Pier Paolo Pasolini

  • Medea

    La donna che viene da lontano, da terra ai confini del mondo di allora. La donna che è maga, che ha poteri che destano paura, inquietudine; poteri che sono comandati dal recondito inconscio che la abita e che selvaggiamente si divincola dalle pretese dell’io cosciente che vorrebbe ricondurla alla...
  • Ragazzi di vita

    L’eredità del fascismo, di quello che avrebbe fatto anche cose buone, è il grigiore cronachistico delle atrocità commesse al centro-nord nel periodo più feroce della dittatura, associata all’occupazione nazista. Le centoventi giornate di Salò figurano un opprimente, claustrofobico, disgustoso quadro di escrescenze putride, di quella volgarità che Pasolini individua...
  • La Natura è sacra. La sfida del panteismo moderno

    Oggi quanto siamo capaci di trascendere la realtà in cui ci troviamo a vivere? Se si trattasse di rispondere esclusivamente in chiave filosofica, quindi su un terreno prettamente elucubrativo, dai contorni speculativi, si arriverebbe alla conclusione che la voglia di elevarsi culturalmente oltre la miseria della quotidianità, fatta di...
  • Asor Rosa, il Novecento nel racconto di un protagonista

    Non è possibile alludere alla vicenda di Alberto Asor Rosa senza rammentare il paradosso di un saggista e storico della letteratura che sarebbe subito entrato nel senso comune degli studi pur avendo esordito con un libro che in tutto pareva contrastare o anzi contraddire la lezione del maestro con...
  • Soggetti smarriti

    «Il comunismo è vivo perché non è un ricettario di risposte precotte, ma è una domanda aperta sul mondo ed è il nostro domandarla ostinatamente». Folgorante, a dir poco. Ed infatti, all’epoca (era il 1992), mi prese in pieno il fulmine, mi elettrizzò tanto da portare con me, un...
  • La “grande anima” di Pasolini nella povertà (anche) morale di oggi

    Oggi ricorre il centenario della nascita di un uomo che guardò la vita dal basso verso l’alto, ma non per cospargersi il capo di cenere, per farsi umile davanti a chissà quale peccato proprio o dell’umanità. Lo fece per capire cosa si provava ad essere accattoni di una quotidianità...
  • Strage di Bologna. 40 anni dopo di fronte alla verità

    Come ricorda la Camera del Lavoro di Bologna è indimenticabile l’immagine del presidente Sandro Pertini, accorso nel 1980 tra le macerie della strage del 2 agosto, che piangendo disse: «Siamo di fronte all’impresa più criminale che sia avvenuta in Italia». Dopo 40 anni l’immagine del presidente Mattarella che incontra...
  • Le sardine “democratiche” e la bandiera rossa

    “Via le bandiere. Siamo un fenomeno democratico, senza simboli né bandiere. Non vogliamo un simbolo a questa bellezza e voi non ci toglierete questa cosa. Via le bandiere! Via le bandiere! Via le bandiere! Senza violenza! Rispettiamo la piazza. Rispettiamoci tra di noi. Siamo stanchi dell’odio. Non ci combattiamo...
  • La «morte illacrimata» e gli auguri ai vivi

    Auguri ai morti. A quegli uomini, a quelle donne, a tutti quei bambini senza nome che giacciono nella bara d’acqua del Mediterraneo. Auguri a loro che non hanno potuto completare il viaggio. Auguri a quei fantasmi illacrimati, senza una tomba su cui un padre, una sposa, un figlio, potranno...
  • Lo scandalo del contraddirsi

    Intervista a Pier Paolo Pasolini (Torino 1961), a cura di Angelo Gaccione e Giorgio Colombo (Orizzonti Meridionali, pp. 64, euro 5,00), è un libretto che nasce da una bella iniziativa: dal recupero cioè di una registrazione fatta a Torino nel 1961, in occasione della presentazione di Accattone da parte...
  • Tina Anselmi, Pasolini e la Repubblica delle idee che non c’è più

    E’ morta Tina Anselmi. I meno giovani se la ricorderanno come prima donna a ricoprire la carica di ministro in un governo italiano da che questo sciagurato Paese venne messo insieme come i colori del vestito di Arlecchino. I meno giovani ricorderanno anche la sua presidenza alla Commissione di...
  • Pasolini, ovvero del comunismo libertario

    Nel 40esimo anniversario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini ho letto una serie di affermazioni e di analisi sul suo ruolo di regista, politico, poeta e artista, quindi di uomo in senso generale, che per il sincretismo che si trascinano dietro sono un’esaltazione del peggiore pregiudizio che possa esistere....