estrema destra

  • Le classi differenziali incubo per la destra

    La giornata di ieri è stata molto brutta per i razzisti di governo, come a volte succede sono stati travolti dalla legge del contrappasso. E dalla logica. C’è un posto dove il sogno del ministro all’Istruzione (e merito) Valditara sulle classi differenziali per bambini di origine migrante è stato...
  • L’illusione dell’eletto dal popolo

    Chi può credere, guardando a quello che avviene in Francia, che l’elezione diretta sia sinonimo di «farla finita con i giochi di palazzo» come continua a ripetere Meloni? Il sistema istituzionale francese non è quello che la destra al governo sta provando a far passare qui da noi, ma...
  • Tra isolazionismo e governismo: una terza via per Rifondazione Comunista

    L’autunno sarà meteorologicamente ed elettoralmente caldo. Doppi miasmi degli effetti di un cambiamento climatico e politico che investiranno destra, sinistra e centro. La classificazione geopolitica dei luoghi in cui si alternano le scorribande delle forze parlamentari e di quelle extra-parlamentari non è cambiata, nonostante i cicli mutevoli in cui...
  • Premierato, il governo ha un piano. Anzi due

    La ministra per le riforme Maria Elisabetta Casellati difficilmente si fa beccare in castagna. È sempre stata presente in Senato alle sedute della Commissione e dell’Aula sul premierato, senza mai farsi sostituire da un sottosegretario, e altrettanto sta facendo in Commissione Affari costituzionali della Camera, dove sta assistendo a...
  • «Match usato per una campagna antigender e antifemminista»

    Laura Schettini, docente di Storia delle donne e di genere all’università di Padova, ha visto il match tra Imane Khelif e Angela Carini? Se non è stata una scena preparata è stata quanto meno una rinuncia alla competizione molto opportuna. Cosa glielo fa pensare? La mancanza del minimo fair...
  • Imane Khelif, una vittoria più che meritata

    I social non danno quasi mai il tempo per riflettere. Spingono le pulsioni a sovrastare i ragionamenti e inducono ad essere “sempre sul pezzo“, qualunque cosa accada, trasformandoci in commentatori a tutto tondo di qualunque cosa. La tuttologia – sosteneva Carmelo Bene – è di per sé una cazzata,...
  • La finzione democratica di Israele, Stato di guerra permanente

    Israele è una democrazia parlamentare. Dovrebbe esserlo. A detta della sua costituzione lo è. A detta dei suoi abitanti lo è. E lo è anche per moltissimi osservatori esterni che ne mettono in luce le differenze rispetto ai paesi arabi che circondano lo Stato ebraico. La possibilità di avere...
  • «Cerimonia woke», la destra alla crociata anti-olimpica

    Il ribaltamento è sotto gli occhi di tutti, roba da triplo salto carpiato all’indietro con medaglia d’oro d’ufficio. A destra denunciano le varie culture woke, la cosiddetta «dittatura del politicamente corretto», e sostengono che il linguaggio e la comunicazione siano l’ultima, fragile, trincea dietro cui si sono barricate le...
  • Dalla Liguria all’Italia: i comunisti e il campo progressista

    Le dimissioni di Giovanni Toti dalla carica di Presidente della Regione Liguria erano un po’ il segreto di Pulcinella di queste ultime settimane. Tutti sapevano che la natura e giusta conclusione della sua parabola politica, a fronte delle inchieste della magistratura sugli interessi indebiti intercorsi tra amministrazione, politica e...
  • Premierato, il cortocircuito di un testo pieno di errori

    La riforma del premierato è stata scritta talmente male che, non considerando le intenzioni dichiarate bensì la lettera, il provvedimento porterebbe ad esiti opposti a quelli sbandierati, a partire dai margini di iniziativa nelle crisi di governo da parte del Quirinale. Lo hanno rilevato non solo i costituzionalisti ascoltati...
  • Usa 2024, semiologia dei tipi tosti

    Il catch, scriveva Roland Barthes in uno dei suoi saggi più celebri pubblicato nel 1957, è “il gesto che separa il Bene dal Male”. Produce perciò “un’euforia degli uomini, sollevati per un momento al sopra dell’ambiguità costitutiva delle situazioni quotidiane”. Che questa forma di lotta fosse vera o truccata,...
  • Prepotenza, arroganza, violenza: il “diritto” su cui esiste Israele

    La Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja ha sentenziato: Israele occupa illegalmente il territorio palestinese. Dalla Cisgiordania a Gaza fino a Gerusalemme Est. Lo fa dal 1967, quando la situazione militare e politica di allora è stata procrastinata e dal carattere di provvisorietà che aveva è passata ad essere sostanzialmente...
  • Il vestito nuovo della destra europeista

