repressione

  • Licia sulle barricate

    Licia Rognini la verità l’ha sempre saputa e non l’ha mai dimenticata fino a ieri mattina, quando è morta a Milano all’età di 96 anni. Quello che è successo a suo marito Giuseppe Pinelli la notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1969 nella questura di Milano,...
  • Manganelli e divieti non arrestano la piazza palestinese

    I guai sono arrivati tutti insieme e tutti alla fine. Quando la manifestazione convocata da Udap, Giovani Palestinesi e Associazione dei palestinesi in Italia era stata appena sciolta dagli organizzatori, un drappello di poche decine di persone ha cercato di forzare il blocco della polizia tra Piramide e viale...
  • L’ultima occasione per protestare

    Il disegno di legge «sicurezza» approvato dalla Camera dei deputati è il più grande e pericoloso attacco alla libertà di protesta nella storia repubblicana. Spetta adesso al Senato decidere se c’è ancora spazio politico e sociale per le minoranze dissenzienti, per chi usa il proprio corpo per manifestare la...
  • Il disegno autoritario prende sempre più forma e va fermato subito

    Alle bacchettate sulle mani non siamo ancora ritornati, ma qualcuno prima o poi ci penserà. Ci sia permessa l’iperbole (che speriamo rimanga tale), ma è piuttosto indotta dall’accelerazione repressiva e coercitiva che il governo sta inducendo, disegno di legge dopo disegno di legge, nell’interpretazione normativa di nuovi reati da...
  • Il governo è chiaro: lo stato di diritto è solo un intralcio

    Il disegno di legge «sicurezza» è solo l’ultimo atto di un più ampio progetto che punta ad abbandonare i principi del nostro sistema costituzionale per abbracciarne altri che appartengono alla storia della destra attualmente al governo. Detto in sintesi: allontanarsi da ogni idea di solidarietà, garantismo e tutela dei...
  • Contro il DDL Sicurezza un fronte repubblicano ampio e unitario

    Il Disegno di Legge 1660, appena approvato dalla Camera dei Deputati, è la fisiognomica rappresentazione del volto atavico della destra estrema di governo: securitarismo, repressione del dissenso, contenimento delle proteste entro un perimetro oltre il quale c’è soltanto minaccia alla propria legittima manifestazione di contrarietà a ciò che il...
  • Il processo arranca e Majidi ricomincia lo sciopero della fame

    «Maysoon Majidi ha ricominciato lo sciopero della fame». A dirlo è il suo avvocato, Giancarlo Liberati, che ieri mattina l’ha sentita per telefono dopo averla incontrata nella mattinata di mercoledì. La regista e attivista curdo-iraniana, detenuta in Calabria, prima a Castrovillari e ora a Reggio, da oltre nove mesi...
  • Festival No Tav, in 10mila sfilano per la Val di Susa

    In Val di Susa la lotta non si arresta. Lo scorso fine settimana si è svolta l’ottava edizione del Festival Alta Felicità, organizzato dal movimento No Tav. La manifestazione ha richiamato 10mila persone. Ai piedi di Venaus nella borgata 8 dicembre si sono susseguiti concerti, dibattiti, e assemblee tra...
  • Il tranello dei detenuti in «rivolta»

    Uno spettro si aggira per le carceri italiane, lo spettro delle rivolte. Man mano che i penitenziari si affollano di corpi, man mano che la tragica sequenza dei suicidi scandisce il tempo della inazione governativa, inevitabili si susseguono le proteste dei detenuti, talvolta nonviolente, talaltra contro cose, spazi e...
  • Julian Assange è libero. Le democrazie e i governi per niente

    Julian Assange è finalmente libero. Di lasciare il carcere di Belmarsh, nei pressi di Londra, definito la “Guantanamo britannica“, e di tornare nella sua Australia. Perseguitato dal 2010 per la sua attività di giornalista che, tramite il sito WikiLeaks, ha rivelato al mondo i crimini di guerra di molti...
  • Dei delitti e delle pene

    Pochi decenni dopo la pubblicazione di quello che suo nipote Alessandro (Manzoni) chiamava “il libriccino“, Cesare Beccaria era noto in tutta Europa come riformatore del diritto penale, come critico della società che aveva sino ad allora tollerato la comunanza – tra le altre – delle nozioni di peccato e...
  • Dopo 489 giorni all’inferno Ilaria Salis torna in libertà

    A 489 giorni dal suo arresto, da ieri mattina Ilaria Salis è tornata ad essere una donna libera. Non era l’ora di pranzo quando due agenti della polizia hanno suonato al portone dell’abitazione di Budapest dove da poco più di tre settimane l’italiana stava scontando i suoi arresti domiciliari...
  • Nicoletta Dosio: «Disobbedire all’ingiustizia è un dovere»

