idee

  • L’agognata tribuna della «egemonia culturale»

    Il palco della Buchmesse di Francoforte ben si presta a esibizioni retoriche e autocelebrazioni e, finalmente, la destra italiana al governo del paese ospite di quest’anno si è potuta godere l’agognata tribuna. E forse placare così quella vera e propria ossessione che da anni l’assilla: strappare alla sinistra l’«egemonia...
  • Non “creazione” ma “emanazione”: la rivoluzione di Plotino

    Secondo Plotino l’emanazione è il processo di concezione dell’esistente che permette di trascendere da un creazionismo elementare, incapace di spiegare il continuo, incessante progredire dell’Universo: tanto nella materialità delle cose quanto nell’intrinseca potenza spirituale che hanno gli esseri propriamente intesi come “viventi“. Esistenza e vita, e non è la...
  • Eros e bellezza, sublimazioni platoniche di amore e conoscenza

    La bellezza in quanto concetto è inesprimibile solamente a parole. Non solo perché siamo nel campo dell’astratto se ci riferiamo all’idea di bellezza in quanto tale, ma soprattutto perché questa astrattezza è prima di ogni altra cosa astrazione stessa dal contesto. Il bello è, soggettivamente, insito in qualunque manifestazione...
  • Un altro modo d’essere delle idee: l’empirismo di Locke

    Prima e dopo l’innatismo delle idee si situa quella che non è propriamente una parentesi empiristica, semmai una dottrina della conoscenza che ripropone non tanto la modestia di una razionalità che ammette i propri limiti, quanto la consapevolezza di questo semplice, elementare, autoevidente fatto. Ci troviamo nel bel mezzo...
  • Senso e significato, sfida millenaria tra due nemici-amici

    Se ciò che esiste è fondamentalmente inconoscibile, dovremmo desumerne che qualunque arrovellamento sul significato dell’esistenza, della vita, della presenza della materia e del tutto che ci circonda sia pressoché un esercizio quasi retorico di mera dialettica fine a sé stessa. In realtà o, per meglio dire, utilizzando proprio questa...
  • Il determinismo irrisolvibile e la prigione della “volontà”

    L’inconoscibilità dell’essere, di ciò che noi affermiamo esista “realmente“, quindi abbia il carattere di una oggettività materiale che arriva ai nostri sensi, si articola nel cammino del pensiero umano, soprattutto di quello occidentale, in declinazioni molto differenti fra loro. Ciò grazie ad interpretazioni che si sono susseguite nel corso...
  • L’infinito principio dell’esistente: un giallo che non ha fine

    Vertiginosamente inimmaginabile, accarezzabile solo con una estensione orizzontale di un piano geometrico che si presume non finisca mai. Come qualcosa che è il contrario della forma, del confine, del perimetrato. L’infinito è imprendibile, inarrivabile e, per quanto si pensi ad un numero grande, di galassie, di pianeti, di materia...
  • Dalla filosofia dell’uomo a quella della natura: il caso Telesio

    Parte del tutto o parte nel tutto? La differenza non è così superficiale, apparentemente di lana caprina come potrebbe sembrare. Del resto, tra sembrare ed essere – si sa – ce ne corre, tanto che somiglianza e coincidenza sono state (e sono tutt’ora) categorie che vengono utilizzate per distinguere...
  • L’impossibile proiezione esistenzialista nel moderno mondo liberista

    Più che mai oggi, in una società atomizzata dall’estremizzazione liberista della competizione del mercato, in cui l’individualismo è la precostituzione di una nuova soggettività indotta da una concorrenzialità antisociale che decostruisce il collettivo e la socialità comunitariamente intesa, vale la pena raffrontare la prima ottocentesca pulsione esistenzialista di Søren...
  • L’idealismo romantico a metà tra platonismo ed hegelismo

    A partire dalla seconda metà del ‘700, l’affermazione della impetuosa tempesta romantica sconvolgerà il filone razionalistico della filosofia moderna. Proprio mentre il criticismo kantiano si va formando come modello di nuovo approccio ad una veridicità scientifica di cui, comunque, ci si interroga sul “come” sia possibile (e non se...
  • Le eterne antinomie nel gioco millenario del paradosso

    Vero o falso, giusto o sbagliato, coerente o incoerente, saggio o stolto, e così via… Gli opposti dividono, si scrutano da lontano e si riavvicinano per convergere, sintetizzarsi, confondersi e lasciare perplessi. Soprattutto se la sovrapposizione che a volte li uniforma è ispirata ad un presupposto logico, ad una...
  • Ogni guerra è soltanto una guerra di idee?

