governo italiano

  • Coabitazione difficile, primo atto

    «Io credo che l’opera del presidente Mattarella sia sempre utile – ha detto ieri Ignazio La Russa -, ma credo anche che la fermezza del nostro governo debba essere condivisa». Se più importante della telefonata tra Macron e Mattarella (di tre giorni fa) è il fatto che sia stata...
  • Il decreto Rave rischia già lo stop della Consulta

    Un record, se non mondiale, sicuramente italiano per il governo Meloni: il suo primo decreto a dieci giorni dall’entrata in vigore è già all’esame della Consulta per incostituzionalità. A sollevare la questione alla Corte costituzionale è stato il giudice Simone Spina di Siena. L’oggetto è l’articolo 6 del decreto...
  • Diritti umani ed egemonia politica tra Roma, Parigi e Visegrad

    Il principio di mutualità e di sostegno reciproco che dovrebbe uniformare i comportamenti degli Stati aderenti all’Unione Europea in materia di redistribuzione dei flussi migratori appare sempre più una evanescenza Se, prima della crisi orizzontale tra Francia e Italia sul porto da affidare alla Ocean Viking, l’accusa partiva da...
  • Il diritto residuale del mare

    Prosegue lo stallo dentro il porto di Catania, con due navi delle Ong (Humanity 1 e Geo Barents) bloccate per il mancato sbarco di tutti i naufraghi, l’Ocean Viking di Sos Mediterranée rimasta al limite delle acque territoriali per completare in un porto sicuro le attività di salvataggio intraprese...
  • Il governo non molla, mille naufraghi non possono sbarcare

    In mare il tempo peggiora, sulle navi Ong scarseggiano acqua e cibo, in Europa si sottolineano gli obblighi dell’Italia, ma il governo Meloni continua il braccio di ferro sulla pelle di 1.080 naufraghi. Aumentati con l’arrivo di un quarto mezzo di soccorso: la Rise Above. Giovedì ha salvato 95...
  • Meloni chiede la fiducia, gli alleati sgomitano

    Dopo aver rassicurato l’Europa e i mercati, il Colle e la Casa Bianca ora la presidente del consiglio deve fare lo stesso con il suo mondo e la sua maggioranza che iniziano a considerare esagerata la continuità con Draghi. L’occasione è oggi, il debutto, il discorso sulla base del...
  • Le acque agitate del governo e dei migranti

    Il governo nel governo. Potrebbe essere il titolo a tutta pagina di un giornale che abbia notato una certa discrepanza tra il ruolo di unità e sintesi della linea politica dell’esecutivo rappresentato dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e quello di Ministro delle Infrastrutture assegnato a Matteo Salvini. Forse...
  • Più che un governo è un attentato alla Costituzione

    Quando nel 1922 la “marcia su Roma” si impose sul governo Facta e sulla monarchia dei Savoia, forte dell’appoggio di larga parte del mondo imprenditoriale di allora e delle simpatie di una altrettanto ampia fascia del mondo rurale del centro e del sud dell’Italia del liberalismo in crisi, fu...
  • Il progetto del presidenzialismo nei postfascisti di governo

    Uno dei punti di forza del programma meloniano, quindi di Fratelli d’Italia e, storicamente, del Movimento Sociale Italiano, era, è e rimane la repubblica presidenziale. Lo spostamento del baricentro istituzionale e rappresentativo del Paese dal Parlamento alla figura di un Presidente che sia anche un po’ capo del governo...
  • Governo sì, ma indebolito. La tregua finta di Berlusconi

    Non è la quiete dopo la tempesta. È solo una tregua resa indispensabile dalla necessità di mettere una pezza al disastro dei giorni precedenti. Per due giorni nessun incontro, lavori per la costruzione del governo fermi: la parola passa ai mediatori. I principali in campo sono l’eterno Gianni Letta,...
  • Le contraddizioni a destra e l’alternativa che non c’è

    Il parapiglia tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni ci dice di una lotta impari per un riconoscimento di un ruolo psuedo-egemone rivendicato dal primo nell’ambito di un centrodestra ormai divenuto soltanto destra di governo. La progressiva composizione dell’imminente esecutivo sovranista, unitamente all’elezione dei presidenti delle Camere, delinea il profilo...
  • Il Pd e l’alibi delle poltrone

    Quando questo governo cadrà… dovremo chiedere le elezioni anticipate, nessun governo di salute pubblica… Noi oggi cominciamo un percorso congressuale ma questo è intimamente connesso al lavoro di opposizione che da oggi comincia». Così Enrico Letta, nella veste di segretario uscente, alla direzione nazionale del Partito democratico del 6...
  • Credere nel mercato, obbedire al nazionalismo, combattere per…