    Nicoletta Dosio, la storica attivista del movimento NoTav in Val Susa, da inizio giugno è di nuovo costretta ai domiciliari per un anno e nove mesi. Aveva già passato tre mesi in carcere nel 2020, seguiti dai domiciliari dati per il Covid, come misure preventive a seguito di episodi...
  • Niente più prigione e niente più catene, Salis va ai domiciliari

    Uscirà di prigione, Ilaria Salis. Ieri pomeriggio il tribunale di Budapest ha concesso all’antifascista italiana gli arresti domiciliari, sempre in Ungheria, «fino alla sentenza di primo grado». Dal 28 marzo, quando lo stesso tribunale ha detto no alla scarcerazione, a questo nuovo, clamoroso, pronunciamento non è in realtà cambiato...
  • Manganelli di Stato. Quando l’opposizione non si indigna

    Un silenzio assordante delle opposizioni accompagna l’ennesima ingiustificabile repressione contro un gruppo di studenti delle superiori che manifestavano contro gli “Stati generali della natalità”. Eppure anche ieri a Roma, come a Pisa a febbraio, le immagini della violenza delle forze dell’ordine ai danni di un centinaio di giovanissimi disarmati...
  • Contestare, contestare, contestare

    Il tentativo subdolo, costante, ripetuto e praticato da quasi tutto il governo è quello di abituarci al fatto che chi critica l’esecutivo è dalla parte del torto, della illiberalità, dell’asocialità, del semplificazionismo dei contenuti, della banalità, di un ricorso ad una sorta di violenza verbale che sfocia poi in...
  • Manifestare è un diritto, caricare no

    «I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica». Cosa ci sia...
  • Quel diritto nato in montagna nella lotta per la libertà

    Il diritto non va ridotto a un sapere tecnico e neutro. Il diritto non va sminuito a scienza servente del potere o dei potenti. Ogni giurista ha una missione, che è quella di interpretare il proprio ruolo in forma dinamica, aperta, consapevole di disporre di un sapere da mettere...
  • Un governo debole e arrogante attacca la libertà di stampa

    Quarantatré anni fa, riferendosi ad una vicenda chiamata “Carte del Pentagono” (“Pentagon papers“) e riguardante i rapporti tra il governo di Washington e le questioni vietnamite, la Corte Suprema degli Stati Uniti, tra l’altro, sulla libertà di stampa affermava testualmente: «The Government’s power to censor the press was abolished...
  • Nuovo attacco contro Salis dal governo Orbán

    Il governo ungherese di Viktor Orbán ha già stabilito la dinamica dei fatti di cui è accusata Ilaria Salis: «lei e i suoi compagni sono venuti in Ungheria in un gruppo organizzato e hanno commesso assalti barbarici e premeditati contro cittadini ungheresi». Nella ricostruzione diffusa ieri da Zoltan Kovacs,...
  • Una speranza di democrazia sociale nel futuro della Turchia

    Se è vero, come scrivono alcuni analisti molto preparati sui temi mediorientali, che la Turchia si avvia ad un rinascita imperiale, dai tratti ottomanici, nel bacino del Mediterraneo che le fa da confine meridionale e nelle regioni limitrofe più al Kurdistan rispetto allo storico punto di origine antropoligico-politico del...
  • La fretta del Colle nel rimettere le cose al loro posto

    La tempestività con cui il presidente della Repubblica ha voluto rispondere all’appello di Roberto Salis, addirittura meno di 24 ore, dice molto su diversi aspetti della vicenda di Ilaria, la concittadina detenuta in Ungheria in attesa di giudizio in condizioni al di fuori degli standard europei. Ma induce anche...
  • L’indifferenza disumana e degradante

    Forse era difficile aspettarsi di meglio, sicuramente peggio di così l’udienza di ieri nel tribunale di Budapest per Ilaria Salis non poteva andare. Per lei che trascinata in catene davanti ai suoi giudici, ai familiari, agli amici e ai parlamentari venuti dall’Italia, è tornata rapidamente in carcere e ci...
  • La Procura di Piacenza: «Usb e Si Cobas, associazione a delinquere»

    La Procura di Piacenza non si smentisce mai. E continua imperterrita nella linea di attacco al sindacato di base e delle sue pratiche conflittuali, considerate dalla magistratura del capoluogo emiliano come «associazione a delinquere» ed «estorsione». Il pm Matteo Centini e la Procuratrice Grazia Pradella hanno notificato agli 8...
  • L’occupazione tedesca in Italia. 1943 – 1945

