economia

  • C’è il voto utile e poi… c’è quello utilissimo

    Giorgia Meloni non tollera le contestazioni. Interrompere o disturbare un comizio elettorale è un reato, è vero; ma dissentire è un diritto e, in teoria, quando vai a fare campagna elettorale puoi prendere sia applausi sia fischi. Anche da quello che puoi considerare il tuo stesso elettorato, quello che...
  • Gas, il piano del governo è la scoperta dell’acqua calda

    Il ministero della Transizione ecologica ha resto noto ieri il «Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale» e così quest’inverno ci toccherà cenare spesso a lume di candela: tra le misure che dovrebbero contribuire a ridurre la nostra dipendenza dal combustibile fossile importato dalla Russia c’è infatti...
  • Economia di guerra, sonnambuli di fronte al baratro

    La contro-risposta russa alle intenzioni della Ue di apporre un tetto al prezzo del gas russo, non si è fatta attendere: la sospensione delle forniture continuerà fino alla revoca delle sanzioni. Come era del tutto prevedibile. Eppure le prime dichiarazioni della von Leyen e di Borrel rilanciano una convinzione. Tanto...
  • Truss batte Sunak: è la nuova prima ministra britannica

    La quarantasettenne Mary Elizabeth (Liz) Truss è la nuova prima ministra britannica. Lascia la carica degli Esteri per succedere a Boris Johnson dopo aver sconfitto ieri il rivale Rishi Sunak nel ballottaggio deciso dal voto dei circa 170mila membri del partito conservatore. Si è aggiudicata il 57.4% dei loro...
  • Il contenimento liberista del progressismo dal Cile all’Italia

    L'”apruebo” non ha vinto. E con lui ha perso un’occasione straordinaria il Cile di avere finalmente una Costituzione progressista, evoluta, al passo coi tempi di quelle democrazie che intendono fare un passo sempre in avanti rispetto ai tentativi di restaurazioni conservatrici, oligarchiche, sovraniste e parafasciste che una certa destra...
  • Se la Germania torna ad essere «il malato d’Europa»

    L’Europa è un modello di integrazione industriale più che di integrazione politica. Un «sistema produttivo integrato» con al centro la Germania e la sua manifattura, che trasforma e assembla semilavorati e prodotti intermedi provenienti per lo più da altri Paesi. Per questo ciò che accade a Berlino non può...
  • Gas e luce, l’apice di un disastro globale

    Iniziare una rivoluzione è sempre molto più semplice di porvi un freno o di mettervi fine per convertirla nella cosiddetta “normalità” degli eventi. Lo sanno bene i russi, anche oggi, con l’eco ormai lontana dell’Ottobre, del grande capovolgimento che ne derivò quando si passò dallo Stato imperiale zarista allo...
  • Gorbaciov e il socialismo che si era tradito da sé

    Michail Gorbačëv è morto due giorni fa alla veneranda età di 91 anni. Per tutte e tutti noi il suo cognome era italianamente traslitterato in “Gorbaciov“. Un cognome che ha segnato un’epoca, come fosse l’appellativo dato ad un’era geologica, ad un passaggio davvero storico per il mondo intero. Quell’Unione...
  • L’agenda Draghi non ci salva da crisi e speculazione

    Non si può certo dire che l’esercizio dell’ars oratoria sia il pezzo forte del repertorio di Mario Draghi. Lo si è notato anche a Rimini, durante il tradizionale appuntamento di Comunione e Liberazione, oramai diventato una passerella per membri del governo presente o futuro. L’unico momento nel quale il...
  • Liberismo atlantico contro sovranismo autocratico: da che parte stai?

    Eccolo l’effetto delle sanzioni della Russia contro l’Unione Europea, quindi anche contro l’Italia: è la crisi esponenziale di sistema che il capitalismo occidentale non sa gestire quando si trova a dover parare i colpi di una improvvisa impennata delle tariffe delle materie prime, quelle fondamentali per il funzionamento stesso...
  • Il “dilemma Draghi” tra neocentrismo e prezzo del gas

    Gli applausi sono il chiaro indicatore del termometro politico dell’Italia che dirige quell’altra Italia che invece deve ubbidire: al fragore delle mani che battono si unisce l’oscillazione dei mercati, tutto in un quasi perfetto modulato e armonico duetto servito alla pubblica opinione come immagine ultima dell’esperienza di Mario Draghi...
  • Genesi del “melonismo”, ultima seduzione reazionaria italiana

    Si faccia bene o si faccia male a dare per scontata la vittoria delle destre nelle prossime elezioni politiche del 25 settembre, si sia quindi lungimiranti oppure eccessivamente pessimisti, esiste ormai un conclamato dato di fatto: quasi tutto oggi è vento a favore delle destre. Il ricompattamento del post-Draghi,...
  • L’ultimo Marx. 1881 – 1883

