Medio Oriente

  • La ferita sanguinante del Libano

    Il raid israeliano di ieri su Beirut nel quale è stato ucciso Ibrahim Aqil, capo della forza Al-Radwan, unità d’élite degli Hezbollah, ha avuto come scenario Al Jammous, al centro del quartiere di Haret Hreik roccaforte di Hezbollah, in quella Dahiye che costituisce la grande periferia “verde”, a maggioranza...
  • I curdi e l’Occidente indifferente

    Quando i capi di stato stringono mani i curdi soffrono. Ed è all’ombra di minacce e uccisioni che prendono corpo le storie delle persone che arrivano alle nostre coste, come quella di Maysoon Majidi. Ma anche delle vite interrotte a Cutro, nel buio calato sul naufragio fantasma del 17...
  • Viaggio in Mongolia

    Diversamente da Strabone, Willem van Ruysbroeck, comunemente noto in Italia come Guglielmo di Rubruk, ci racconta, al pari di Marco Polo, un viaggio. Ma gli elementi geografici, propriamente fisici dei territori, sono inclusi in una descrizione di lande inesplorate o, comunque, molto poco frequentate dalle carovane occidentali: stiamo parlando...
  • Al tavolo della guerra si gioca la carta del grande bluff?

    Taluni analisti parlano di palese bluff. Altri prendono la minaccia sul serio. Molta parte della questione pare anche – e forse soprattutto – legata alla gittata dei missili da crociera Storm Shadow/SCALP EG (di fabbricazione inglese) e dei balistici tattici statunitensi ATACMS. Joe Biden e Keir Starmer si sarebbero...
  • Le patologie dell’Occidente

    «L’Europa quale costruzione sovranazionale e democratica, in grado di perseguire il bene dei popoli europei purtroppo oggi non esiste. La realtà tragica è dovuta a mio avviso al fatto che l’Europa resta l’unico possibile orizzonte ma è divenuto sempre più difficile riformarla. Essa oggi è costituita da una burocrazia...
  • Distruzione della sanità, genocidio per logoramento

    Ad agosto, il Ministero della Salute palestinese ha annunciato il primo caso accertato di infezione da poliomielite a Gaza in 25 anni. Il virus ha colpito un bambino di 10 mesi a Deir el-Balah, lasciandolo paralizzato. Sebbene finora sia stato confermato un solo caso, ciò non significa che sia...
  • Tempi moderni. L’inglorioso tramonto della neutralità elvetica

    Qualche giorno fa, in un comunicato del Partito Comunista svizzero, si paventava il timore che la Confederazione Elvetica, dopo una quasi millenaria tradizione neutralista (seppure armata), abbandonasse questo suo status per prendere in considerazione l’ipotesi di schierarsi in tempi di guerre locali declinate sul piano globale. Nello specifico, una...
  • Il progetto finale di Israele: l’annessione della Cisgiordania

    Non un affrettato giudizio della storia contemporanea, ma la constatazione di una coazione a ripetere colpevole e conscia, pienamente consapevole e politicamente voluta e cercata, mette Benjamin Netanyahu nel novero di coloro che, oltre ad essere ricercati dalla giustizia internazionale per crimini di guerre e contro l’umanità, si sono...
  • Se la devastazione dell’Ucraina non è solo opera di Putin…

    Le guerre sono quanto di più velocemente mutevole si possa oggi trovare sul deprimente e desolante mercato della disumanità globale. Per quanto i fronti possano sembrare immobili certe volte, la loro progressione è un aspetto certamente primario ma legato ad una serie di fattori di politica internazionale che influiscono...
  • Le coordinate coloniali del genocidio palestinese

    Con il continuo sostegno delle democrazie occidentali al genocidio che Israele sta compiendo a Gaza, insieme alle persistenti violenze quotidiane in Cisgiordania, è forse il caso di tornare a una storia più profonda, molto prima del 7 ottobre dello scorso anno, o addirittura della Nakba del 1948, per cogliere...
  • Tra isolazionismo e governismo: una terza via per Rifondazione Comunista

    L’autunno sarà meteorologicamente ed elettoralmente caldo. Doppi miasmi degli effetti di un cambiamento climatico e politico che investiranno destra, sinistra e centro. La classificazione geopolitica dei luoghi in cui si alternano le scorribande delle forze parlamentari e di quelle extra-parlamentari non è cambiata, nonostante i cicli mutevoli in cui...
  • Le urla di Gaza e le orecchie foderate dei democratici americani

    Ritorniamo sulla Convention democratica di Chicago. Per un motivo, essenzialmente. Ai delegati palestinesi, che volevano prendere la parola dal grande palco dove si sono avvicendati i grandi passati per lo studio ovale della Casa Bianca, non è stato concesso di intervenire. Il timore, dicono le cronache ufficiali, era che...
  • Lawrence d’Arabia

    In realtà dietro la promessa dei paesi occidentali fatta allo sharīf al-Ḥusayn ibn ʿAlī Al Hashimi, signore delle zone circostanti la città santa de La Mecca e della medesima, di ottenere per gli arabi una completa indipendenza si nascondeva un progetto di neocolonizzazione simile a quello dei protocolli di...
  • Ma noi siamo sicuri che vogliamo la pace?

