dittatura

  • Addio a Hebe de Bonafini, madre delle Madres e di 30mila desaparecidos

    Non voleva essere ricordata come una «mujer maravilla», ma Hebe de Bonafini, scomparsa alle 9.20 di domenica all’età di 93 anni, di sicuro non è stata una donna comune. Nelle sue ultime volontà aveva chiesto che si pensasse a lei come una madre di 30mila figli scomparsi che non...
  • Oltre la guerra di Putin e l’isteria atlantista di Zelens’kyj

    Se c’è un effetto che la vicenda del missile sparato dagli ucraini contro un missile russo e, alla fine, caduto in territorio polacco ha dimostrato, ebbene questa è la grande isteria collettiva di televisioni, giornali e Internet nel proclamare a pieni polmoni tutte le ragioni che sostengono la linea...
  • Il biglietto da visita del “governo dei patrioti”

    I rave party non sono propriamente delle messe cantate in chiesa e, quindi, non ci si aspetta di veder cantare file di cori angelici o di assistere a processioni di fedeli compìti e pii. Ma farli divenire il nemico pubblico numero uno per la sicurezza civile e sociale, per...
  • Consociativismo parlamentare e tentazione presidenzialista

    Non è quello di Silvio Berlusconi l’intervento che più attira l’attenzione al Senato della Repubblica il giorno della fiducia al governo Meloni. L’attesa per quanto avrebbe detto il Cavaliere nero di Arcore era stata caricata del necessario pathos, come se ci si trovasse davanti al secondo episodio di uno...
  • Il contenimento liberista del progressismo dal Cile all’Italia

    L'”apruebo” non ha vinto. E con lui ha perso un’occasione straordinaria il Cile di avere finalmente una Costituzione progressista, evoluta, al passo coi tempi di quelle democrazie che intendono fare un passo sempre in avanti rispetto ai tentativi di restaurazioni conservatrici, oligarchiche, sovraniste e parafasciste che una certa destra...
  • Il filo della memoria nera che conduce al presente

    Non si tratta soltanto di mantenere viva la memoria, di non smettere neppure per un istante di interrogare il passato e le cupe ombre che talvolta sembra proiettare sul presente. Al contrario, quelle vicende vanno analizzate, indagate senza sosta, messe al confronto le une con le altre, i protagonisti...
  • Obiettivo Hitler

    Della Resistenza al nazifascismo, almeno qui in Italia, se ne parla, discute e ricorda facendo ovviamente principale riferimento alle attività politiche prima della guerra e a quelle partigiane durante la seconda fase del conflitto che presero campo nel nord del Paese con qualche cenno alle Quattro giornate di Napoli,...
  • Nel laboratorio del mito fascista

    «Noi abbiamo creato il nostro mito. Il mito è una fede, è una passione. Non è necessario che sia una realtà. È una realtà nel fatto che è un pungolo, una speranza, che è fede, è coraggio. Il nostro mito è la Nazione, il nostro mito è la grandezza...
  • Ma chi vuole veramente fermare Putin e la guerra?

    La guerra, di per sé, è una esagerazione per antonomasia, esponenziale, che termina soltanto quando forze soverchianti ultime sovrastano quelle soverchianti iniziali. All’avanzata di un blocco di potere statale, militare ed economico se ne contrappone sempre un’altra e, nel mezzo, di solito, stanno quei popoli che troppo semplicisticamente ascriviamo...
  • Il “Giorno del Ricordo” è fatto per dimenticare

    Lettera agli ex jugoslavi Ieri una circolare del Ministero dell’Istruzione ha paragonato le foibe alla Shoah giungendo all’estremo della falsificazione storica. Ci saranno polemiche ma basterà dichiarare che è stata una svista. Intanto però questo aberrante concetto lo faremo circolare pubblicamente ed è questo l’importante perché sarà il primo...
  • Una vergogna nazionale

    La Resistenza è stata un’enormità, una lotta di popolo, un capovolgimento storico, persino rivoluzionario e non potrà mai essere vilipesa da un accomodamento utilitaristico di qualche centinaia di migliaia di ignoranti, ottusi, e pertanto dogmatici no-vax che sono, in questo momento, una delle vergogne del Paese. Invocare la Resistenza...
  • Capire, con molta indulgenza, complottisti e no vax

    MATERIALITA’ DEL PENSIERO MAGICO E SFIDUCIA EPISTEMICA Solitamente ci si aspetta che in una persona adulta (magari bianca, come pensava quel signorino di un filosofo di John Locke, mentre traeva ingenti profitti dalle azioni della Royal African Company, impegnata nella tratta degli schiavi) gli elementi raziocinanti dominino i comportamenti...
  • Il revisionismo storico e relativismo (anti)sociale dei “deportati” di Novara