    L’interrogativo è di quelli belli evidenziati, con un tratto di fastidiosa pruriginosità per un pacifismo che non la smette di chiedere una soluzione dove non esistano vincitori e dove non esitano vinti. Il punto interrogativo, ricalcato abbondantemente, sta alla fine di un periodo che, dopo molti giri di parole,...
  • La fine del centrosinistra, il superamento del PD e il ritorno del proporzionale

    Mentre la CGIL rimette l’attenzione del mondo del lavoro sull’apertura di una fase critica autunnale che vedrà, tra l’altro, quella stagnazione economica paventata persino dagli industriali, quello che sa fare di meglio la politica di opposizione al futuro governo Meloni è arrovellarsi nel dibattito su chi primeggerà nel nuovo...
  • La tattica tecnica e la strategia politica di Giorgia Meloni

    Punto tecnico e punto politico. Se ne prevarrà uno sull’altro, oppure se Giorgia Meloni troverà una quadra in tal senso nella composizione del prossimo governo delle destre, è un tema non secondario e per niente equidistante dalle contestualità politiche che stanno determinando una frattura a distanza tra la leader...
  • Il vento di destra. Dalla Liberazione a Berlusconi

    In attesa che il Presidente della Repubblica dia l’incarico per la formazione del nuovo governo a Giorgia Meloni, si può fare un viaggio nella ormai trentennale parabola ascendente delle destre, senza dimenticare quell’ambito storico che permette di comprendere molto più a fondo da dove veniamo e, forse, anche dove...
  • La transizione soft tra Draghi e la Melonomics

    Se da noi la vittoria elettorale di Giorgia Meloni è stata giustamente considerata un terremoto politico di portata storica, non uguale agitazione si è determinata a nei mercati finanziari internazionali. Almeno per ora. In effetti lo spread in questo inizio di settimana è salito di poco. Ieri ha oscillato...
  • Accredito estero e compatibilità interne: doppia sfida per Giorgia Meloni

    I cari vecchi e nuovi governi di quella che un tempo si sarebbe potuta tranquillamente definire “la borghesia“, per eccellenza, per antonomasia, per controllo del potere politico e imposizione dello stesso sulle fasce sociali più deboli, quei governi non si sarebbero mai lasciati attraversare da pulsioni divisive, da contraddizioni...
  • Dal fine vita allo ius scholae diciamo addio ai diritti civili

    La vittoria del destre mette fine alla speranza di vedere approvata una serie di riforme che permetterebbero all’Italia di mettersi finalmente al passo con altri Paesi europei. Disegni di legge che già nella passata legislatura hanno avuto vita difficile ma che adesso rischiano di essere definitivamente affossati: dallo ius...
  • 25 settembre 2022, una missione impossibile per la sinistra

    A quarantotto ore dalla conclusione dell’esperienza governativa di Mario Draghi (almeno per il momento… mai dire mai…), l’interrogativo che si pone per le forze della sinistra di alternativa è il refrain di leninistica memoria…: «Che fare?». Il lancio della proposta politica dell'”Unione popolare“, pensata come un aggregante che avrebbe...
  • 10 mila lavoratori ostaggi nei ghetti del caporalato

    Almeno diecimila lavoratori agricoli migranti vivono in 150 ghetti presenti in 38 comuni e collocati in 11 regioni. Questa urbanistica del disprezzo della vita umana, e del capitalismo razzista, è composta da casolari, baracche, tende e roulotte. tollerati dallo Stato crescono in maniera programmata nelle terre di nessuno durante...
  • Il concorso di colpa plurimo nella crisi del governo Draghi

    Alla vigilia della parlamentarizzazione della crisi di governo, l’unico dato positivo che si può sottolineare di tutta questa faccenda è proprio il rinvio alle Camere di ogni decisione sul futuro dell’esecutivo. Ciò restituisce al vero fulcro della Repubblica quella dignità costituzionale e quel ruolo politico ben preciso e definito...
  • L’ultimo tentativo di sopravvivenza dei Cinquestelle

    Nonostante Giuseppe Conte abbia tentato di dare una sostanza politica alla crisi di governo che, con tutta probabilità, si aprirà oggi con la non partecipazione al voto di fiducia al Senato sul decreto legge “Aiuti“, rimangono evidenti tutte le ipoteche pretestuose che delimitano i confini delle pur apprezzabili ragioni...
  • All’origine della crisi del governo Draghi…

    Se giovedì prossimo, al Senato, sarà il capolinea temporale del governo Draghi, quello della “maggioranza di unità nazionale“, non si potrà dire altrettanto degli effetti delle misure che ha preso in questi ultimi due anni e che, interessando un quantitativo di risorse mai visto prima per un esecutivo, si...
  • Migranti, Draghi fa il populista e stringe accordi con Erdogan