    Hegel sostiene che la realtà è “spirito” nella sua espletazione in atto pratico. Siccome stiamo parlando dell'”idealista” per eccellenza nella storia della filosofia moderna, si tratta di una affermazione che mette, ovviamente, l’idea al centro dell’essenza umana, della formazione degli eventi, di una progressiva e continua razionalità della Storia,...
  • Troppi dogmi, feticci e poca critica nell’anticapitalismo di oggi

    Una serie di diritti non ancora del tutto acquisiti e consolidatisi nei corpi legislativi di molti paesi, fa da cartina di tornasole del preoccupante livello di recrudescenza che si staglia contro rivendicazioni anche minime, ma non certo minimali, che dovrebbero essere la base per uno sviluppo moderno di una...
  • I trucchetti moderati contro l'”estremismo di sinistra”

    C’è forse una sottile differenza tra “estremisti” e “fanatici“, ma c’è. Sono categorie che avviluppano i concetti su pericolose torsioni anti-mentali: affaticano i pochi neuroni rimasti nell’alveo della criticità di ognuno di noi e ci fanno deviare dalle vere problematiche che dovremmo affrontare per rimettere in piedi una tensione...
  • L’addio alle mascherine non è la riconquista della libertà

    Tra qualche giorno, per decreto del governo, diremo addio alle mascherine all’aperto, laddove non si creino assembramenti e situazioni comunque pericolose per la salute. Il 28 giugno diventa quindi una data simbolica, quella, se non proprio dell’abbandono, almeno della riduzione degli obblighi, di una inversione di tendenza che parrebbe...
  • La rivincita dell’individualismo nella politica italiana

    La politica italiana, nel corso degli ultimi decenni, ha assorbito una tendenza ad uniformarsi ad un individualismo esasperato, ad una emergente sopravalutazione del singolo: fuori dalle istituzioni, nella politica “sociale” (quindi nella società propriamente detta), questa espressione molto attuale dei rapporti tra movimenti e partiti si è mostrata in...
  • “Morte delle ideologie” e degrado socio-politico italiano

    Sembra che in Italia non possa esistere un dibattito politico e, ancora di più, prese di posizione in tal senso che non possano esimersi dal prescindere da una collocazione sempre e soltanto “maggioritaria“. Si tratta di una concezione ormai quasi atavica, sviluppata in decenni di alternanze che hanno reso...
  • Il jihadismo fa breccia nell’Europa senza coscienza sociale

    Da Muenster a Londra, da Parigi a Nizza. E ora Vienna. La violenza jihadista disegna una cartina del terrore che abbraccia l’intera Europa, quanto meno il suo motore economico pulsante e paesi che non sono di periferia nell’Unione ma protagonisti di politiche interne ed estere dirimenti, spesso e volentieri...
  • Il liberismo (dal volto liberale) e le conquiste sociali e civili

    Mentre sulle ali dispiegate di un moderno liberismo, associato alla facciata di un liberalismo tutto attento agli equilibri sociali, la Presidente della Commissione Europea spiegava al Parlamento di Strasburgo che la pandemia è una occasione da non lasciarsi sfuggire per investire in 5G, 6G, in una economia che guardi...
  • Sinistra istituzionale o sinistra sociale?

    “Le Idi di marzo” è un film che dovrebbero vedere tutti: almeno in tanti. La spietata concorrenza elettorale americana è soltanto il fenomeno apparentemente ignorato, occulto e carsico di una società che invece ne è manifestamente cosciente. Il “mondo della politica” che è essenzialmente “mondo di potere“, rispondendo alle...
  • Il neo-riformismo delle buone intenzioni di Piketty

    In questi ultimi trent’anni, diciamo a partire dall’ultimo decennio del secolo scorso, con l’avvento del berlusconismo, della massificazione televisiva, della condivisione immediata di opinioni sempre più indirettamente espresse attraverso mezzi di comunicazioni che costringono all’estrema sintesi (fatta eccezione per Facebook), il livello culturale del Paese è drammaticamente precipitato verso...
  • Riaprire la partita col pensiero unico e la morte delle ideologie

    E’ provando a rispondere alla domande più semplici che si fanno crescere le giovani menti dei bambini: sono proprio le menti meno logore, meno prese da intricati intrecci di parole e di concetti che riescono ad afferrare l’essenza dei concetti, la sintesi estrema. Quindi, per l’appunto, la semplicità. Così,...
  • Crisi del moderno e articolazione del discorso politico

    La ricostituzione di un soggetto della sinistra politica richiede, in questa fase di tumultuosa modificazione nei parametri di riferimento, un ritorno in profondità nella ricerca teorica. E’ cambiato radicalmente il possibile ruolo e compito degli intellettuali; sono mutate le categorie di classificazione delle fratture sociali; sfugge l’idea di un...
  • Sputa fuori l’omofobia e ogni pregiudizio

    Recita uno slogan di oggi, su un bel manifesto anti omofobico, che “L’essere gay non è una scelta”. Infatti è una percezione naturale dell’individuo, una percezione dell’essere e non dell’apparire: non è un epifenomeno, ma una immanenza umana, per dirla con il filosofo di Königsberg. Di contro, recita sempre...