    Ma noi siamo sicuri che vogliamo la pace? Durante la campagna elettorale, il neo-presidente Masoud Pezeshkian ha promesso un Iran più aperto al mondo per far uscire il suo paese dall’«isolamento» e ha promesso di rilanciare l’accordo sul nucleare per eliminare le sanzioni. Noto per le aspre critiche rivolte...
  • La «deterrenza» Usa: navi, sottomarini e portaerei

    In previsione di un attacco iraniano, gli Stati uniti stanno inviando altre truppe e attrezzature militari in Medio Oriente nel tentativo di aumentare le risorse disponibili per «difendere Israele». A usare questi termini è il Pentagono in una nota. Il segretario alla difesa americano Lloyd Austin «ha notato il...
  • Vincitori e vinti? Le mosse locali per un nuovo ordine globale

    La situazione geopolitica mondiale, di per sé, nell’essere tornata ad un multilateralismo piuttosto strutturale (quindi improntato alle dinamiche del liberismo capitalistico moderno) esclude, almeno in linea di principio (e quasi certamente nella concretezza che si delineerà in futuro), un qualcosa di simile al “pareggio” per ciò che concerne la...
  • Arafat

    Quando rientra in Palestina dopo ventisette anni di esilio, più o meno tanti quanti ne ha sta passando Nelson Mandela nel Sudafrica dell’apartheid, Yasser Arafat è sempre quell’«uomo piccolo, dalle guance coperte da una lenuggine grigia ineguale, che dà l’impressione di una rasatura trascurata, il capo quasi completamente calvo...
  • Hanno ucciso l’uomo del negoziato

    Quando uccidi il negoziatore vuol dire che del negoziato non ti importa nulla. E pure del cessate il fuoco a Gaza. La scelta di Tel Aviv è quella di una guerra infinita ai palestinesi e allargata a tutto il Medio Oriente, rappresaglie comprese (se resteranno rappresaglie). È questo il...
  • La finzione democratica di Israele, Stato di guerra permanente

    Israele è una democrazia parlamentare. Dovrebbe esserlo. A detta della sua costituzione lo è. A detta dei suoi abitanti lo è. E lo è anche per moltissimi osservatori esterni che ne mettono in luce le differenze rispetto ai paesi arabi che circondano lo Stato ebraico. La possibilità di avere...
  • Il capo politico di Hamas ucciso a Teheran da un raid israeliano

    Il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato ucciso a Teheran stanotte, a pochissime ore dal raid israeliano che a Beirut ha colpito, non è ancora chiaro se assassinandolo o meno, uno dei più importanti capi militari di Hezbollah, Fouad Shukr. Haniyeh, leader del politburo del movimento islamico...
  • L’ombra del fosforo bianco sull’escalation militare in Libano

    Lo scontro tra Hezbollah e Tel Aviv si fa già sporco ancora prima dello scoppio di un’eventuale guerra. La Missione di interposizione in Libano dell’Onu (Unifil), a guida italiana, ha trasmesso ai vertici del Palazzo di vetro un report in cui evidenzia l’uso, da parte delle forze armate israeliane,...
  • Israele e la tentazione dell’apertura del fronte libanese

    La minaccia più risolutamente energica arriva dal presidente turco Erdoğan: se il conflitto preannunciato da Israele contro le milizie del partito Hezbollah in Libano dovesse avere un carattere di guerra aperta, di bombardamenti e di invasione di truppe di terra, le truppe di Ankara potrebbero, passando per Beirut arrivare...
  • Il doppiomoralismo del potere e la genuinità del messaggio olimpico

    La doppia morale fa parte di un sistema di relazioni politiche, istituzionali e sociali che obbedisce alle leggi dei movimenti del mercato, dei capitali, dei grandi e grandissimi interessi di multinazionali che sono, nel regime della concorrenza tra poli entro la globalizzazione mondiale, i punti da cui partono gli...
  • Kuleba tratta con la Cina, la grande mediatrice globale

    La notizia del giorno potrebbe essere il discorso di commiato di Joe Biden in vista della competizione elettorale presidenziale di novembre negli Stati Uniti. Oppure potrebbe essere il discorso di Benjamin Netanyahu davanti al Congresso della Repubblica stellata disertato, per l’occasione, da eminenti esponenti del Partito democratico. Oppure, ancora,...
  • Miraggio sociale e realtà liberista nell’America che non cambia