    L’adagio è: «Più se ne parla e più gli si dà visibilità». E’ vero, ma l’obiezione è: «Si può non parlarne e fare finta che tutto vada avanti così, come se si trattasse di un episodio, di un singolo “incidente di percorso”, di una estemporaneità, di una stravaganza di...
  • Mussolini ha fatto anche cose buone

    La domanda è la seguente: come mai all’oggettività dei fatti si sostituisce spesso la ricerca delle illazioni che finisce col diventare una vera e propria voluttà della cosiddetta “vulgata popolare“? Perché, in sostanza, piace di più il falso rispetto al vero, il chiaroscuro rispetto al chiaro, all’evidente e inequivocabile...
  • Piccolo dizionario dell’autunno incandescente

    “A” come antifascismo Per la serie: “Vedete soltanto i violenti neofascisti a Roma ma non vedete quelli della sinistra a Milano“, va in onda il primo episodio: “Il karma degli adoratori della fiamma tricolore“. Capitano tutte a loro in questi giorni: rigurgiti neofascisti che devastano la capitale, inchieste giornalistiche...
  • Il neofascismo tra forma del passato e sostanza nel presente

    Facciamo un po’ di chiarezza: il fascismo mussoliniano del ventennio dittatoriale e totalitarista non può tornare ad essere la sostanza della politica italiana dell’oggi e nemmeno di domani; mentre forme di fascismo, che si declinano nella violenza prevaricatrice, xenofoba, razzista, omofoba e discriminante verso tutte le minoranze, sono un...
  • La libertà che ci manca non è a causa del Green pass

    Dunque vediamo… Chi muove l’obiezione sulla legittimità costituzionale del Green pass lo fa appellandosi, sostanzialmente, a due motivazioni: la prima di carattere prettamente sanitario e personale, sostenendo che non ha fiducia in ciò che attualmente la scienza ci dice in merito alla bontà dei vaccini; che siamo in una...
  • Libertà e dittatura, così invocate, così poco conosciute

    Da alcuni giorni, forse da qualche settimana, chi scende in piazza contro il “green pass” lo fa inneggiando ritmicamente alla “libertà” e associando la condizione di frustrazione di chi non vuole vaccinarsi a quella degli ebrei durante il nazismo. E’ una forma anche questa di revisionismo storico, seppure velatamente...
  • Vaccinarsi per battere oggi il virus e domani il capitalismo

    Una delle prime obiezioni che viene mossa al cosiddetto “Green pass“, passaporto anti-Covid per accedere a tanti servizi, locali e strutture sociali e muoversi liberamente ovunque, è che sarebbe l’espressione del tutto evidente della “dittatura sanitaria” in corso. Fantasisti di complotti e affini teorizzano una marea di sciocchezze per...
  • Per la memoria divisiva

    Il 28 aprile 1945 Mussolini veniva fucilato in nome del popolo italiano, per aver instaurato una dittatura feroce e sanguinaria per oltre vent’anni; per aver legalizzato il razzismo nel Paese con le leggi del 1938 e aver trascinato l’Italia in guerra non una, ma molte volte: contro la Libia,...
  • Una benda sugli occhi della scuola pubblica

    Probabilmente l’insegnante che ha chiesto ad una sua allieva di bendarsi gli occhi per evitare qualunque tipo di tentazione nello sbirciare appunti o foglietti da casa, nelle lezioni in didattica a distanza, non ha mai visto né la locandina del film di Marco Bechis “Garage Olimpo” e nemmeno il...
  • Italiani brava gente, criminali impuniti

    Il 6 aprile 1941 divisioni tedesche e italiane invadevano la Jugoslavia dividendola in zone di occupazione. L’Italia monarchico-fascista costituì la «provincia italiana di Lubiana» in Slovenia annettendo al regno di casa Savoia, dal luglio 1941, anche il Montenegro. Iniziò così l’occupazione della Jugoslavia che non solo completò l’aggressione del...
  • Se Terracini è uguale a Goebbels, il problema non è solo a Genova

    Nonsolodraghi. Potrebbe essere un titolo per queste righe che leggerete, per incuriosire e per non anticipare del tutto ciò che scorrerete tra poco: si tratta, in fondo, della solita piccola storia ignobile di equiparazione del nazismo e del fascismo al comunismo. I tentativi di revisionismo storico sono una quinta...
  • Il “potere carismatico” di Hitler e le responsabilità del capitalismo

    Prima che Hitler giungesse al potere in Germania, attraverso democratiche elezioni nel 1933, Max Weber aveva studiato a fondo il fenomeno tanto politico quanto sociale del “potere“. Questa invenzione coscientemente tutta umana che ha finito per divenire insostituibile nella regolamentazione delle relazioni interpersonali, quindi tra singoli e piccoli gruppi...
  • Dalla Chiesa a Casa Savoia: il lungo cammino delle “scuse” in Italia