    Agenti italiani in Turchia, nei principali aeroporti e nei luoghi di imbarco lungo le coste, per realizzare controlli preventivi sui migranti. Poliziotti turchi nei punti di sbarco della rotta che viene da oriente, soprattutto in Puglia e Calabria, per interrogare chi arriva e dare la caccia ai presunti scafisti....
  • L’incubo del presidenzialismo con Draghi al Colle e le destre al governo

    Sui programmi antisociali che il governo ha in mente, la voce più grossa in questo momento la stanno facendo i Cinquestelle che, vista la loro storia, non sono proprio i migliori interpreti delle ragioni del mondo del lavoro e della previdenza sociale. Per un motivo molto semplice: da sempre,...
  • Democrazia e stato-sociale dalla “Guerra fredda” alla guerra in Ucraina

    Scrive più volte Hobsbawm nelle sue opere, tra tutte il celebre “Il secolo breve“, che il livello di benessere che andò progressivamente aumentando nell’Occidente europeo (nonché in quello americano) fu senza ombra di dubbio l’effetto del connubio tra espansione democratica e consolidamento dello stato-sociale, ma che tutto questo fu...
  • L’economia di guerra non è più una metafora

    Se c’è ancora qualcuno che si domanda per quale ragione il cosiddetto piano italiano per la pace sia stato accolto dalle parti in causa e nell’ambito internazionale con reazioni oscillanti fra il disinteresse e il rifiuto, può forse trovare una risposta più plausibile in quel che accade in queste...
  • Va ora in onda “Beautiful Forza Italia”. La soap opera continua…

    Bastasse una ventata di “Beautiful” per imbellettare ciò che resta dell’impresentabilità politica per antonomasia, allora la destra italiana avrebbe di che sperare in un nuovo cammino liberista aggiornato ai tempi: dalle telenovelas brasiliani degli anni ’80 all’inossidabile vita eterna delle soap opera nordamericane il passo è un attimo. Ma...
  • L’Italia sempre più vicina ai confini della guerra

    Nella prima decade di marzo, quando i russi premevano su una linea di oltre 400 km sul fronte ucraino, da Kiev a Kharkiv, dal Donbass a Kherson e la minaccia dell’invasione totale stava scompaginando le carte e i piani delle cancellerie occidentali, della NATO e degli Stati Uniti nella...
  • L’Italia ha il dovere di farsi mediatrice per la pace

    Angoscia il progressivo scivolamento dell’Italia verso la guerra (mondiale e nucleare), favorito da un dibattito pubblico che rimuove le conseguenze devastanti di un conflitto che potrebbe allargarsi fino al nostro territorio: la guerra distrugge qualunque diritto, svilisce le persone a bersagli anonimi, accresce le disuguaglianze e le violenze che...
  • La liceità del dubbio e il bivio isterico degli interventisti

    C’è il pericolo che il dubbio passi dall’essere, da qualche anno a questa parte e, più ancora, da una cinquantina di giorni, una opportunità stimolante per avere sempre più chiari gli accadimenti che ci circondano (anche massmediologicamente parlando) ad un’arma a doppio taglio o, se volete una metafora meno...
  • Il coraggio della pace in un mondo di guerrafondai

    La guerra, per sua specifica natura, crea partigianerie, settorialità, divisioni aprioristiche, facendo tabula rasa non soltanto delle vite dei popoli che stanno in mezzo ai contendenti, ma azzerando quasi completamente la capacità critica di discernere tra livelli di differente considerazione mentre si entra nel vivo delle questioni che, di...
  • La pochezza della politica draghiana davanti all’economia di guerra

    La diversificazione delle posizioni internamente al governo italiano sull’esclusione della Russia dalla piattaforma “Swift” sono imbarazzanti due volte: da un lato per aver diviso il “fronte diplomatico” europeo circa le sanzioni più dure da concretizzare in breve tempo in risposta alla guerra di Putin contro l’Ucraina; dall’altro per aver...
  • Il lungo, interminabile ciclo fallimentare dei Cinquestelle

    Le mutazioni genetiche e le metamorfosi dei partiti e dei movimenti, a cui in questi anni abbiamo assistito, sono state tante e di così grande rilevanza da rendere veramente molto difficile il poterne fare una sorta di classifica stigmatizzante, biasimevole o, anche molto semplicemente, constatante l’irrequietezza della politica italiana,...
  • «Irpef, le briciole dal governo a chi non arriva a fine mese»

    Il governo Draghi è inchiodato a una riforma fiscale regressiva. Dopo lo studio dell’Ufficio parlamentare di bilancio (ne abbiamo parlato su il Manifesto del 28 dicembre) ieri la Funzione Pubblica (Fp) della Cgil e la Cgil nazionale ha pubblicato una nuova analisi che smentisce le simulazioni fuorvianti fatte pubblicare...