    Ciò che appare non sempre corrisponde a ciò che realmente è, ma nel caso di Joe Biden, purtroppo, i segnali di una inadeguatezza a ricoprire ancora il ruolo di Presidente degli Stati Uniti d’America erano ben visibili e non certo dalle sole ultime settimane. Se qualche inciampo, e non...
  • Prepotenza, arroganza, violenza: il “diritto” su cui esiste Israele

    La Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja ha sentenziato: Israele occupa illegalmente il territorio palestinese. Dalla Cisgiordania a Gaza fino a Gerusalemme Est. Lo fa dal 1967, quando la situazione militare e politica di allora è stata procrastinata e dal carattere di provvisorietà che aveva è passata ad essere sostanzialmente...
  • La morsa a tenaglia di NATO e USA: da Est al Pacifico

    L’informazione ampiamente condivisa tra televisioni, giornali, quotidiani internettiani e tanta disinformazione social ci costringe a fissare l’attenzione sull’evento del momento e, di conseguenza, a trascurare quelle che sarebbero anche le notizie drammatiche del giorno, di tanti drammi sparsi per il mondo, ma che subiscono una retrocessione nella classifica dell’importanza...
  • L’Europa: partito unico della NATO e dell’austerità

    Non sappiamo come andranno a finire le elezioni statunitensi ma di sicuro chiunque sarà il presidente comanderà anche l’Unione europea. Ci saranno molte polemiche politiche sulla competenza o sulla rappresentatività dei vertici europei ma ha me pare che il punto fondamentale è che la scelta del triumvirato di comando...
  • Rifondazione Comunista va verso il suo XII Congresso nazionale

    Pubblichiamo il documento approvato a maggioranza dalla sessione del Comitato Politico Nazionale tenutasi sabato 29 e domenica 30 giugno 2024 e presentato dal Segretario Maurizio Acerbo e approvato con 82 voti, 71 al documento alternativo, 1 astenuto Il Comitato Politico Nazionale ringrazia tutte le/i militanti del partito che hanno...
  • L’informazione colpevole e pigra che dimentica i grandi drammi

    Non se ne parla ormai quasi più, eppure ciò che trapela dalla guerra di Israele contro Gaza e contro i palestinese dovrebbe fare ogni giorno notizia, perché quello che accade è di una gravità sempre più inaudita. Ma, se chiodo schiaccia chiodo, notizia surclassa notizia e, quindi, dopo un...
  • L’ipocrisia occidentale nella conferenza bugiarda di Lucerna

    Più che una conferenza di pace, quella di Lucerna è stata una parodia ben architettata, messa in scena con qualche inciampo e terminata malissimo. Non solo perché al tavolo mancava uno dei due contendenti ufficiali della guerra, quindi la Russia di Vladimir Putin, ma soprattutto perché di tutto si...
  • Il presupposto della pace, per salvare la terra, per ritrovare la dignità

    «Io ho voluto, col disegno e col colore, dato che queste sono le mie armi, penetrare sempre più avanti nella conoscenza del mondo e degli uomini, affinché questa conoscenza ci liberi tutti ogni giorno di più». Pablo Picasso, ottobre 1944, “L’Humanité”, quotidiano del Partito Comunista Francese Ho dato un’occhiata...
  • Dottrina Netanyahu: un massacro irrazionale per salvare se stesso

    Da marxisti, da interpreti materialisti della storia siamo stati abituati a considerare i grandi conglomerati di interessi, i fattori di lunga durata, le strutture sociali e le costellazioni culturali come elementi determinanti il corso degli eventi e dello sviluppo storico. Senza indulgenza alcuna per le interpretazioni psicopatologiche per esempio...
  • Lotta contro il tempo per Netanyahu, Hamas ed Hezbollah

    Il tempo. Non quello meteorologico, ma la quarta dimensione, quella che si insinua nelle guerre e che non è uguale per le parti che le alimentano o che le subiscono. La differenza sta anche nei ruoli: aggressore, aggredito, governo imperialista e popolo colonizzato o costretto ad un regime di...
  • L’Occidente nella trappola slava

    Come è già avvenuto per le crisi nei Balcani, l’Occidente è caduto nella trappola slava e ora si fa dettare l’agenda da Zelenski e da Putin. Stiamo avanzando come sonnambuli verso la guerra, senza capire come e perché. In Italia il governo e la maggioranza dei partiti, come l’opinione...
  • La Valle: «Se non reagisce alla guerra l’Europa si gioca l’esistenza»

    Raniero La Valle, giornalista, ex parlamentare della sinistra indipendente eletto nelle liste del PCI, storico esponente pacifista, ha promosso con Michele Santoro la lista Pace, Terra e Dignità per la quale corre in tutte le circoscrizioni. Lo raggiungiamo durante la campagna elettorale. «Lo avevamo già visto con la raccolta...