Palestina

  • Jihadisti cattivi e jihadisti buoni: l’Occidente scruta la Siria

    Hay’at Tahrir al-Sham era, fino a pochi giorni fa, soprattutto nelle cronache mediorientali dei nostri giornali, delle televisioni e persino dei siti più specializzati in crisi regionali, un nome se non sconosciuto, quanto meno trascurato nella galassia di sigle che pullulano la storia recente dei paesi che affacciano dal...
  • La grande guerra mediorientale sulla pelle del popolo siriano

    Per i jihadisti anti-Assad, lanciati all’attacco dal loro padrino Erdogan, l’assedio di Damasco è sempre più vicino e si specula già sulla spartizione della Siria tra le milizie e le potenze coinvolte, Turchia, Israele (che occupa il Golan dal 1967), Iran, Russia (tre basi militari), Stati Uniti. Come se...
  • Lo “stato di guerra” del mondo: cronicamente capitalistico

    Scorrendo le notizie dei telegiornali e dei principali siti Internet di informazione (o, se si vuole, anche di “disinformazione“, a seconda del punto di vista da cui si osservano i fatti) si ha la certezza dello stato di guerra permanente in cui viviamo ormai da alcuni lustri e, con...
  • Gaza. Rapporto di Amnesty, per Israele sono tutte «fantasie»

    Tutto «inventato» per il ministro degli esteri israeliano Yisrael Katz il contenuto del rapporto di Amnesty International Ti senti come se fossi un subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza, che in 296 pagine dimostra come la condotta di Israele nella Striscia abbia «lo specifico...
  • La Jihad ad Aleppo, come disgregare il Medio Oriente

    Aleppo, come l’irachena Mosul, è una delle «città martiri» del Medio Oriente e forse era destino della Siria che da qui tutto dovesse ricominciare, da quella qalat, la millenaria cittadella fortificata, che non l’ha mai salvata da nessuna guerra, dove anni fa raccolsi sui gradoni uno degli ultimi chiodi...
  • La tregua sporca sulla pelle di due popoli

    Quella del Libano è una tregua «sporca»: perché, arriva – sperando che arrivi davvero – sotto una pioggia di bombe su Beirut e, come sempre, accompagnata dal diritto di Israele a romperla in qualunque momento. Ci sarà una doppia tutela in Libano, scrivevano ieri i media locali: nel sud...
  • Netanyahu e Gallant, la pulizia etnica agli occhi del mondo

    Per oltre un anno le denunce delle organizzazioni internazionali che operano ai margini della Striscia di Gaza e nel Territorio occupato palestinese sono state ignorate dalla cosiddetta “comunità internazionale“. La condizione disumanitaria portata dal governo dello Stato di Israele con l’arrivo della guerra a tutto spiano, che ha reciso...
  • Dalle macerie di Gaza ai campi di calcio: tutto l’odio contro i palestinesi

    C’è una partita di calcio, in Olanda: Maccabi Tel Aviv contro Ajax. Gli israeliani perdono 5 a 0. Prima dell’incontro sportivo, alcuni dei sostenitori della squadra che soccombe si erano prodotto in una serie di atti contro la comunità palestinese: strappando bandiere appese alle finestre, aggredendo un tassista arabo-marocchino...
  • La potenzialità di una nuova coscienza di massa: l’unione sociale

    Analizzando quelli che sono stati e che probabilmente saranno gli eventi del nostro tempo, l’unione giovanile ha già non solo intrapreso, ma soprattutto costruito una nuova strada nel dibattito culturale e sociale italiano. Gli avvenimenti più recenti, provenienti dalla Palestina, hanno mobilitato un’enorme quantità di menti giovani, che hanno...
  • La guerra persa da Kiev, la difficile vittoria di Mosca

    Alcuni giorni fa il governo italiano ha dirottato 4,6 miliardi di euro, dei 5,8 previsti per l’innovazione verde nel settore dell’automobile, verso il paniere della spesa militare. Sostanzialmente ha investito nell’economia di guerra ancora una volta, confermando la tendenza più che marcata delle destre di preferire la logica dello...
  • Israele, lo Stato fuorilegge fa la guerra alle Nazioni unite

    «Sarebbe giustificato e morale far morire di fame due milioni di civili» ha dichiarato il ministro israeliano delle finanze, Bezalel Smotrich, lamentando che però il mondo non lo permetterebbe. Ma ci stanno provando. Anche con le due leggi, approvate dalla Knesset, che bandiscono dai territori occupati palestinesi l’Unrwa. Si...
  • Il rebus israeliano nell’escalation della guerra mediorientale