    Che la rielezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea fosse impresa ardua e pericolante, minacciata da schiere di franchi tiratori, è sempre stata una colorita messa in scena accuratamente cucita sullo sfacciato opportunismo della candidata. La sua apertura alla destra, o almeno alla sua componente...
  • Trump e la “più grande deportazione” della storia americana

    Comprendere la reale portata del fenomeno trumpiano significa, almeno per quanto riguarda il contesto dell’America come sineddoche del mondo e degli Stati Uniti come sineddoche dell’intero continente, non tralasciare nulla di quello che il magnate candidato nuovamente alla presidenza a stelle e strisce dice o fa, dando per scontato...
  • Via l’abuso d’ufficio. E Nordio da Vespa attacca i magistrati

    L’abuso d’ufficio scompare dal codice penale. Lo ha deciso la Camera, che ha confermato così come gli era arrivato dal Senato il Ddl Nordio: martedì sono stati cassati uno dopo e senza tanti complimenti gli emendamenti, ieri, con 199 favorevoli e 102 contrari, è arrivata l’approvazione definitiva di un...
  • Alta tensione Meloni-Salvini sulla rotta di Bruxelles

    Matteo Salvini, ieri, non si è accontentato di smentire gli articoli che gli attribuivano commenti molto più che minacciosi all’indirizzo dell’alleata Giorgia Meloni, «Se votasse von der Leyen potrebbe essere la sua fine». Ha dovuto anche annunciare il mandato ai legali per procedere contro chi gli avrebbe messo in...
  • Aspettative sociali e trabocchetti liberisti nella Francia del dopovoto

    Un botto. Per tutte e tutti. Per la gauche, che non si aspettava, forse più degli altri, di arrivare prima al secondo turno delle legislative francesi; per la droite, che sintetizza tutta la sua masticata amarezza nelle smorfie televisive di Jordan Bardella, che ammicca, che rimanda all’ingovernabilità della Francia,...
  • La Francia democratica si salva con la giustizia sociale

    I sondaggi paiono attenuare l’impatto del Rassemblement National nel secondo turno delle legislative francesi. Previsioni, ed anche analisi, possono incappare in clamorosi errori tanto di sottovalutazione quanto di sopravvalutazione e, quindi, quello che si può fare in attesa del responso delle urne è affidarsi ai fatti intercorsi in questo...
  • In Cassazione il quesito contro lo «spacca Italia»

    La battaglia contro l’autonomia differenziata ha già prodotto un risultato: una reale convergenza a sinistra, almeno su questo singolo scopo. Sono 34 i soggetti che oggi in Cassazione presenteranno il quesito. Ai 33 previsti si è aggiunta anche Italia Viva che lo ha comunicato con il consueto metodo della...
  • L’allarme presidenziale per un governo senza limiti di potere

    Non ha mosso rilievi di costituzionalità, non ha mandato messaggi direttamente al Parlamento. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto una via più diretta ancora per parlare di democrazia e di equilibrio dei poteri tanto alla maggioranza che governa quanto alle opposizioni e alla Nazione nella sua interezza....
  • Riforme, l’altolà di Mattarella: «No al potere senza limiti»

    «Non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti “in nome del dovere di governare”. Una democrazia “della maggioranza ” sarebbe una insanabile contraddizione». Sergio Mattarella parla a Trieste alla settimana sociale dei cattolici. E, in un lungo discorso, in cui cita a più riprese...
  • Francia, la rabbia e la speranza da coltivare

    Sono stati i giorni della delusione e della rabbia, ma anche quelli della speranza. Lunedì mattina i parigini si sono svegliati sotto un cielo lattiginoso, che copriva il sole che ha brillato nelle ultime ore di campagna elettorale. L’edizione speciale di Le Monde annunciava secca che «la destra estrema...
  • «Unirsi per difendere e attuare la Costituzione è possibile»

    È ormai un’abitudine: dopo piazza Santi Apostoli a difesa della Costituzione e la discussione nata dal Forum disuguaglianze contro la «svolta autoritaria», i partiti che si oppongono alla destra si ritrovano sul palco della festa nazionale dell’Anpi di Bologna: ci sono Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli,...
  • La sorte dell’Europa appesa al filo sottile di quella della Francia

    Quello che si potrebbe ormai chiamare “il paradigma francese” è, in realtà, il prodotto di una mutazione più articolata che riguarda l’intero continente europeo a livello politico ed istituzionale. Le imminenti elezioni legislative nella République non hanno fatto altro se non dimostrare che l’insistenza delle ormai ex forze liberali...
  • La crisi dell’egemonia politica in Francia

