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  • L’Italia in Libia dalla cabina di regia allo strapuntino

    L’intesa Russa-Turchia raggiunta con la tregua di Mosca per una Libia in via di spartizione è quasi una pietra tombale sul ruolo dell’Italia e rende irrilevante quello dell’Europa. Ancora nel luglio del 2018 Trump prendeva in giro Conte assegnando all’Italia, testuali parole, «la leadership in Libia». Era la famosa...
  • L’Italia e la tempesta perfetta

    Il discorso di Trump in risposta all’attacco missilistico contro la base Usa in Iraq, non è l’annuncio di un pari e patta com’era da sperare, al contrario è un rilancio: chiama in causa la Nato «da riposizionare in Medio Oriente»; muove sanzioni all’Iran – che però «deve prosperare» –...
  • Mattarella, l’Italia bella, Goldrake, gli squadristi e Nicoletta

    Dopo l’accenno di sovranismo? Il diluvio. Non pare proprio. Ma nemmeno sembra affacciarsi sulla scena politica e sociale italiana quella alternativa degna di un tale nome, quell’insieme di proposte che si possano mutare in pragmatiche riforme di sistema, quindi in ossequi italici ai voleri del grande capitale internazionale e...
  • In Libia la guerra sicura, «così e così», del presidente Conte

    Passi che alla conferenza di fine anno ieri il presidente del Consiglio Conte non abbia praticamente risposto alla domanda de il manifesto su perché tre navi umanitarie siano ancora sequestrate, limitandosi a dire che c’è «un fermo amministrativo»; passi che fatichi a ricordare «termini e limiti» del suo coinvolgimento...
  • Dalla prescrizione a DJ Fabo: finte e vere rivoluzioni civili

    Segnali piccoli magari, ma uguali e contrari si avvicendano e interessano aspetti di vita quotidiana che vengono surclassati da temi di cronaca nera, nerissima o da chiacchiericci tipici della resa dei conti dei dati di fine anno. Una fine d’anno che dovrebbe portarsi appresso anche il bilancio (negativo) di...
  • I giganti antisociali di ieri e quelli minuscoli di oggi

    La debolezza del governo con quali parametri si misura? Allo stesso modo, con quale metro si giudica la sua forza, la sua capacità di intervento secondo i dettami costituzionali? Sono domande non da poco conto, tenendo presente che non esiste praticamente nessuna legislatura che abbia visto la presenza di...
  • Per la scuola poche e deludenti novità

    O tre miliardi alla Scuola o me ne vado», ha ripetuto per mesi il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti. E adesso se ne è andato. A Bilancio 2020 appena approvato. Tiriamo le somme. E c’è poco da stare allegri. Di aumento di stipendi se ne è parlato tanto, per esempio....
  • Il Cile nel suo ritorno al passato…

    Da oltre un mese il popolo cileno scende in piazza regolarmente per protestare contro il Governo in carica. Dalla caduta della dittatura ad oggi i governi che si sono succeduti di centro-destra e centro-sinistra, non hanno fatto altro che realizzare le politiche liberiste introdotte da Pinochet, in attuazione del...
  • Di Maio (per fortuna) non è Lenin

    Giudizio positivo sulle dimissioni del ministro Fioramonti. Sono il segno del fallimento del governo in materia di interventi sociali sul drammatico stato della scuola della Repubblica. I mancati investimenti richiesti dal ministro, come clausola minimale di ripartenza per una timida riforma del sistema scolastico e universitario, sono sufficienti per...
  • La distanza tra popolo e istituzioni: anticamera dell’autoritarismo

    Gli indicatori dell'”umore” dei cittadini, indagini Demos, sondaggi commissionati da quotidiani, dati dell’ISTAT e rilevazioni estemporanee fatte in dibattiti televisivi, ci parlano di un popolo che sempre meno crede nella complessità del sistema democratico inserito nella struttura dello Stato: mal ne incorre, seppur indirettamente, anche alla forma del medesimo,...
  • Ex Ilva, firmato il pre-accordo sul nuovo piano industriale

    Un protocollo d’intesa non vincolante sul quale costruire il nuovo piano industriale e ambientale dell’ex Ilva di Taranto. Nella speranza che possa portare ad una nuova intesa, questa sì vincolante, entro il 31 gennaio. È quanto concordato ieri mattina nella sede della Libera associazione forense, al primo piano del...
  • Un nuova, moderna lotta contro l’opportunismo dei riformisti

    Il controllo globale dell’economia presuppone un controllo altrettanto globale dell’informazione. Quindi la gestione dei grandi gruppi editoriali, dei potenti “network” televisivi e la costruzione di tutta una sorta di morale condivisa che sia il nuovo senso comune cui, più o meno ognuno di noi, deve uniformarsi per credere alla...
  • La debole proposta del ministro Boccia

