Francia

  • La sfida dei tre capitalismi nella contesa mondiale moderna

    Siamo già al terzo indizio che fa una prova. Lo sosteneva Agatha Christie: un indizio è un indizio, due sono una coincidenza, tre sono per l’appunto una certezza che il sospetto che si aveva è divenuto reale e che, quindi, si passa dall’ipotesi alla verifica pratica, oggettiva, concreta. L’Europa...
  • I veri assassini di un’Europa soffocata tra gli imperialismi

    Il riarmo europeo non è solamente una mossa politica in chiave antirussa. Via via che si succedono le dichiarazioni e si producono gli atti concreti che porteranno alla rimodulazione bellica nel Vecchio continente, diviene sempre più evidente e chiaro che il presupposto è un passaggio di fase dall’Europa fondata...
  • Le condizioni economiche per l’Ucraina, è arrivato il conto

    All’orrido affarista che alberga nella mente di Donald Trump va riconosciuto un involontario chiarimento: sta sgombrando il campo dalle banalizzazioni geopolitiche che hanno dominato il dibattito sulla guerra. E sta chiarendo che la pace si decide sugli interessi capitalistici in ballo e non solo tracciando la linea di confine...
  • Madame Bovary. Costumi di provincia

    Quando viene versato dello champagne ghiacciato, Emma Bovary, giovane moglie del medico di provincia Charles, rabbrividisce «per tutta la pelle. Essa non aveva mai visto melagrane né mangiato ananas. Perfino lo zucchero in polvere le parve più bianco e fino che altrove». Flaubert addobba il castello La Vaubyessard con...
  • Dramma della solitudine: l’Europa tutta guerra e senza amici

    C’è stata, almeno fino alla fine della presidenza di Joe Biden, una vera e propria “guerra russo-americana” nel centro dell’Europa, sul terreno ucraino, a metà tra Est ed Ovest. La NATO ne è stata il braccio armato, il canale di transito di un riarmo a tutto spiano e l’estremo...
  • Introspezione socratica del premoderno Montaigne

    Si prova una immediata simpatia per Montaigne nell’attimo in cui, e si fa piuttosto presto ad arrivarvi, ci si rende conto che il suo primo scetticismo (tutt’altro che nichilista) intende decostruire una vasta gamma della metafisica del passato e del suo tempo. Arcinemico del costrutto ideologico dogmatico, il giovane...
  • Orrorismo. Ovvero della violenza sull’inerme

    Una delle prime apparizioni sulla scena della Storia dell’umanità da parte del termine “terrore” è, quanto meno ufficialmente, ossia contemplato nei documenti di uno Stato, durante la Rivoluzione francese. Robespierre inaugura una politica “terrorista” non nel senso fin troppo comune cui noi oggi siamo abituati a riferirci, ma affiancando...
  • Governo Bayrou, la Francia cambia per non cambiare

    Un governo prima di Natale, il quarto del 2024, dieci giorni dopo la nomina del primo ministro François Bayrou. Qualche scintilla con due ex primi ministri: numero due del governo, l’ex prima ministra Elisabeth Borne in un grande ministero della Pubblica istruzione e della Ricerca, e numero tre l’ex...
  • Le foglie morte della V Repubblica

    Lo stato del sistema politico-istituzionale francese rievoca le celebri parole di Jacques Prévert dedicate a un amore che non c’è più, analogo a quello che in Italia per il modello della V Repubblica hanno provato vari studiosi, soprattutto di centro-destra, ma anche qualcuno di centro-sinistra folgorato sulla via del...
  • Il moderatismo non fa da argine all’ultradestra

    Il maledetto imbroglio orchestrato da Emmanuel Macron che accreditandosi come invalicabile argine contro l’estrema destra aveva invece finito col varare un governo interamente dipendente dai capricci e dalla volontà del Rassemblement national è rapidamente andato incontro alla sua inevitabile fine. Era prevedibile. Malgrado le sue corde profondamente conservatrici e...
  • La prepotenza liberista macroniana alla resa dei conti

    Il 15 dicembre 2019 la cattedrale di Notre-Dame de Paris è stata preda di un furioso incendio che ha rischiato di devastarla e che ha, comunque, distrutto la guglia e il tetto, ricostruiti e pronti ora per una inaugurazione sensazionale al cospetto di una gran parte di leader di...
  • Il ritorno della lotta operaia di massa: l’esempio tedesco

    Il compatto sciopero di avvertimento che ha coinvolto nove stabilimenti su dieci della Volkswagen in Germania è una vera e propria risposta coscienziosa da parte delle lavoratrici e dei lavoratori nei confronti di una politica industriale volta esclusivamente alla navigazione a vista, al salvare il salvabile sacrificando le maestranze...
  • Contraccolpi europei e dualismo politico nel futuro assetto globale