    Come è possibile credere anche soltanto lontanamente alla volontà da parte israeliana di non portare il conflitto mediorientale verso quella temuta escalation che è, nei fatti, già un dato conclamatamente presente nei tanti fronti aperti dallo Stato ebraico contro i suoi nemici storici? Dalla guerra di Gaza a quella...
  • Massacro a Jabaliya. Fuoco sugli ospedali, migliaia in fuga da nord

    Un massacro enorme, un bagno di sangue tra i peggiori subiti da Gaza da un anno a questa parte. Dal campo profughi di Jabaliya, sotto assedio da tre settimane, con le scuole e le case date alle fiamme per non far tornare gli sfollati, ieri sera giungevano notizie di...
  • Israele, una violenza senza proporzione

    La scelta di assegnare il Nobel per la pace all’organizzazione fondata e animata dai sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki per la messa al bando delle armi nucleari proprio nel momento in cui il loro impiego sta rientrando nell’orizzonte del possibile è quasi un imperativo morale. Ma vi è un...
  • Criminali, terroristi, fanatici religiosi nella guerra di lungo corso

    Yahya Sinwar pare lo abbiano ucciso per caso. Lo avevano scambiato per quello che del resto era: un terrorista. Ora, sulla lista dei criminali di guerra in mano alla Corte Internazionale Penale dell’Aja di criminale di guerra nella guerra di Gaza ne resta soltanto uno (si fa per dire…):...
  • Un reset dell’Onu, oltre la legge coloniale

    Civili bruciati vivi, ospedali bombardati, strade di Gaza piene di cadaveri in decomposizione, sotto il cielo del Mediterraneo. Quanto accaduto ieri a Deir al-Balah, con le tende degli sfollati date alle fiamme dall’esercito israeliano, è l’ultimo episodio di come l’«unica democrazia del Medio Oriente» si difende. Ciò che è...
  • Morte della democrazia israeliana nel fortilizio permanente

    «A Gaza i bambini vivono nel sangue. È come in Giappone 80 anni fa» Toshiyuki Mimaki, rappresentante di Nihon Hidankyo, associazione per il disarmo nucleare fondata dai superstiti di Hiroshima e Nagasaki Non bisogna certamente essere degli esperti di politica internazionale per capire la chiarezza del messaggio: le cannonate...
  • Le mille New York in piazza per la Palestina, il Libano e Israele

    Lunedì a New York è stata una intera giornata di manifestazioni, organizzate per protestare contro le continue uccisioni di civili palestinesi da parte di Israele a Gaza. Within Our Lifetime, un’organizzazione di attivisti che sostiene i palestinesi, ha organizzato manifestazioni e marce in tutta la città per “stare al...
  • Manganelli e divieti non arrestano la piazza palestinese

    I guai sono arrivati tutti insieme e tutti alla fine. Quando la manifestazione convocata da Udap, Giovani Palestinesi e Associazione dei palestinesi in Italia era stata appena sciolta dagli organizzatori, un drappello di poche decine di persone ha cercato di forzare il blocco della polizia tra Piramide e viale...
  • La teorizzazione di lungo corso dell’assenza di una alternativa

    L’inevitabilità degli eventi è diventata l’ineluttabilità di sé stessa. Se si prova a disaminare, in questi ultimi decenni, tutto quanto è accaduto sul piano internazionale, con le ricadute ovvie sui singoli poli economici e, in particolare, su aggregati pseudo-confederativi come l’Unione Europea, una delle prime considerazioni che si possono...
  • L'”esportazione della democrazia” israeliana: obiettivo Iran

    La guerra mossa da Israele contro Hezbollah e il Libano (la distinzione vale fino ad un certo punto, ma è comunque necessaria per comprendere meglio la situazione mediorientale attuale) inevitabilmente rimanda al parallelismo di quella portata contro la Striscia di Gaza. Nessuno credo voglia, e tanto meno possa, negare...
  • Il censore selettivo sbaglia sempre se dice no

    Prima di vietare una manifestazione, l’impulsivo Piantedosi – perché è sua l’indicazione arrivata alla Questura di Roma, che ha preso la decisione formale – dovrebbe contare fino a cento. E poi non farlo. Anche perché se vuole stilare un catalogo di cortei ed eventi che non sta bene, già...
  • Morto Nasrallah, tutto cambia

    «Appena arrivata la notizia si sono fermati tutti, la gente trema, piange, grida e si batte il petto… è impressionante», commenta a caldo un volontario di una ong locale che distribuisce beni di prima assistenza al centro di accoglienza allestito nel complesso messo a disposizione dal ministero dell’Educazione, nella...
  • Netanyahu, la civiltà del bombardiere

    Il discorso sulla pace che Benyamin Netanyahu ha letto ieri alle Nazioni unite non è terminato quando è sceso dallo scranno più alto del pianeta. Ma un’ora dopo, quando una serie di esplosioni senza precedenti ha ridotto in macerie sei palazzi a Beirut città, seppellendo un numero imprecisato di...
  • Molti nemici e niente onore: l’imperialismo bellico israeliano

