Europa

  • La piccola Italia conservatrice, sempre più divisa e privata

    Non mi ha mai convinto l’idea che uno Stato federale fosse la migliore soluzione per dare ancora maggiore valorizzazione alle autonomie locali. Né in riferimento alle regioni già costituzionalmente a statuto speciale, né, tanto meno, riguardo quelle a statuto ordinario. E questo non per una avversione o per un...
  • Caccia selvaggia: procedura d’infrazione Ue contro l’Italia

    L’Italia rischia una procedura di infrazione per le norme sulla caccia. Lo denunciano le associazioni ambientaliste Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf Italia che danno notizia della lettera della Direzione generale Ambiente della Commissione Ue che ha chiesto con «toni perentori» all’Italia di «rispettare gli obblighi e le...
  • Judy Batalion e la memoria ritrovata delle combattenti

    Diverse centinaia, probabilmente addirittura migliaia. Le donne ebree, spesso anche giovanissime che nella Polonia occupata dai nazisti scelsero di combattere furono non solo numerose, ma offrirono un contributo spesso determinante alla coesione e alla lotta delle comunità minacciate. Eppure, la storia che Judy Batalion, nata e cresciuta a Montréal...
  • Europa e Usa di corsa per armare le future controffensive di Kiev

    Ogni fase della guerra necessita armamenti diversi. Quando bisognava contrattaccare a Kharkiv e a Kherson gli ucraini chiedevano lanciamissili; dopo l’arrivo del generale russo Surovikin e i bombardamenti sistematici alle città lontane dal fronte reclamavano l’artiglieria antiaerea; e ora che gli scontri sembrano destinati a diventare più dinamici, e...
  • L’asfissia di una memoria stretta tra gli imperialismi in guerra

    Poco lontano da Auschwitz, al di là del confine polacco, c’è la guerra in Ucraina. Poco lontano dalla linea dell’Oder, divenuto linea del fronte nell’aprile del 1945 tra Armata rossa e Wehrmacht, c’è la Germania del cancelliere Scholz. I tempi sono del tutto diversi, ma le guerre si ripetono,...
  • Armi, il dilemma che divide la Nato e riscrive l’Europa

    Dopo il vertice di ieri a Ramstein del «gruppo di sostegno» a Kiev, resta il dilemma americano e della Nato: fino a che punto bisogna armare l’Ucraina? Soprattutto restano i dubbi nell’Alleanza di fronte a una escalation militare pericolosa ma che ormai sembra scontata. Forse troppo, mentre i tedeschi...
  • La linea dura dal Cremlino alla NATO e l'”offensiva di primavera”

    Le speranze di pace in Ucraina sono tutte legate ad una fine del conflitto che non può immaginarsi con la vittoria di una delle due parti. Se si ritiene che la prevalenza di uno dei due blocchi che si fronteggiano debba essere il punto di arrivo su cui costruire...
  • A Davos le diseguaglianze non conoscono fine

    Almeno 1,7 miliardi di lavoratori vivono in paesi in cui l’inflazione supera l’incremento medio dei salari e oltre 820 milioni di persone – circa una persona su dieci sulla Terra – soffrono la fame Secondo la Banca Mondiale, stiamo assistendo al più grande aumento di disuguaglianza e povertà globale...
  • Saremo più poveri, è certo. Ma anche senza una sinistra di alternativa?

    Secondo quanto scrive il più autorevole organo di informazione economico-finanziaria di questo disgraziatissimo Paese, la congiuntura europea starebbe entrando in una nuova fase, ancora più recessiva rispetto a quelle che abbiamo conosciuto fino ad ora, dopo il biennio pandemico e, soprattutto, dopo l’ingresso nella moderna storia del Vecchio continente...
  • Da Kiev a Washington, andata e ritorno della finzione democratica

    L’amico dell’americano e l’amico americano si stringono la mano. Il viaggio oltreoceano, il primo al di là della guerra, da quando la guerra è cominciata, consegna al mondo l’immagine iconica di un presidente ucraino che può lasciare quel teatro di orrore, quel campo di battaglia tra due imperialismi che...
  • La lotta sindacale e la sponda politica che, a sinistra, manca

    Le manifestazioni sindacali che oggi si terranno in varie regioni italiane sono un primo importante segnale di malessere sociale nei confronti della legge di bilancio del governo Meloni. La non omogeneità delle tre confederazioni su una piattaforma nettamente condivisa è, d’altro canto, il ripetersi di uno schema divisorio già...
  • In Europa e in Italia siamo tutti qatarini

    Qui in Europa siamo tutti qatarini. Il Fondo di investimento del Qatar ha a disposizione una cifra stimata in 400 miliardi di dollari (quello del principe assassino saudita, il Pif, che paga il senatore Renzi ne ha il doppio), 45 sono investiti in Gran Bretagna. E ancora, 25 miliardi...
  • Robespierre, politico e mistico