    Non bisogna farsi spaventare dal sottotitolo di copertina o, meglio, dalla precisazione che l’autore pone a cappello dello studio che ha intrapreso e poi pubblicato nel 2016: “Saggio di biografia intellettuale“. Certo, quello di Marcello Musto, professore associato di sociologia teorica presso la York University di Toronto ed autore...
  • Il lato B di Erdogan: una Turchia in miseria

    La Turchia sta attraversando la crisi economica più profonda della sua storia. L’inflazione è alle stelle, la lira non era stata mai svalutata così tanto e la fiducia sul futuro è così bassa che milioni di giovani vorrebbero lasciare il Paese appena possibile. Di fronte a questo quadro disperato...
  • Senza reddito non c’è difesa del salario

    La “questione salariale” sarà, con ogni probabilità, uno dei temi centrali della campagna elettorale. Siamo discretamente convinti che sia i partiti di destra che di centro-sinistra invocheranno una riduzione del cuneo fiscale come unico strumento per un aumento delle buste paga. Sarebbe, a nostro avviso, più appropriata una chiara...
  • Unione Popolare punti alla formazione del “polo progressista”

    Unione Popolare è un azzardo. Un giusto, necessario azzardo. La sinistra di alternativa non è riuscita a coalizzarsi in un polo progressista che facesse da quarto incomodo nella competizione elettorale di settembre. Quell’unità programmatica e di intenti che poteva realizzarsi attorno ad un asse formato da Cinquestelle di nuovo...
  • Il progressismo di facciata del PD e quello tardivo dei Cinquestelle

    La proposta della riduzione dell’orario di lavoro a 36 ore a parità di salario, ma su base volontaria da parte delle aziende, è una ripresa al ribasso di una antica rivendicazione del movimento dei lavoratori e di forze della nuova sinistra d’un tempo come Democrazia Proletaria. Rifondazione Comunista la...
  • Costo della vita: 3.152 euro in più all’anno, 750 solo per mangiare

    A luglio, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,4% rispetto al mese precedente (7,9% su base annua). E a galoppare sono innanzitutto i prezzi dei beni di prima necessità, nonostante il calo dei prezzi dei beni energetici. Si evince certamente dal...
  • Dl Aiuti bis: è in arrivo uno schiaffo a lavoratori e pensionati

    Per i lavoratori dipendenti sarebbe previsto un esonero che passerebbe da 0,8 a 1,8%. Ciò comporterebbe un aumento lordo per i lavoratori dipendenti nei 6 mesi di 100 euro. Per i pensionati la rivalutazione del 2% comporta un aumento nei 3 mesi di 10 euro ogni 500 euro di...
  • Gli indicatori in Italia: dal rimbalzo al rischio di una brutta caduta

    Rialzo dei tassi (e meno stimoli fiscali), inflazione e rischi di recessione: a livello globale si sta chiudendo il ciclo apertosi dopo il grande crack del 2007-2008. L’Europa non è l’America, tuttavia. E l’Italia, in questo quadro, appare come uno degli anelli più deboli del sistema. Come sarà il...
  • Decreto aiuti bis: «Via il bonus 200 euro, arriva la decontribuzione»

    È stata necessaria la caduta del governo per convincere Draghi e i suoi ministri a valutare l’ipotesi di introdurre nel «Decreto Aiuti bis» una «decontribuzione» sul lavoro dipendente in sostituzione del controverso bonus da 200 euro previsto a luglio per 31 milioni di persone. Nella ricostruzione fornita ieri da...
  • Una vera anomalia progressista nella restaurazione bipolare

    C’è una legge non scritta che, ad ogni tornata elettorale, viene messa categoricamente in pratica: mentre le cosiddette forze progressiste si accapigliano, si dividono, si guardano in cagnesco e creano le geometrie variabili più fantasiose possibili nel definire i campi larghi o strettissimi con cui intendono presentarsi al voto,...
  • Le agende politiche nella contesa del campo progressista

    Ci vuole una buona soglia di sopportazione, di pazienza e anche di una qualche non ben precisata virtù masochistica per leggere un po’ tutte le interviste ai leader delle forze politiche italiane nel dopo-crisi della maggioranza di “unità nazionale“. Nella sfilza di domande che vengono rivolte a Conte, Meloni,...
  • I fenomeni irreversibili della catastrofe climatica

    Stiamo assistendo alla fine del mondo. Non del pianeta Terra, ma del mondo inteso come condizione di vivibilità degli esseri umani, del numero dei suoi esemplari, del loro modo di vivere, plasmato dalla modernità ed esteso a tutti (il capitalismo del XXI secolo). Tutte le manifestazioni di questa fine...
  • Eurocrisi. La Bce aumenta i tassi, i rischi dello «scudo anti-spread»

