Olaf Scholz

  • Le truppe invisibili del gas russo vanno alla guerra

    Eccolo, finalmente, il gas! Questo attore dietro le quinte, questo improbabile escluso da una tragedia bellica che si voleva far passare come mera conseguenza di una rivendicazione confinaria da parte russa e come reazione all’espansione democratica dell’Ucraina guidata da un comico populista: è arrivata l’ora di entrare in scena...
  • Perché continuiamo ad essere contrari all’invio di armi in Ucraina

    Tra le domande frequenti sulla guerra e sul comportamento da tenersi nei confronti dell’Ucraina che resiste all’invasione putiniana, ce ‘è una volutamente retorica e tendenziosamente insidiosa: «I pacifisti sostengono che non bisogna mandare armi al popolo che resiste all’aggressione russa. Allora volete che gli ucraini si arrendano?». E siccome...
  • La pochezza della politica draghiana davanti all’economia di guerra

    La diversificazione delle posizioni internamente al governo italiano sull’esclusione della Russia dalla piattaforma “Swift” sono imbarazzanti due volte: da un lato per aver diviso il “fronte diplomatico” europeo circa le sanzioni più dure da concretizzare in breve tempo in risposta alla guerra di Putin contro l’Ucraina; dall’altro per aver...
  • Una sinistra da andare a prendere alla fine del mondo

    Europa e America del Sud dentro la globalizzazione liberista possono sembrare mondi vicini, eppure rimangono molto lontani quando si tratta di interpretarne i cambiamenti sociali e politici che si sono susseguiti durante i primi due anni della pandemia. Il Covid-19 ha sconvolto non solo i piani della struttura economica...
  • Draghi in italia e Draghi in Europa: ovvero il consolidamento liberista

    Se guardassimo ai rapporti di forza economico-sociali, dovremmo essere certi che lo sciopero generale di oggi può servire a ben poco nel cercare di scalfire anche solo minimamente l’impostazione determinata del governo Draghi a proteggere la classe imprenditoriale e l’alta finanza, liberisticamente intesi dall’ex banchiere europeo come gli unici...
  • L’onda lunga del conservatorismo liberista merkeliano

    C’è una “grosse koalition“, per lo meno della carta stampata e dell’informazione più prettamente politica, che non ha dubbi: l’eredità che la cancelliera Angela Merkel lascia da oggi alla Germania è quella della moderazione, della stabilità conservatrice come linea di governo di un paese che, dalla retrocessione economica del...