linguaggio

  • Tradimento storico dell’immanenza e un po’ di giustizia in merito

    Deleuze e Guattari scrivono in “Che cos’è la filosofia?” (Einaudi, Torino 2002): «Può darsi che credere in questo mondo, in questa vita, sia diventato la nostra impresa più difficile o l’impresa di un modo di esistenza da scoprire oggi sul nostro piano di immanenza». Il tentativo di arrivare alla...
  • L’esplosione ribelle contro l’Impero dell’IA generativa

    Tutte le cose hanno origine nel conflitto (polemos) , diceva Eraclito, o nella dialettica, se preferiamo la più tenue espressione di Hegel. Marx e i suoi followers hanno in seguito capito che nel conflitto può nascere anche la falsa coscienza e l’inautentico. Tutto questo si vede anche nello sviluppo...
  • L’ultimo moderno ballo semantico tra significato e significante

    I danni che possono fare le parole sono tantissimi. Perché le parole sono un mezzo, uno strumento attraverso cui esprimiamo le nostre idee, ciò che pensiamo, che vogliamo, che rifuggiamo. E, siccome sono un mezzo, a seconda dell’utilizzo che se ne fa, possono essere un ottimo veicolo di condivisione...
  • Anabasi e catabasi del linguaggio: la parola a Wittgenstein

    Wittgenstein pone un interessantissimo dubbio sull’univocità delle parole, sull’universalità del linguaggio. Noi siamo, per così dire, abituati a ritenere che, come sostiene Umberto Eco ne “Il nome della rosa“, alla fine della nostra fiera delle vanità conoscitive, delle cose possediamo solamente il nome (“…nomina nuda tenemus…“). Il concetto è,...
  • Schwa

    Anche la lingua italiana merita rispetto. Lo (o la) “schwa” è un non senso grammaticale, è un vezzo modernista che non risolve il problema del presunto maschilismo fonetico, grafico e discorsivo. Conta la sostanza dei termini e non la forma. Conta ciò che pensi quando leggi e fai tuo...
  • Una nuova serie di giustificazioni per vecchi pregiudizi

    E’ “politicamente corretto” che si rida alle battute di Pio e Amedeo? E’ una domanda sulla domanda dei due comici, indirettamente posta, se non si possa anche scherzare su termini che sono appellativi insultanti, volgari e discriminatori. Le parole sono fatte di grafemi che sono come pietre: restano lì,...
  • “Street food” un cazzo! (scusate il francesismo)

    Va bene che i quotidiani on-line diano la notizia del ritrovamento di un termopolio nella Pompei romana, con persino frammenti di cibo di oltre duemila anni fa… Ma che poi, negli articoli interni, chiamino tutto ciò lo “street food” dell’epoca, ebbene spegne ogni poetico e incantevole riferimento ai particolari...
  • La violenta svolta parolaia di Donald Trump

    Non è vero che il linguaggio non crea guasti o che le parole semplicemente volano nell’aere e si lasciano trasportare dal vento di un oblio che le allontana progressivamente dalle menti. Le parole restano, soprattutto se rappresentano o vogliono pretendere di rappresentare, come su una tela, le raffigurazioni contraffatte...
  • Paulo Freire, nell’alfabeto del dialogo

    «Quando abbiamo chiesto all’imputato se la somiglianza tra il suo metodo e quello degli educatori di Hitler, Mussolini, Stalin risiedesse nel fatto che dei gruppi nazisti in Germania, fascisti in Italia, marxisti in Russia e di una sinistra indigena e senza orientamento in Brasile, abbiano costituito la base di...
  • Una trappola per topi

    Il linguaggio, come principale forma di comunicazione, associato a tutte le altre forme di intuizione del limitrofo nostro garantite dai sensi della vista, dell’udito e dell’olfatto (oltre che del tatto), dovrebbe aiutarci nelle spiegazioni ed essere un complemento necessario per migliorare l’esistenza di ciascuno e di tutti. Per l’importanza...
  • Il virus del patriarcato

    Da un quotidiano come Libero potevamo anche aspettarcelo che, dando la notizia che in Italia è stato isolato il coronavirus, sottotitolasse «Medici donne dello Spallanzani (meridionali) sono riusciti a fare il miracolo». In una riga sono stati capaci di definire le tre ricercatrici al maschile e a sottolineare che...
  • “On n’échappe pas de la machine”

    Ho aperto la “mia” (le virgolette sono necessarie; lo capirete continuando a leggere, se ne avrete la pazienza) pagina Facebook nel 2008: sono dunque undici anni che divido la mia vera vita con quella virtuale del social forse più famoso, insieme a Twitter, ma che – mi raccontano i...
  • Un applauso ad Ermal Meta

    Gli faccio un plauso in più. Non solo perché è uno dei miei cantautori preferiti, che amo sotto più punti vista, ma perché, presente al “Giffoni Film Festival”, ha rimarcato come sia necessario scrivere in un buon italiano, non disarticolare e distruggere la grammatica della nostra lingua. Rispettarla per...
  • Il Partito del Congiuntivo Sbagliato

    La lingua italiana è la prima vittima della campagna elettorale. Mi trovo perfettamente d’accordo con questa affermazione del presidente dell’Accademia della Crusca. Dovrebbe essere imbarazzante per molti l’assistere allo stillicidio di congiuntivi sbagliati, di frasi costruite senza un senso compiuto, di termini anglofoni usati a pieni polmoni per catturare...
  • Lingua morta (se va avanti così…)

    Tutti a gridare all'”invasione” per quanto concerne i migranti. Ma forse la vera invasione è linguistica: le parole inglesi che stanno soppiantando quelle italiane sono moltissime. Una amica l’altro giorno mi ha mandato una e-mail (posta elettronica, in italiano) chiedendomi quale era la deadline del lavoro che le chiedevo...
  • Parlare, leggere e scrivere male

    Finalmente l’Accademia della Crusca si fa sentire! Una lettera di oltre 600 docenti, tra i quali anche i prestigiosi professori dell’istituto che da sempre veglia sulla purezza della nostra lingua, pone l’accento sul fatto che gli universitari scrivono male. E se scrivono male finiscono anche per parlare male, scorrettamente,...
  • La lingua buona

    Lunedì si aprono a Firenze gli “Stati generali della lingua italiana”. E’ una lingua in crisi, contaminata da molti idiomi e parole, soprattutto inglesi, che sono penetrate nella nostra lingua e la stanno trasformando. La purezza delle lingua non è purezza della razza. E’ purezza di cultura, per la...
  • Grammatica incostituzionale?

    Dice la più dogmaticamente immodificabile regola grammaticale della nostra lingua che “in italiano nelle concordanze  prevale il maschile, come genere più nobile”. A me pare che essa violi l’art.3 della Costituzione, e addirittura l’art.1: infatti la democrazia non ammette prevalenza tra cittadini/e; come del resto afferma l’art. 3 significativamente...
  • Emoji

    E’ nato un dizionario per le “faccine”, le cosiddette e così conosciute “emoticon”. Un nuovo linguaggio internazionale che cresce ogni giorno con nuove palline gialle con gli occhietti e i sorrisini e altri piccoli loghi che traducono in immagini parole e concetti. Le “emoji” o “emoticon” che voler si...