    Nato dalla divisione a tavolino del Medio Oriente con l’accordo Sykes-Picot, il Libano era, ed in parte ancora rimane, quello che si potrebbe definire uno “Stato di compromesso” sorto dalle ceneri dell’Impero ottomano, dopo un conflitto mondiale che non aveva, per quanto ne fosse stato di stimolo, risolto la...
  • Raid e disillusione, il Libano pronto al peggio

    «Siamo tutti volontari, non abbiamo nessuna ong o organizzazione alle spalle. Raccogliamo acqua, succhi di frutta, pane, biscotti… insomma tutto quello che la gente spontaneamente porta. Ci siamo organizzati da soli, abbiamo dei gruppi whatsapp di coordinamento» racconta Hana, con un sorriso accogliente. Ha vent’anni, come la maggior parte...
  • Chi fa saltare l’ordine internazionale

    La guerra si allarga di fronte in fronte: decine di migliaia i palestinesi uccisi, decine i morti di Israele, e ora centinaia in Libano. Nessuno sa dove si fermerà: diversamente da Gaza, i confini libanesi sono aperti, e per Israele non c’è linea rossa. Un paese cronicamente e profondamente...
  • La ferita sanguinante del Libano

    Il raid israeliano di ieri su Beirut nel quale è stato ucciso Ibrahim Aqil, capo della forza Al-Radwan, unità d’élite degli Hezbollah, ha avuto come scenario Al Jammous, al centro del quartiere di Haret Hreik roccaforte di Hezbollah, in quella Dahiye che costituisce la grande periferia “verde”, a maggioranza...
  • Vicendevoli fragilità e forze nella contesa mediorientale

    È degna del migliore film di spionaggio degli ultimi anni: una vera storia di spie, di servizi segreti, di infiltrazioni e missioni sotto copertura: il risultato è la trasformazione della guerra convenzionalmente conosciuta fino a qualche decennio fa in altro. Per definizione, i conflitti armati sono, su vasta scala,...
  • Al tavolo della guerra si gioca la carta del grande bluff?

    Taluni analisti parlano di palese bluff. Altri prendono la minaccia sul serio. Molta parte della questione pare anche – e forse soprattutto – legata alla gittata dei missili da crociera Storm Shadow/SCALP EG (di fabbricazione inglese) e dei balistici tattici statunitensi ATACMS. Joe Biden e Keir Starmer si sarebbero...
  • Legittimando la destra

    Da tempo incapace di esprimersi, se non per reiterate formule generiche, sulla guerra che ne sfiora i confini e su quella che da mesi insanguina la Palestina e incombe sull’intero Medio oriente, l’Unione europea aspetta, guarda e si preoccupa. Aspetta le elezioni americane, aspetta l’evolversi della situazione sul terreno,...
  • Trump ed Harris, fintamente alternativi e tanto antisociali

    Quanto avrà potuto pesare, sugli oltre settanta milioni di americani che lo hanno seguito sulla ABC, il dibattito tra Donald J. Trump e Kamala Harris? Ovviamente si parla di spostamento di voti, di convincimento dei detrattori dell’uno e dell’altro, dei recalcitranti e di coloro che, con una invidiabile spiccata...
  • Elezioni Usa, dal dibattito emerge il peggior Trump

    “Ero tre contro uno”, ha scritto Donald Trump su Truth subito dopo il dibattito, riferendosi a Kamala Harris e ai due giornalisti, David Muir e Linsey Davis, che hanno condotto il dibattito e che, a suo dire, hanno favorito la rivale. La verità è che il dibattito per Trump...
  • Le patologie dell’Occidente

    «L’Europa quale costruzione sovranazionale e democratica, in grado di perseguire il bene dei popoli europei purtroppo oggi non esiste. La realtà tragica è dovuta a mio avviso al fatto che l’Europa resta l’unico possibile orizzonte ma è divenuto sempre più difficile riformarla. Essa oggi è costituita da una burocrazia...
  • Distruzione della sanità, genocidio per logoramento

    Ad agosto, il Ministero della Salute palestinese ha annunciato il primo caso accertato di infezione da poliomielite a Gaza in 25 anni. Il virus ha colpito un bambino di 10 mesi a Deir el-Balah, lasciandolo paralizzato. Sebbene finora sia stato confermato un solo caso, ciò non significa che sia...
  • Il progetto finale di Israele: l’annessione della Cisgiordania

    Non un affrettato giudizio della storia contemporanea, ma la constatazione di una coazione a ripetere colpevole e conscia, pienamente consapevole e politicamente voluta e cercata, mette Benjamin Netanyahu nel novero di coloro che, oltre ad essere ricercati dalla giustizia internazionale per crimini di guerre e contro l’umanità, si sono...