    Dalla nascita della Quinta Repubblica nel 1958, il panorama politico e ideologico francese è stato strutturato da due blocchi contrapposti.Da un lato, le due famiglie di destra (il gollismo e i suoi eredi, i liberali), dall’altro i due partiti di sinistra (i socialisti e i comunisti). L’estrema destra e...
  • Meno partecipazione e più governo: la ricetta autocratica delle destre

    Se non fosse che dietro c’è una precisa volontà disarticolatrice dei processi democratici di partecipazione, l’affermazione appena post-voto sull’abolizione dei ballottaggi e la modificazione della legge elettorale a favore di una destra che può vincere col 40% dei consensi e con meno del 50% dell’elettorato votante, sarebbe l’incipit per...
  • Francia. primo dibattito tv, i temi li mette l’estrema destra

    Gabriel Attal, il primo ministro per la maggioranza uscente, Jordan Bardella presidente del Rassemblement national, e per il Nouveau Front populaire Manuel Bompard, coordinatore della France Insoumise e stretto collaboratore di Jean-Luc Mélenchon, hanno dibattuto ieri sera su Tfi, su due temi al centro della campagna-lampo per le legislative:...
  • Il centrosinistra vince 17-10 la sfida delle città. Esulta il PD

    I 14 ballottaggi nei capoluoghi di provincia finiscono 7-5 per il centrosinistra, con due successi civici. Pd e alleati si confermano a Bari, Firenze, Campobasso e Cremona e conquistano Perugia, Potenza e Vibo Valentia. Le destre si consolano con Rovigo, Urbino, Vercelli, Caltanissetta e Lecce. A Verbania e Avellino...
  • Clima, situazione drammatica ma il governo è fermo

    Le ultime stime dell’Osservatorio siccità del Cnr dicono che già nel «trimestre primaverile Sicilia, Calabria e Basilicata cominciano a mostrare segni di deficit marcato», aggiungendo che «sul medio periodo le percentuali aumentano e si aggiunge alla lista anche la Puglia», mentre «sul lungo e lunghissimo periodo, una buona fetta...
  • L’informazione colpevole e pigra che dimentica i grandi drammi

    Non se ne parla ormai quasi più, eppure ciò che trapela dalla guerra di Israele contro Gaza e contro i palestinese dovrebbe fare ogni giorno notizia, perché quello che accade è di una gravità sempre più inaudita. Ma, se chiodo schiaccia chiodo, notizia surclassa notizia e, quindi, dopo un...
  • L’egoismo come misura di tutte le cose

    Nella notte prima degli esami, la destra che è al governo approva con procedura d’urgenza e sul filo del numero legale, quindi con le maniere forti, una legge che è il vecchio sogno separatista della Lega quando era Lega Nord, imbellettato in formule meno impresentabili. Poco dopo, quando si...
  • Il Senato approva il premierato. Ma il testo ancora non funziona

    Il Senato ha dunque approvato in prima lettura la riforma costituzionale che introduce nel nostro ordinamento il principio dell’elezione diretta del premier: ieri pomeriggio i voti a favore sono stati 109, quelli dei senatori della maggioranza; 77 i contrari, i voti di tutte le opposizioni, comprese quelle che non...
  • Silenzio complice e sistema semi-rappresentativo che fa comodo

    Con la percentuale di affluenza così bassa, non è possibile nemmeno fare un esempio pratico per descrivere il fenomeno dell’astensionismo, perchè solo il 49,69% degli aventi diritto, ha votato. Bene, direbbe un qualsiasi politico (che vede il suo partito crescere in punti percentuali). Male, dico da osservatore; il nostro...
  • Individualismo concettuale ed egoismo politico a sinistra

    Curiosa patologia quella che, ad ogni termine di spoglio delle schede di un’elezione (ormai poco importa che si tratti di politiche, amministrative o europee), prende vita nell’astio di un popolo della sinistra di alternativa che inizia ad insultarsi, ad anatemizzare, a disprezzare ciò che poco prima aveva sostenuto. Pare...
  • Se è un successo è il peggiore di sempre

    Bisogna fare un salto indietro di 25 anni, al 1999, per trovare un’altra elezione europea con il partito vincitore al di sotto del 30%. Come Fratelli d’Italia che si è fermato al 28,8%. E questo malgrado la più alta astensione della storia abbia spinto verso l’alto alto le percentuali...
  • Terremoto in Francia, partono le grandi manovre

    Una manifestazione ieri sera a République organizzata dal sindacato Cgt e dal partito di Mélenchon, France Insoumise, per un «fronte popolare contro la crescita dell’estrema destra». Una riunione nel pomeriggio di verdi, Lfi e Partito comunista, ma con degli assenti di spicco, nella sede degli Ecologisti per ritrovare un’intesa,...