    L'”enigma Robespierre” è il cuore di una indagine storiografica che ha attraversato ormai i secoli. Quando qualche studioso si accinge ad affrontare la biografia e la vita politica dell’Incorruttibile, inevitabilmente incespica sulle tante sfaccettature che quel giovane trentenne mostrava mentre era alla guida della Francia rivoluzionaria, nel breve tempo...
  • Corruzione endemica (globale) e fragilità europea

    Qualcuno un tempo teorizzava così: a grande istituzione grande corruzione. Mi era sempre parso improprio stabilire un criterio tanto universalmente diretto, perché le vie del malaffare sono infinite, indescrivibili fino in fondo, non incasellabili con certezza dentro un rapporto così stringente tra chi offre denaro per comprare la volontà...
  • La guerra s’allarga, sarà un gelido caldo inverno

    La temperatura scende sotto lo zero sulle città ucraine, ma la guerra avanza e anzi tracima oltre confine. Il centro di Donetsk è colpito dall’ artiglieria ucraina con morti civili. Kyiv parla di operazioni false flag: l’ennesima falsità architettata dal Cremlino in difficoltà. Del resto lo schema delle accuse...
  • I porti aperti e il tatticismo europeista del governo

    Non te lo aspetti e allora lo stupore è tutto giustificato. Tutto o quasi. Prima la Croazia batte il Brasile ai quarti di finale del mondiale di calcio in Qatar, dove sono morte migliaia di lavoratori per costruire gli stadi (fonte il “Guardian”, pare fino a 6.500 migranti sotto...
  • La svolta Ue: tutelare i diritti dei genitori gay in tutti i Paesi

    Il principio è di quelli che neanche ci sarebbe bisogno di ricordarli per quanto sono ovvi: se sei genitore in un Paese, sei genitore in tutti i Paesi. Chiaro. Eppure di fronte alle disparità di trattamento subita oggi nell’Unione europea dalle coppie di genitori dello stesso sesso la Commissione...
  • Le teocrazie di ieri e di oggi e il “fenomeno religioso”

    L’accusa per Mohsen Shekari era di “inimicizia contro Dio“. E’ il 476esimo manifestante ucciso dalle autorità della Repubblica islamica iraniana per le manifestazioni di piazza contro il regime, dopo la morte della giovane Mahsa Amini, ammazzata per aver indossato impropriamente l’hijab. Mohsen è stato impiccato e, quindi, a differenza...
  • La Rivoluzione russa. Da Lenin a Stalin (1917-1929)

    Edward Hallett Carr ci ha lasciato non solo una (incompiuta) enciclopedica (ma sarebbe più giusto dire “ciclopica“) storia dell’Unione Sovietica (ben 14 volumi), ma anche e soprattutto un nuovo modo di affrontare i fatti storici e, quindi, ha implicitamente rivoluzionato – per quanto possibile – la ricerca, l’analisi e...
  • Biden «pronto a parlare con Putin». Ma forse, chissà, certo non oggi

    Da una parte, una conferenza stampa di due ore e mezzo: il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov non sarà una vescica di ferro come Giorgio Almirante, che nel 1970 parlò per dieci ore contro il nuovo ordinamento delle regioni, o gli antichi radicali di fine anni ’70 (i...
  • Il governo getta la maschera: attacco frontale al lavoro e alle pensioni

    L’attacco, alla fine, è frontale. Contro i salari, contro le pensioni, colpisce i redditi più bassi e quindi fasce di popolazione ampie che, invece, sarebbero dovute essere tutelate maggiormente dentro il contesto dell’attuale crisi strutturale e ri-costituente un liberismo post-pandemico e in piena riformulazione geopolitica mondiale (ed europea). Il...
  • Manifesto per un’Europa egualitaria

    Nemmeno dieci anni fa, dopo la grande crisi economico-finanziaria del 2007-2008, uno studioso del movimento operaio tedesco come Karl Heinz Roth e il sociologo greco Zissis Papadimitriou scrivevano un “Manifesto per un’Europa egualitaria” (DeriveApprodi, 2013). Sottotitolo: “Come evitare la catastrofe“. Era il tentativo di analizzare, ricostruendola proprio storicamente, la...
  • Il voto del Parlamento europeo per una guerra totalizzante

    Se dal 24 febbraio di quest’anno la guerra in Ucraina fosse soltanto stata la guerra della Russia per la liberazione del Donbass dalle discriminazioni e dalle vessazioni del governo di Kiev contro la popolazione russofona, e se l’azione di difesa e contrattacco fossero state la strenue resistenza del popolo...
  • Multe e confisca delle navi, contro le ong si torna a Salvini

    Alla fine si riparte da dove si era fermato Matteo Salvini, e cioè con il tentativo di bloccare l’attività delle ong procedendo alla confisca delle navi umanitarie che salvano i migranti. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ne ha parlato ieri al Viminale in una riunione con i capigruppo di...
  • Oltre la guerra di Putin e l’isteria atlantista di Zelens’kyj