    Il ministro Boccia è in affanno. La legge-quadro non ha superato la verifica di maggioranza, mentre i governatori secessionisti vanno all’attacco. «Raccapricciante» dice Zaia, mentre Cirio dal Piemonte annuncia che si allineerà entro fine anno. Il punto è che la proposta di Boccia è debole. E non solo perché...
  • Pensiero debole e pensiero forte

    Le accuse di “passatismo” e di “residualità” hanno colpito, nel corso di questi ultimi anni, i sostenitori di una “qualità dell’agire politico” basata su di un’idea di rapporto con le concrete contraddizioni sociali, privilegiando un corretto intreccio tra rappresentatività e governabilità, basando l’azione sulla capacità  organizzativa di partiti fondati...
  • Se a prevalere sono i doveri e non i diritti

    Se la stella polare di questo governo continuerà a essere la paura, difficilmente avrà lunga vita. È la paura però che sembra continuare a determinare le scelte, o meglio le non scelte, in tema di diritti e immigrazione. Il dibattito sulla riforma della cittadinanza, ad esempio, è ancora ingabbiato...
  • La Banca Popolare di Bari fa ballare di nuovo il governo

    Dopo l’Ilva di Taranto, la Banca Popolare di Bari. Un’altra grana pugliese è scoppiata sotto il tavolo traballante del governo giallorosso sotto il quale si agitano gli spiriti di una crisi strisciante che promette una settimana di fuoco mentre si approva la legge di bilancio al Senato. La storia:...
  • Tra i 5 punti di Salvini e le 6 “pretese” delle sardine…

    Alla fine una risposta alle piazze conquistate dalle sardine, Salvini doveva darla: lo fa con le cinque proposte su cui dare vita ad un governo di “salvezza nazionale“. Primo: sbloccare i fondi per le infrastrutture stategiche (tradotto: sostenere le grandi opere che devastano gran parte del territorio e che...
  • La paura fa la legge (elettorale)

    Il Partito democratico ora si è, letteralmente, votato al nuovo proporzionale, quello con lo sbarramento al 5%; quello che impedirebbe a Salvini di avere una maggioranza certamente qualificata a dominare tanto le due Aule legislative quanto altre istituzioni della Repubblica; quello per cui storcono il naso LeU e Renzi:...
  • Mittal «usa» il no del tribunale per mettere in Cig 3500 operai

    Come al solito i primi a pagare sono i lavoratori. A meno di 12 ore dalla decisione del tribunale di Taranto di non concedere una proroga per l’altoforno 2, Arcelor Mittal Italia ha prima contattato i segretari generali e poi convocato i sindacati per comunicare che da domani scatta...
  • Le sardine al 25%?

    “Il mare vuoto della politica”, un titolo che racchiude per intero il senso della ricerca eseguita da Demos per “Atlante Politico” di Repubblica e apparso l’8 dicembre sulle pagine del quotidiano. Nel testo addirittura risalta la disponibilità di un quarto degli interpellati a votare subito un’eventuale lista delle “Sardine”:...
  • Cara Rifondazione, torniamo ad essere una sinistra di classe

    30 anni Dopo quasi trent’anni, si può tentare di osservare i fatti “storici“: si può, in sostanza, iniziare a stabilire un punto di esame di tutto quanto è corso e trascorso nella politica della sinistra comunista in Italia, in merito ai comportamenti che abbiamo tenuto, alle tattiche che abbiamo...
  • Manovra, accordo di plastica

    Nessuno crede a Matteo Renzi quando dice di essere pronto a votare, ma intanto più lui minaccia la crisi più gli altri partiti della maggioranza gli vanno dietro e cambiano la legge di bilancio come vuole Italia viva. Dopo la tassa sulle auto aziendali, ieri è stata la volta...
  • Il sovranismo specula, ma ci vuole un’altra linea

    Il rinvio è diventato l’unico asse strategico su cui si muove il governo Conte. Ma non può durare all’infinito e non per molto. I nodi si stanno stringendo tanto a Roma quanto a Bruxelles. Gualtieri si è sentito rispondere picche dal Presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno sulla possibilità di riaprire...
  • Compagne e compagni comunisti, ragioniamo insieme

    Tra due giorni si terrà a Roma una importante assemblea nazionale delle sinistre di alternativa e di opposizione a questo governo e, naturalmente, a tutte le altre forze di destra, liberiste e reazionarie (fasciste, xenofobe, razziste e quant’altro). Si tratta di un appuntamento promosso da Sinistra anticapitalista, Partito Comunista...
  • La legge-quadro è un ponte assai fragile

