamente, devono scontrarsi con la diversità dei tempi: il rischio che anche queste parole scritte possano risuonare come un semplice epitaffio di un evento consegnato al passato,...
  • Garibaldi, il nostro “Che Guevara”

    La tentazione permanente di mettere in campo il revisionismo storico è per alcuni una vera e propria ossessione. Forse pure una ragione di vita. Ben poca cosa, si potrà dire. E’ vero. Ma tant’è, ogni tanto, spunta fuori qualcuno che mette insieme merda e cioccolato, scambiandoli, facendoli apparire la...
  • La morale schiacciata dal peso dei “figli dei tempi”

    Riscoprire quanto possa essere profonda la Storia, allontanarsi dalla tentazione di una osservazione dei fatti del passato dalla sola superficie, quella resa visibile dal semplificazionismo estremo della sintesi necessaria per le scuole e, purtroppo, anche per la società quotidianamente intesa, è un esercizio utile che dovremmo fare più spesso....