    Se c’è un effetto che la vicenda del missile sparato dagli ucraini contro un missile russo e, alla fine, caduto in territorio polacco ha dimostrato, ebbene questa è la grande isteria collettiva di televisioni, giornali e Internet nel proclamare a pieni polmoni tutte le ragioni che sostengono la linea...
  • Cina, USA e Russia, moderno tripolarismo mondiale

    L’anticipazione del G20 di Bali, con l’incontro tra Joe Biden e Xi Jinping, chiarisce anzitutto un fatto: il mondo che viene e che verrà si proietta verso un ritorno alla polarizzazione di grandi agglomerati economici, militari e politici geopoliticamente continentali ma con le mire puntate su tutte le zone...
  • Il “caso Forza Italia”: manovre neocentriste e compatibilità di governo

    Il governo pare muoversi settorialmente, senza un indirizzo comune, con la sola regia della Presidente del Consiglio che, esprimendo così il suo alto e costituzionalissimo valore di sintesi delle posizioni dell’esecutivo e di incisività di azione, a seconda dei temi che si presentano in forma e sostanza di problemi...
  • Le belle parole di Guterres nella conferenza delle ovvietà

    Unendo i puntini, il disegno che compare è alquanto inquietante. Russia, NATO ed Europa in guerra, l’Italia del governo reazionario di Giorgia Meloni che fa le selezioni dei naufraghi che non possono nemmeno trasformarsi in migranti richiedenti asilo, i decreti repressivi che prendono a pretesto i rave party per...
  • Eravamo più di 50 pacifisti «non pericolosi»

    «Beh,siamo più di 50, ma non siamo pericolosi». Così, ironico, Landini ha cominciato il suo discorso che ha concluso la manifestazione per la pace di Piazza San Giovanni a Roma ieri. Poteva essere più che ironico nei confronti di Giorgia Meloni – ma anche di tutti quelli che avevano...
  • Le piazze della pace e una virgola per il PD

    Non si può parlare al plurale di “manifestazioni per la pace“, perché, chi a Milano si è riunito nel nome di questa Araba Fenice, lo ha fatto con una piattaforma che prevede la continuazione della guerra. Sic et simpliciter. Niente di più e niente di meno. Triste ma vero:...
  • In piazza il 5 novembre: “Basta armi, negoziato subito”

    Un Ponte Per è tra le organizzazioni promotrici della manifestazione nazionale per la pace che si terrà a Roma sabato 5 Novembre con partenza da piazza della Repubblica ed arrivo in piazza San Giovanni. “Una delegazione di Un Ponte Per è appena tornata da Kiev con una carovana di...
  • La doppiezza di un governo a cui non si deve dare tregua

    La prima prova di muscolarità politica il governo l’ha testata con il decreto cosiddetto “anti-rave“, dando così la dimostrazione della determinazione ad un orientamento repressivo che perfettamente si attanaglia alla fisionomia conservatrice e reazionaria delle forze che compongono la maggioranza parlamentare. Una prova che ha disgelato ampiamente tutta l’approssimazione...
  • Il capitale nel XXI secolo

    Quando Marx lesse il “Compendio del capitale” di Carlo Cafiero, pare abbia esclamato: «Finalmente ho capito il Capitale!». L’aneddoto è gustoso, probabilmente non è vero, forse è stato riportato con un po’ di enfasi da chi voleva dare una sottolineatura di importanza al lavoro che il libertario aveva svolto...
  • Una destra “a-sociale” peggio ancora di quella “antisociale”

    Socialmente spregevole. Ma si sapeva. La proposta del nuovo ministro delle infrastrutture è la nettissima rappresentazione della condivisione di un attacco, da parte di tutta la destra, al reddito di cittadinanza, per arrivare a “quota 42” sul regime pensionistico che non preveda il ritorno della Legge Fornero. In poche...
  • A vele spiegate con il vento atlantico

    Le dichiarazioni programmatiche del presidente Meloni non danno adito a dubbi sulle scelte internazionali del governo. Niente di nuovo. Meloni potrebbe, al punto in cui governi di centro-destra e centro-centro sinistra hanno portato la collocazione internazionale dell’Italia, non fare assolutamente nulla e gestire l’agenda esistente dalla nave nera che...
  • Non “sovranità” ma “nazionalismo alimentare” per il governo Meloni

    Il problema della “sovranità alimentare”, per come lo intendono le destre governative di Giorgia Meloni, non è da meno di quelli racchiusi nell’icasticità dei nomi che sono stati attribuiti ai nuovi ministeri in chiave nazionalista. Per noi comunisti trinariciutissimi, quel concetto che oggi si vorrebbe radicalmente cambiare in sinonimo...