giornalismo

  • Gabriele è libero. Ce lo dicono i social…

    Lasciatemi essere polemico anche oggi che è Festa nazionale, che è la Festa della Liberazione del nazifascismo in Italia (a proposito: buon 25 aprile!). Vorrei capire perché i social network vi fanno diventare tutti delle agenzie di stampa che rilanciano a centinaia le notizie che si possono apprendere in...
  • Del Grande, la Turchia vieta la visita del console italiano

    Porte chiuse. Dopo dieci giorni di detenzione in un centro di identificazione turco, a Gabriele Del Grande viene ancora impedito di incontrare un rappresentante dell’ambasciata italiana e un legale di fiducia. Ieri una delegazione composta dal vice console italiano a Smirne e da un avvocato turco si è recata...
  • La polemica e il rispetto. Elogio di Gianni Cuperlo

    Per una volta, magari anche per altre volte, ho invidiato qualche mio simile per caratteristiche che non avevo io: per carattere, per comportamento, per attitudine. Questa volta mi è capitato di invidiare Gianni Cuperlo. Ieri sera, durante la trasmissione “Pizzapulita” di Corrado Formigli, ha dimostrato cosa può tornare ad...
  • “Se scrivi ti sparo”. La repressione contro l’informazione libera

    Sono 66 i giornalisti uccisi dall’inizio dell’anno. Sono questi i dati forniti dalla Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ). E sono stati diffusi in vista della giornata internazionale per la fine dei crimini contro i giornalisti proclamata dall’Onu per domani 2 novembre. Secono IFJ 11 giornalisti sono stati uccisi in...
  • Le lacrime di un giornalista

    L’umanità di un giornalista che, in diretta, piange per la sorte dei bambini siriani non trasforma i suoi colleghi che non versano lacrime in freddi e cinici cronisti. Però, a volte, rompere il muro dell’apparenza e mostrare dei sentimenti dentro al video, davanti ad una telecamera, rompendo il rigido...
  • La critica come bussola del nostro “giornalismo”

    Quando re Luigi XVI decise di fuggire con la famiglia oltre i confini della Francia e mettersi in salvo presso la protezione dell’imperatore, le notizie non viaggiavano così veloci come accade oggi. Che Luigi Capeto fosse fuggito, i francesi del nord seppero entro e non oltre i tre giorni...