    I falchi e le colombe che si affrontano nel consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (Bce) hanno trovato ieri a Francoforte un accordo all’unanimità sull’aumento a sorpresa dei tassi di interesse di 0,5 punti base, e non dello 0,25 come previsto, e sul varo dello «Strumento per la protezione...
  • Il concorso di colpa plurimo nella crisi del governo Draghi

    Alla vigilia della parlamentarizzazione della crisi di governo, l’unico dato positivo che si può sottolineare di tutta questa faccenda è proprio il rinvio alle Camere di ogni decisione sul futuro dell’esecutivo. Ciò restituisce al vero fulcro della Repubblica quella dignità costituzionale e quel ruolo politico ben preciso e definito...
  • La crisi del draghismo e la tentazione dello strabismo progressista

    Draghi non esclude alcuna ipotesi: andare, rimanere? Sostiene l’ex banchiere europeo che vi sono buoni motivi tanto per non abbandonare Palazzo Chigi quanto per invece discenderne le scale e oltrepassarne il portone. E’ vero che, politicamente parlando, la crisi è figlia delle decisioni del Movimento 5 Stelle e della...
  • Debolezza politica e crisi democratica sullo sfondo della crisi di governo

    Le anomalie di una crisi di governo ci sono tutte: dall’instabilità politica decretata dalla fuoriuscita dei Cinquestelle dalla maggioranza di unità nazionale draghiana al passaggio parlamentare al Senato della Repubblica che certifica questa separazione, questo “tradimento“, questa ennesima mutazione camaleontica dei pentastellati per rimanere a galla nello stagno di...
  • L’ultimo tentativo di sopravvivenza dei Cinquestelle

    Nonostante Giuseppe Conte abbia tentato di dare una sostanza politica alla crisi di governo che, con tutta probabilità, si aprirà oggi con la non partecipazione al voto di fiducia al Senato sul decreto legge “Aiuti“, rimangono evidenti tutte le ipoteche pretestuose che delimitano i confini delle pur apprezzabili ragioni...
  • Sull’ambiente la vostra generazione ha perso!

    “La mia generazione ha perso” – così Giorgio Gaber intitolava uno dei suoi ultimi album in un tentativo di autoanalisi. È proprio una colpa che oggi andiamo ricercando, un colpevole, un nome o un gruppo di nomi, qualcuno cui addossare l’intera colpa di questa tragedia climatica che sta investendo...
  • All’origine della crisi del governo Draghi…

    Se giovedì prossimo, al Senato, sarà il capolinea temporale del governo Draghi, quello della “maggioranza di unità nazionale“, non si potrà dire altrettanto degli effetti delle misure che ha preso in questi ultimi due anni e che, interessando un quantitativo di risorse mai visto prima per un esecutivo, si...
  • Cronache d’estate :: L’educazione televisiva da “Portobello” ad oggi

    Lo ricordo come il primo programma a colori che ho visto, dopo le “prove tecniche di trasmissione” che venivano mandate in onda per testare le nuove emissioni catodiche che stavano, piano piano, facendo assaporare il gusto di vedere la televisione finalmente con tutto lo spettro visibile dell’occhio umano. Lo...
  • Inflazione, guai a dire anni Settanta

    Inflazione mai così alta dal 1986. E subito il pensiero va agli anni ’70, anni delle crisi petrolifere, della stagflazione e, per l’appunto, dell’inflazione. Le analogie con quel periodo ci sono, ma tante sono anche le differenze. Il caso italiano. Non c’è dubbio che il nostro Paese in quegli...
  • L’inflazione che sale e la finzione fiscale egualitaria del governo

    Carlo Cottarelli fa notare che, per mettere un freno all’inflazione galoppante, servono anche degli interventi di calmierizzazione dei prezzi, come ad esempio quelli disposti per gas, luce e carburanti, ma più di tutto sono necessarie misure che non livellino quelle differenze strutturali che intercorrono tra il potere di acquisto...
  • L’incubo del presidenzialismo con Draghi al Colle e le destre al governo

    Sui programmi antisociali che il governo ha in mente, la voce più grossa in questo momento la stanno facendo i Cinquestelle che, vista la loro storia, non sono proprio i migliori interpreti delle ragioni del mondo del lavoro e della previdenza sociale. Per un motivo molto semplice: da sempre,...
  • La via liberista delle coalizioni tra vittorie apparenti e sconfitte certe

    Sarà una pura e semplice impressione, forse anche un poco dettata dalla personale critica politica, ma non mi sembra che vi sia molta attinenza tra la pure giusta, sacrosanta sconfitta dei centrodestra locali nella tornata di ballottaggio delle amministrative e la strategia lettiana del cosiddetto “campo largo“. Tra sogni...