informazione

  • È sempre più «Tg Renzi». Lo dicono i dati dell’Agcom

    Dopo un silenzio durato parecchi mesi l’Agcom porta alla luce i numeri sul pluralismo politico delle televisioni. Al di là delle percentuali sullo spazio dedicato al Sì e al No, c’è un elemento che francamente continua a stupire, soprattutto se paragonato alle rilevazioni di qualche anno fa. Ed è...
  • Aiutiamo “Contro la crisi”

    Care lettrici e cari lettori di Controlacrisi.org, il nostro sito rischia di chiudere. Interessa a qualcuno? Dopo circa sette anni di produzione continua e ininterrotta, di presenza visibile e coerente, siamo arrivati al punto di non avere più un euro nemmeno per pagare il server. E se non paghiamo...
  • “Se scrivi ti sparo”. La repressione contro l’informazione libera

    Sono 66 i giornalisti uccisi dall’inizio dell’anno. Sono questi i dati forniti dalla Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ). E sono stati diffusi in vista della giornata internazionale per la fine dei crimini contro i giornalisti proclamata dall’Onu per domani 2 novembre. Secono IFJ 11 giornalisti sono stati uccisi in...
  • Vespa, Sordi, Delrio e lo spirito del tempo

    Ho avuto un déjà-vu. Lo speciale di Rai1 sul terremoto ha preso nettamente le distanze dal copione consolidato di tv del dolore che, vampirescamente, cerca di estrarre audience dall’esibizione oscena della sofferenza dei morti, dei feriti, dei superstiti. Lo speciale era declinato in tutt’altra chiave. Un Bruno Vespa, carico...
  • Pianti ipocriti e banalità sopra le macerie

    Ho mandato il mio sms al 45500. L’ho fatto per dare un piccolo aiuto al sostegno economico per il terremoto del centro Italia, ma vi confesso che non solo non mi sento orgoglioso di questo gesto, nemmeno mi sento meglio emozionalmente parlando. Forse perché da ieri mattina ho assistito...
  • Tutta l’altra strage dei giornali e delle tv

    Monaco di Baviera. Un’altra strage: questa volta un  supermercato. Un giovane di diciotto anni, pare nato in Germania ma di origini iraniane, vissuto in un degrado sociale causato anche dai tagli allo stato sociale procurati dalle “riforme” del socialdemocratico Gerard Schroeder, a suo tempo, e che lui indirettamente cita...
  • La critica come bussola del nostro “giornalismo”

    Quando re Luigi XVI decise di fuggire con la famiglia oltre i confini della Francia e mettersi in salvo presso la protezione dell’imperatore, le notizie non viaggiavano così veloci come accade oggi. Che Luigi Capeto fosse fuggito, i francesi del nord seppero entro e non oltre i tre giorni...
  • Con-vincere, il verbo che spiega un po’ tutto

    E’ accaduto a Como, Brescia, Crema, Lodi, Reggio Emilia-Guastalla, Piacenza-Bobbio, Trento, Mestre, Vicenza e Treviso: la spirale dell’odio, l’onda nera e lunga della xenofobia ha colpito dieci sedi della Caritas e alcune del Partito democratico. Sembra che dietro a questi attacchi, fatti di sagome tricolori disegnate in terra e manifesti...
  • Per sentito dire, ma con “giusta” condanna!

    Nei dibattiti chiassosi di un cannibalismo televisivo indegno di una cultura sociale, civile e morale degna di questo nome, si rimprovera ai musulmani di non essere chiaramente visibili in grandi manifestazioni di piazza contro il terrorismo. Punto 1: comunità araba e comunità islamica non sono la stessa cosa. Quindi,...
  • Non siamo più capaci di ascoltare. E per questo di capire

    Dopo aver letto anche un secondo testo di Joachim Fest sulle retrospettive del regime nazista, ci si rende conto di quanto poco si conosca di quel periodo dalla superficiale lettura che se ne dà a scuola e anche nei documentari storici che girano in tv. La resistenza esisteva in...
  • Un giornale per la sinistra comunista

    Le parole sono un veicolo rivoluzionario. Sono, spesso, anche un veicolo di conservatorismo quando vengono utilizzate lontano dal loro significato originale, primigenio e intrinseco. Sono, quindi, un trasporto di ipocrisia e di revisionismo quotidiano se ad utilizzarle è un manipolatore delle coscienze. Le parole fanno danni e salvano situazioni....
  • Ballarò merita di non essere visto

    Spegnete la tv. Spegnetela sempre più spesso. Non è un appello antimodernista, contro l’informazione o una censura contro film e telefilm. E’ la presa di coscienze e la constatazione che ne deriva dalla visione della puntata di Ballarò su Rai Tre di ieri sera, martedì 6 maggio 2014. In...