    Passerà alla storia con il nome in codice “Fall Achse” (“Operazione Asse“), ma per la vulgata comune è esattamente il titolo dato al saggio dello storico Lutz Klinkhammer: “L’occupazione tedesca in Italia. 1943 – 1945” (Bollati Boringhieri, 2016). Alle prime avvisaglie di un probabile cedimento del regime fascista, fin...
  • «No al capo assoluto in un’Italia spezzata»

    L’associazione Salviamo la Costituzione ha una certa esperienza quanto a lotte alle manomissioni istituzionali. Ha debuttato svolgendo un ruolo da protagonista nell’affossamento della controriforma del 2006 targata Berlusconi. In questi anni ha continuato ad operare, anche se si è inabissata al di sotto del pelo dell’acqua di fronte ai...
  • Da Palazzo Chigi fino alla punta estrema del manganello

    Le manganellate agli studenti pacifisti di Pisa, Firenze e delle altre città d’Italia in cui si sono tenuti cortei per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, interrogano il rapporto che abbiamo con la costruzione del comando entro la catena di comando stesso. Perché quando si dà un ordine,...
  • La condanna che è anche un allarme

    «Trovandone condivisione» è una di quelle formule politiche zoppicanti nella sintassi ma efficaci nella sostanza destinate a essere ricordate a lungo. Il presidente della Repubblica l’ha inventata per sgretolare la linea del ministro di polizia Piantedosi, che ancora l’altro giorno difendeva i pestaggi di Pisa e Firenze, senza umiliarlo...
  • Dai decreti ai manganelli, il filo nero

    Manifestazioni per la Palestina e manganelli. Sta diventando una inaccettabile costante: ieri, a Pisa, Firenze, Catania; pochi giorni fa ai presidi sotto la Rai, a Napoli, Torino e Bologna. La deriva autoritaria che ha la sua veste istituzionale nella riforma sul premierato si esercita nelle piazze sotto forma di...
  • Cariche della polizia sui cortei dei ragazzi pro-Palestina

    Nel giro di pochi minuti le violentissime cariche dei celerini sugli studenti di Pisa e Firenze erano già diventate virali. Manganellate a pioggia su ragazze e ragazzi a braccia alzate, molti minorenni, che stavano manifestando per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, chiedendo di fermare la carneficina...
  • L’affare Navalny nello scontro tra oligarchia e ipocrisia democratica

    Boris Kagarlitsky, Alexei Navalny. Del primo non si praticamente nulla, nemmeno si conosce il nome qui in Occidente. Del secondo si sa praticamente o quasi tutto. La differenza tra questi due dissidenti russi sta anche, probabilmente, nel fatto che il primo è un marxista, un comunista che aveva espresso...
  • Tajani e Nordio buttano via la chiave. Ilaria Salis ora è sola

    All’uscita dal ministero della Giustizia, in via Arenula a Roma, Roberto Salis è scuro in volto. Sono da poco passate le 18 e i suoi incontri, prima con Tajani alla Farnesina e poi con Nordio, per discutere della situazione di sua figlia Ilaria, detenuta a Budapest ormai da un...
  • La democrazia ibrida ungherese: un problema tutto europeo

    Orbán e la lunga trattativa sui cinquanta miliardi di finanziamenti da assegnare all’Ucraina. Orbán e una giustizia subordinata al potere esecutivo, roba da Argentina di Videla, roba che non dovrebbe avere alcuna cittadinanza nella tanto liberaldemocratica Unione Europea. Orbán e i suoi rapporti politici con la destra di governo...
  • Liberare Ilaria per liberare l’Europa dalla tentazione repressiva

    Adesso, dopo aver visto in televisione le immagini che ritraggono Ilaria Salis incatenata mani e piedi in tribunale a Budapest, sappiamo che la descrizione che la trentanovenne insegnante anarchica aveva fatto delle condizioni della sua carcerazione non erano esagerate ma esattamente fedeli a quello che è il trattamento inumano...
  • Il “caso Kenneth Smith” e il rapporto tra potere, violenza e morte

    La morte come pena estrema data dal diritto di uno Stato, comminata da un potere costituito contro chi ha commesso efferati delitti o, molto meno cruentemente, è accusato di essere un oppositore politico, di non seguire i precetti religiosi adottati da un governo e da una società che non...
  • La via argentina al mercato senza società

    «Nel contenuto e nella forma, il progetto politico del presidente Javier Milei è il tentativo di instaurare in Argentina un regime autoritario e autocratico. Si tratta di una riforma costituzionale reazionaria encubierta (sotto copertura)». Questa è la piattaforma politica dello sciopero generale nazionale indetto ieri dai sindacati e da...