    Due i fatti nuovi sull’autonomia differenziata, dopo lo stop al tentativo del ministro Boccia di forzare la mano traducendo la sua proposta di legge quadro in emendamenti alla legge di bilancio. È stata presentata la proposta di legge quadro – di cui peraltro già circolava un testo. E la...
  • Con gli F35 il governo va a «caccia»

    Volete una prova dei «valori cristiani» occidentali dei quali i leader europei e quelli italiani si riempono la bocca? Papa Francesco, non ha ancora fatto in tempo a rientrare dai luoghi dell’Olocausto nucleare, Hiroshima e Nagasaki, dove ha accusato apertamente di immoralità e criminalità il possesso e l’uso di...
  • L’autunno dei Cinquestelle e della rivoluzione mai avvenuta

    La crisi dei modelli politici è, oltre ogni ragionevole dubbio, crisi speculare di una società che procede a vista d’occhio sia per quanto riguarda una certa idea della condizione istituzional-civile del Paese, sia per quanto concerne la più dinamica, veloce e quindi complessa struttura dell’economia odierna. Siamo in presenza...
  • Con il Mes, il rischio di passare dalla padella alla brace

    Le fibrillazioni interne al governo non vengono solo dalla legge di bilancio su cui piovono migliaia di emendamenti, buona parte dei quali dall’interno delle stesse forze di maggioranza. Ma anche da una vicenda tenuta fin qui come la polvere sotto il tappeto, che non poteva non riemergere con un...
  • ILVA, il ritorno della lotta di classe in tutta la sua evidenza

    “Gli operai dell’ILVA si ribellano: ‘Non saremo noi a staccare la spina!‘”. “Rivolta operaia contro Arcelor Mittal“. Così le prime pagine dei giornali nazionali che da qualche giorno non possono fare a meno di nascondere la rabbia dei lavoratori di Taranto. Era da tanto tempo che non si leggevano...
  • Contro il taglio dei parlamentari, firmiamo tutti la petizione

    Facciamo anche nostra la petizione che di seguito pubblichiamo nel testo proposto da Domenico Gallo, invitandovi a firmarla, per chiedere ai rappresentanti della nazione di sostenere il referendum costituzionale in merito al taglio del numero dei parlamentari approvato poche settimane fa dall’attuale maggioranza di governo. Si tratta di una...
  • Ilva, fine del modello «produzione a tutti i costi»

    Un epilogo annunciato, quello dell’Ilva-Italsider-Ilva-Arcelor Mittal, simbolo della fine di una storia globale, del modello della produzione industriale a tutti i costi: a costo della vita, a costo dell’ambiente. Una storia che ha segnato profondamente le «città del ferro»: Genova, Bagnoli, Piombino, Taranto. Ancora oggi, come ciclicamente è accaduto...
  • Ilva, la dura replica della realtà

    La vicenda “Arcelor Mittal/Ilva” appare paradigmatica della difficoltà per l’Italia di trovare una quadratura di governo nei tempi bui della “democrazia recitativa”. Una forma di esercizio della democrazia ormai portata al parossismo della comunicazione immediata collocata al posto della visione dei processi di fondo e della conseguente capacità progettuale...
  • Ilva, la nazionalizzazione impossibile (per un governo liberista)

    Se il governo non riuscisse a dirimere la questione della dismissione unilaterale del contratto su Ilva da parte di ArcelorMittal, sarebbe anche giusto che “ballasse” sul vulcano e che la maggioranza si facesse qualche domanda per capire se è in grado di gestire emergenze nazionali come questa, sul piano...
  • Mittal lascia l’Italia, lo “scudo” è una scusa: 20mila operai a terra

    Tutti lo temevano, in pochi credevano succedesse veramente. Arcelor Mittal ha deciso: lascia Taranto e «la più grande acciaieria d’Europa, lascia l’Italia «entro 30 giorni». Lo fa usando come scusa la revoca dello scudo penale, lo fa sfruttando le clausole del contratto sottoscritto l’anno scorso come cordata AmInvestCo. I...
  • Illusione di cambiamento

    Da un quarto di secolo soffriamo in silenzio in attesa di qualcuno che dica qualcosa di sinistra. Oggi ci basterebbe qualcuno che facesse qualcosa di civile. Che mettesse riparo ai guasti spaventosi prodotti nel nostro Paese almeno a partire dall’avvento del padrone delle tv travestito da cantore della libertà,...
  • Italia-Libia, avanti così

    Mailbombing per chiedere l’annullamento del memorandum Italia-Libia: l’ultima campagna lanciata dalle organizzazioni promotrici di #ioaccolgo (tra cui Caritas, Acli, Sant’Egidio, Asgi, Centro Astalli, Cgil) è indirizzata direttamente alla mail del presidente del Consiglio Conte. Ma la scadenza entro la quale il nostro paese poteva chiedere di fermare il rinnovo...