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L’attacco sferrato alla democrazia costituzionale dal disegno di legge sicurezza non è soltanto il portato di una cultura nostalgica. Una cultura marcatamente autoritaria che il sottosegretario Delmastro ostenta oramai quotidianamente nel tentativo strisciante di rafforzare il legame con la tradizione nefasta del fascismo e del neofascismo italiano. Limitare il...
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Chi critica il ministro Valditara rischia il posto di lavoro. Christian Raimo, docente e scrittore romano, è stato oggetto di un secondo provvedimento disciplinare da parte dell’ufficio scolastico regionale per aver criticato l’operato del ministero dell’Istruzione (e merito) durante la festa del suo partito, Avs. L’accusa è di aver...
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Alle bacchettate sulle mani non siamo ancora ritornati, ma qualcuno prima o poi ci penserà. Ci sia permessa l’iperbole (che speriamo rimanga tale), ma è piuttosto indotta dall’accelerazione repressiva e coercitiva che il governo sta inducendo, disegno di legge dopo disegno di legge, nell’interpretazione normativa di nuovi reati da...
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Il tentativo subdolo, costante, ripetuto e praticato da quasi tutto il governo è quello di abituarci al fatto che chi critica l’esecutivo è dalla parte del torto, della illiberalità, dell’asocialità, del semplificazionismo dei contenuti, della banalità, di un ricorso ad una sorta di violenza verbale che sfocia poi in...
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Da “abbastanza buona” a “situazione problematica“. La differenza tra il quarantunesimo e il quarantaseiesimo posto nella classifica della libertà di stampa, redatta come ogni anno dall’associazione internazionale “Reporters Sans Frontieres” (che è consulente dell’ONU), sta tutta in due locuzioni sufficientemente chiare. In pratica, nella cartina di un mondo colorato...
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Quarantatré anni fa, riferendosi ad una vicenda chiamata “Carte del Pentagono” (“Pentagon papers“) e riguardante i rapporti tra il governo di Washington e le questioni vietnamite, la Corte Suprema degli Stati Uniti, tra l’altro, sulla libertà di stampa affermava testualmente: «The Government’s power to censor the press was abolished...
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Dopo quaranta ore di tortura, gli aguzzini al soldo della Santa Inquisizione calano Tommaso Campanella dall’alto dove l’hanno issato. Legato per i polsi, sospeso sulla “culla di Giuda“, in quella che diventerà famosa come la “tortura della veglia” (“tormentum vigiliae“), il filosofo amico di Telesio, è costretto a fingersi...
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Al PD e alle altre forze della maggioranza di governo non è sufficiente supportare la guerra approvando l’invio di armamenti in Ucraina, sostenendo senza se e senza ma la NATO nel dispiegamento di nuove truppe in Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria (così il fronte dal Baltico al Mar Nero...
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«Sosteniamo una rapida fine del conflitto armato e la sua risoluzione attraverso un processo di negoziato». È il gigante petrolifero Lukoil il primo a saltare davanti al fuoco finanziario dell’Occidente contro la Russia, e la nota del consiglio di amministrazione resa pubblica quando a Mosca è sera incendia le...
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Quelli che chiamiamo (o che si fanno chiamare orgogliosamente) “no vax” non sono ascrivibili alla categoria trasversale della “gente da convincere” per limitare gli effetti della quarta ondata pandemica. Non lo sono perché l’irriducibilità di cui si fanno protagonisti, con toni aggressivamente aspri, saccenteria e presunzione antiscientifica, è ormai...
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La direttiva del ministro Lamorgese, che è direttiva del governo intero (a meno che non sia stata contestata, smentita o criticata senza che lo si sia saputo), è un atto gravissimo espresso con chiarissime parole: non solo le eventuali degeneranti (e degenerate) manifestazioni dei no-vax e no-pass sono vietate...
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Ieri scrivevo che il diritto di manifestare è molto di più quel che meramente può apparire. Non si tratta soltanto di camminare insieme, ma di farlo – come sostenevano gli zapatisti – domandandosi il perché e domandandosi dove si vuole arrivare. Un movimento non può mai essere fine a...
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Ci sono palchi su cui si dovrebbe mantenere quella cortesia un po’ istituzionale che non permette di deviare dalla scaletta data, dalle parole concordate in virtù del fatto che sono luoghi dove la formalità è anche sostanza, per tradizione, per ciò che si rappresenta, per ciò che si pretende...
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Poiché rispetto la libertà di culto, davvero di ogni culto, sostengo la altrettanto legittima “libertà di blasfemia“. Quella che la redazione di “Charlie Hebdo” ha invocato nello spiegare la vignetta di copertina dove compare un Erdogan discintamente adagiato in poltrona, molto rilassato e intento a sollevare la veste lunga...
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Si fa troppa confusione tra opposizione e negazionismo. Dire di NO non significa negare un problema, ma semmai vuol dire assumere una ben precisa posizione tanto sociale quanto politica, tanto individuale quanto collettiva, e muovere secondo coscienza le proprie azioni in qualunque ambito di vita ci si ritrovi. Dissentire...
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Non è solo questione di impoverimento culturale medio o di una sempre più vasta diffusione di una morale fondata sull’individualismo esasperato dal liberismo economico, magari di ispirazione nordamericana. Ogni giorno che passa assistiamo ad atti, gesti e parole che vanno nella esatta opposta direzione rispetto alla costruzione settantennale di...
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Abusare di una persona disabile. Uccidere una prostituta. Frodare 82 famiglie. Sequestrare un uomo. Pugnalare l’ex moglie. Provocare un grande incendio. Guidare ubriaco e uccidere un motociclista. Sparare e ferire un uomo. Aggredire un’anziana e quasi ucciderla per un furto. Rubare 31 volte. I responsabili di tutti questi delitti,...
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Quando si arresta una persona senza una accusa specifica si è già in presenza di un atto di repressione. Quindi di una volontà politica ben precisa. Quando poi la persona in questione è un giornalista, un blogger, uno scrittore che cerca solo di raccontare una guerra, le vite dei...
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Porte chiuse. Dopo dieci giorni di detenzione in un centro di identificazione turco, a Gabriele Del Grande viene ancora impedito di incontrare un rappresentante dell’ambasciata italiana e un legale di fiducia. Ieri una delegazione composta dal vice console italiano a Smirne e da un avvocato turco si è recata...
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#iostoconGabriele #freegabriele Gabriele Del Grande, detenuto dal 9 aprile in Turchia assieme almeno ad altri 150 giornalisti di quello stato, inizia uno sciopero della fame e in Italia si attiva il circuito del giornalismo critico e dell’associazionismo solidale per sostenerlo in quella battaglia. Popoff aderisce alle iniziative e le...