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La giornata di ieri è stata molto brutta per i razzisti di governo, come a volte succede sono stati travolti dalla legge del contrappasso. E dalla logica. C’è un posto dove il sogno del ministro all’Istruzione (e merito) Valditara sulle classi differenziali per bambini di origine migrante è stato...
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«La Repubblica riguarda tutti i popoli come fratelli: rispetta ogni nazionalità: propugna l’italiana». Si tratta del IV principio fondamentale della Costituzione della Repubblica Romana del 1849. Partiamo da qui per cercare di definire meglio il concetto di “nazione” e le sue derivazioni otto-novecentesche che sono scivolate nel cosiddetto “nazionalismo“....
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La neutralità delle parole non è un mito di cui si può vagheggiare. Esistono vocabili morfologicamente definibili appunto come “neutri” e altri che, invece, per genere e, soprattutto, per significato divengono altro rispetto a quello che hanno sempre permesso di intendere e, quindi, si allontanano dall’etimologia originaria per assumere...
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Una nota storiella cinquecentesca racconta che l’abate Martino pensò di salutare gli ospiti del suo monastero con un bel cartello: Porta patens esto. Nulli claudatur honesto, cioè «La porta resti aperta. Non sia chiusa a nessun uomo onesto». Tuttavia per un attimo di distrazione, minima e fatale, l’incisore scolpì:...
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Ricordare in breve Luca Serianni, il suo magistero, le sue pubblicazioni, la sua attività di docente, è impresa difficile. Difficile anche immaginare come una sola persona abbia potuto, nel corso di una vita dedicata interamente alla ricerca e all’insegnamento, studiare a fondo tanti e diversi aspetti della lingua italiana....
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Pur essendo “social“, tanto quanto è sufficiente per dire politicamente e socialmente la mia, appagando così epicurianamente una vanitas che è la mia unica civetteria (almeno credo…), mi sono risparmiato l’ingresso in quelle applicazioni compulsivissime come Tik Tok. Troppo giovanili per un quasi cinquantenne che, a volte, confonde le...
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Anche la lingua italiana merita rispetto. Lo (o la) “schwa” è un non senso grammaticale, è un vezzo modernista che non risolve il problema del presunto maschilismo fonetico, grafico e discorsivo. Conta la sostanza dei termini e non la forma. Conta ciò che pensi quando leggi e fai tuo...
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Va bene che i quotidiani on-line diano la notizia del ritrovamento di un termopolio nella Pompei romana, con persino frammenti di cibo di oltre duemila anni fa… Ma che poi, negli articoli interni, chiamino tutto ciò lo “street food” dell’epoca, ebbene spegne ogni poetico e incantevole riferimento ai particolari...
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Scrivere per puro piacere, perché si ha talento e lo si mette anche a frutto, perché si svolge un servizio pubblico e si batte sui tasti per compilare file trafile di documenti, oppure perché lo si fa per mestiere. Così la lingua italiana, nel nostro caso, viene utilizzata a...
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Ne ha parlato persino l’ex Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini ad “Un giorno da pecora“, la popolare trasmissione di Rai Radio 1 e, sempre per rimanere nel campo dell’etere, da Radio 24 si sono scagliati contro la proposta definita “assurda, fuori dal mondo” e via di seguito,...
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Gli faccio un plauso in più. Non solo perché è uno dei miei cantautori preferiti, che amo sotto più punti vista, ma perché, presente al “Giffoni Film Festival”, ha rimarcato come sia necessario scrivere in un buon italiano, non disarticolare e distruggere la grammatica della nostra lingua. Rispettarla per...
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Oltre a tutto, oltre all’analfabetismo di ritorno, sociale, politico e più strettamente culturale che pervade il nostro disgraziato Paese, mi tocca ascoltare dei giovani che, passeggiando in città alle undici di sera, parlano tra loro. Nulla di male, se non fosse che uno si rivolge all’amico dicendo: “…eh, anche...
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Tutti a gridare all'”invasione” per quanto concerne i migranti. Ma forse la vera invasione è linguistica: le parole inglesi che stanno soppiantando quelle italiane sono moltissime. Una amica l’altro giorno mi ha mandato una e-mail (posta elettronica, in italiano) chiedendomi quale era la deadline del lavoro che le chiedevo...
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Finalmente l’Accademia della Crusca si fa sentire! Una lettera di oltre 600 docenti, tra i quali anche i prestigiosi professori dell’istituto che da sempre veglia sulla purezza della nostra lingua, pone l’accento sul fatto che gli universitari scrivono male. E se scrivono male finiscono anche per parlare male, scorrettamente,...
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Dice la più dogmaticamente immodificabile regola grammaticale della nostra lingua che “in italiano nelle concordanze prevale il maschile, come genere più nobile”. A me pare che essa violi l’art.3 della Costituzione, e addirittura l’art.1: infatti la democrazia non ammette prevalenza tra cittadini/e; come del resto afferma l’art. 3 significativamente...