    Dovrebbe esistere una buona norma non scritta, quindi un criterio abitudinario, una consuetudine consolidata che dichiari le scuse delle vere e proprie scuse se fatte entro un determinato tempo: questo non per un capriccio meramente temporale, ma perché il tempo, per caratteristica dimensionale che gli è del tutto propria,...
  • Sfaccettature nere

    Un assessore regionale veneto di Fratelli d’Italia canta “Faccetta nera” a “La Zanzara“. Ne viene fuori la solita esaltazione ipocrita della presunta “libertà” di pensiero e di espressione da parte di Cruciani. Zaia chiede che l’assessore almeno si scusi. Sarebbe doveroso che si dimettesse, visto che ricopre una carica...
  • Il Cile vota compatto e manda al macero l’eredità di Pinochet

    Il messaggio è arrivato forte e chiaro: la Costituzione di Pinochet deve andare al macero, insieme alla pesante eredità che ha schiacciato il popolo cileno negli ultimi 30 anni. L’esito del plebiscito di domenica per una nuova Costituzione non ha infatti lasciato dubbi: l’Apruevo ha vinto con il 78,27%...
  • Le tre Piazzale Loreto da ricordare sempre

    Milano, piazzale Loreto. Se lo cercate su Google Maps o semplicemente su una vecchia carta stradale della capitale economica d’Italia, ne troverete soltanto uno di luogo chiamato così. Non ce ne sono altri. Eppure, se dalla geourbanistica alla storia, troveremo più piazze con quel nome. Più piazze che sono...
  • La Bielorussia tra parternalismo del tiranno e nuovo liberismo

    C’è una parte della sinistra comunista italiana che, un po’ per nostalgia verso l’impero sovietico e un po’ per contrarietà nei confronti dell’Occidente (evitiamo di classificarlo come “capitalista“, visto che lo è per antonomasia), si schiera in difesa di regimi che campano di rendita sulle rovine del socialismo reale...
  • Lukashenko canta vittoria e reprime la protesta popolare

    È stata una pagina triste per l’intera Europa quanto avvenuto in Bielorussia la scorsa notte dopo che il presidente in carica Alexander Lukashenko aveva annunciato subito dopo la chiusura delle urne di aver vinto le elezioni con l’80,2% dei voti contro il 10,6% della candidata delle opposizioni, Svetlana Tikhonovskaya....
  • Una democrazia autolesionista sulla via di Predappio

    E’ tornata di stretta attualità, per l’ennesima volta, la tomba di Mussolini. Anzi la cripta, nel suo insieme, che si trova nel cimitero di Predappio. La famiglia vorrebbe che a garantirne apertura e tutela fossero le finanze pubbliche del Comune oggi amministrato dal centrodestra. Qualcuno ipotizza di farne addirittura...
  • Prima che a Lisbona i garofani fiorissero lungo le strade

    All’inizio degli anni Settanta l’Europa mediterranea conosceva ancora l’ombra lunga dei fascismi. In Grecia, un golpe dei «colonnelli» aveva cancellato le libertà democratiche dal 1967 al 1974. In Spagna, dopo la «guerra civile» (1936-1939), la dittatura di Francisco Franco sarebbe durata fino al 1975, anno della morte del caudillo....
  • L’abbaglio (e l’importanza) del 25 luglio. Ieri ed oggi

    Le celebrazioni, se non scadono nella più inconcludente delle retoriche patriottarde, hanno il valore della solidità della memoria tramandata con riti che, necessariamente, devono scontrarsi con la diversità dei tempi: il rischio che anche queste parole scritte possano risuonare come un semplice epitaffio di un evento consegnato al passato,...
  • Mai un’arma in mano

    “…e comunque “militare” è sempre il contrario di “civile”.” “Vuoi dire che un militare è un incivile?”. Voglio dire che ad un “governo militare” preferisco un “governo civile”. Voglio dire che ad una “manu militari” preferisco la mano della solidarietà di tanti laici e credenti che fanno volontariato. Voglio...
  • L’Uruguay marcia in silenzio, urlando «presente!»

    Dal 1996 c’è un giorno in cui l’Uruguay si ferma. Non si parla, non ci sono rumori in città, si sentono solo i passi di migliaia di persone che marciano nel più totale silenzio. I cittadini si riversano nelle strade di Montevideo e sfilano reggendo tra le braccia una...
  • 25 aprile. Tutta la voglia di libertà nella musica di Ermal Meta

    Durante le celebrazioni del 25 aprile alla Camera dei Deputati, i gruppi parlamentari di Lega e Fratelli d’Italia sono rimasti seduti quando si è trattato di rendere omaggio alla Resistenza e alla Festa della Liberazione. Non è certo la prima volta che questo accade e, se non fosse rimarchevole...