    Il sisma elettorale americano oltrepassa l’Oceano Atlantico e, come era più che prevedibile, si rovescia tsunamicamente su una Europa liberal-liberista frastornata e impreparata persino ad una delle due ipotesi di risoluzione del voto presidenziale a stelle e strisce: la vittoria di The Donald e del suo apparato di potere...
  • Il Sacro Romano Impero

    «Il Sacro Romano Impero non era né sacro, né romano, e nemmeno era un impero…» – Voltaire Non molti Stati nella storia dell’umanità vantano esperienze millenarie, per quanto anche questo arco temporale sia, se astratto dal contesto prettamente antropocentrico dell’evoluzione, relativamente breve. Andando a memoria, esperienze continuative di strutturazione...
  • Oltre il settarismo c’è una sinistra comunista che può essere utile

    Tre euro. Dieci centesimi al giorno. A tanto ammonta l’aumento delle pensioni minime, per quasi due milioni di persone. Ed i precari? Nessuna previsione nemmeno lontana di creazione di un fondo pensionistico che li metta a tutela una volta raggiunta l’età dell’uscita dal (si fa per dire) mondo del...
  • La saldatura sempre più netta dell’estrema destra europea

    Il Freiheitliche Partei Österreichs ha, dunque, per la prima volta nella storia della ex grande testa del grande impero asburgico, vinto le elezioni parlamentari: una forza di estrema destra, il cui leader storico, Jörg Haider, aveva dato una impronta apertamente fobica verso tutte le minoranza possibili: da quelle etniche...
  • Alla fine il governo Barnier: macronista, più nero e debole

    Il contentino: numero due del nuovo governo per ordine protocollare, dietro il primo ministro Michel Barnier, è Didier Migaud, che è stato per più di vent’anni deputato socialista ma tanto tempo fa, è stato poi presidente della Corte dei Conti e ora era presidente dell’Alta Autorità per la trasparenza...
  • Viaggio in Mongolia

    Diversamente da Strabone, Willem van Ruysbroeck, comunemente noto in Italia come Guglielmo di Rubruk, ci racconta, al pari di Marco Polo, un viaggio. Ma gli elementi geografici, propriamente fisici dei territori, sono inclusi in una descrizione di lande inesplorate o, comunque, molto poco frequentate dalle carovane occidentali: stiamo parlando...
  • Legittimando la destra

    Da tempo incapace di esprimersi, se non per reiterate formule generiche, sulla guerra che ne sfiora i confini e su quella che da mesi insanguina la Palestina e incombe sull’intero Medio oriente, l’Unione europea aspetta, guarda e si preoccupa. Aspetta le elezioni americane, aspetta l’evolversi della situazione sul terreno,...
  • L’abbraccio di destra estrema e blocco borghese

    Alla fine è arrivato il nome: Michel Barnier, conservatore vecchio stampo, dell’ala destra della destra gollista, è il nuovo primo ministr. Barnier è primo ministro perché l’estrema destra ha dato il suo beneplacito; gli altri nomi fatti da Macron, infatti, sono stati bocciati uno dopo l’altro dalla leader del...
  • Lo scippo di Macron: la sinistra non deve governare!

    «Ciascuno sa, in ogni imbroglio di speculazione sulle azioni, che il temporale una volta o l’altra deve scoppiare ma ciascuno spera che il fulmina cada sulla testa del suo prossimo, e non prima che abbia raccolto e portato al sicuro la pioggia d’oro. Après le deluge! è il motto...
  • L’illusione dell’eletto dal popolo

    Chi può credere, guardando a quello che avviene in Francia, che l’elezione diretta sia sinonimo di «farla finita con i giochi di palazzo» come continua a ripetere Meloni? Il sistema istituzionale francese non è quello che la destra al governo sta provando a far passare qui da noi, ma...
  • Francia, via la sinistra ma non basta

    Oggi Emmanuel Macron riceve il presidente tedesco Franz-Walter Steinmeier per la cerimonia di apertura dei Giochi Paraolimpici a Parigi. Ieri, accanto al taoseach Simon Harris, primo ministro irlandese, il presidente ha affermato che all’Eliseo «la porta è aperta» a «coloro che vogliono lavorare per gli interessi superiori del paese»...
  • La frontiera politica dello smartphone

    L’arresto in Francia del fondatore di Telegram sta provocando forti reazioni, anche a livello politico. Come però già in casi precedenti, basti pensare alle controversie relative a Facebook o a TikTok, le polemiche contingenti rischiano di oscurare le questioni strutturali di fondo. Si tende a dimenticare, infatti, che le...
  • Le coordinate coloniali del genocidio palestinese

    Con il continuo sostegno delle democrazie occidentali al genocidio che Israele sta compiendo a Gaza, insieme alle persistenti violenze quotidiane in Cisgiordania, è forse il caso di tornare a una storia più profonda, molto prima del 7 ottobre dello scorso anno, o addirittura della Nakba del 1948, per cogliere...
  • Lawrence d’Arabia

    In realtà dietro la promessa dei paesi occidentali fatta allo sharīf al-Ḥusayn ibn ʿAlī Al Hashimi, signore delle zone circostanti la città santa de La Mecca e della medesima, di ottenere per gli arabi una completa indipendenza si nascondeva un progetto di neocolonizzazione simile a quello dei protocolli di...
  • Alain Delon, la prima notte di quiete di un divo in chiaroscuro

    Alain Delon ha salutato tutti. Anzi no, non ha salutato, se n’è andato, lasciandosi alle spalle polemiche famigliari. Che riguardano solo i suoi congiunti. Diverso potrebbe essere il discorso per le sue affermazioni nel corso degli anni. Provocatore, reazionario, omofobo, violento, lepeniano. Uomo che ha sempre negato anche malamente...
  • «Cerimonia woke», la destra alla crociata anti-olimpica

    Il ribaltamento è sotto gli occhi di tutti, roba da triplo salto carpiato all’indietro con medaglia d’oro d’ufficio. A destra denunciano le varie culture woke, la cosiddetta «dittatura del politicamente corretto», e sostengono che il linguaggio e la comunicazione siano l’ultima, fragile, trincea dietro cui si sono barricate le...
  • Il doppiomoralismo del potere e la genuinità del messaggio olimpico

    La doppia morale fa parte di un sistema di relazioni politiche, istituzionali e sociali che obbedisce alle leggi dei movimenti del mercato, dei capitali, dei grandi e grandissimi interessi di multinazionali che sono, nel regime della concorrenza tra poli entro la globalizzazione mondiale, i punti da cui partono gli...
  • Tutto capitale e niente sociale: la fragile Europa di von der Leyen

    La “carta von der Leyen” è, più che altro, quella che, nel mazzo delle deputate e dei deputati, dei gruppi parlamentari di Strasburgo e dei partiti che vi sono rappresentati, risulta meno debole rispetto alle altre entro il gioco baro di una politica europea che si ripresenta per niente...
  • Una nuova “naturale” idea di Dio nella Francia della Rivoluzione

    Il 18 floreale dell’anno II della Repubblica francese, Maximilien Robespierre pronuncia alla tribuna della Convenzione nazionale un discorso “Sui rapporti delle idee religiose e morali con i princípi repubblicani e sulle feste nazionali“. Prescindendo dall’abbondante dose di retorica patriottarda che l’Incorruttibile mette enfaticamente nel sua perorazione davanti ai deputati...
  • L’estremo, disperato tentativo macroniano di un soccorso liberista

    Prende tempo Macron. E proprio nel senso più letterale del termine. Se lo prende, sottraendolo alle forze politiche che potrebbero, con tutte le buone intenzioni, provare a formare una maggioranza di governo nell’Assemblea nazionale che non sia di compromissione ma che, oggettivamente, comunque ricalchi un certo qual compromesso con...
  • Il tulipano nero

    Purtroppo, colpevole una trasposizione cinematografica che non ha colto nulla del suo romanzo, Alexandre Dumas (padre) è incappato nell’equivoco, tuttavia ben presto risolto almeno dalla maggior parte dei suoi ammiratori, nonché da quella di chi si entusiasma per i film di cappa e spada, di essere l’ispiratore di una...
  • La vittoria di Melenchon viene da lontano

    Mentre festeggiamo per i risultati delle elezioni francesi, mostrando una certa invidia per i nostri cugini d’oltralpe, molti di noi si chiedono ma come è stato possibile? Come è stato possibile sconfiggere le destre? Come è stato possibile costruire un Fronte Popolare non fondato sulla politica del meno peggio...
  • Francia, dopo il voto. Macron, acciaccato, tiene fermo il governo

    Il primo ministro Gabriel Attal ha presentato le dimissioni. Emmanuel Macron le ha respinte «per la stabilità del paese» e permettere al governo di continuare a gestire gli affari correnti, almeno durante il periodo delle imminenti Olimpiadi di Parigi. Dopo il grande sollievo di domenica sera, il successo del...
  • Aspettative sociali e trabocchetti liberisti nella Francia del dopovoto

    Un botto. Per tutte e tutti. Per la gauche, che non si aspettava, forse più degli altri, di arrivare prima al secondo turno delle legislative francesi; per la droite, che sintetizza tutta la sua masticata amarezza nelle smorfie televisive di Jordan Bardella, che ammicca, che rimanda all’ingovernabilità della Francia,...