carcere

  • L’ultima occasione per protestare

    Il disegno di legge «sicurezza» approvato dalla Camera dei deputati è il più grande e pericoloso attacco alla libertà di protesta nella storia repubblicana. Spetta adesso al Senato decidere se c’è ancora spazio politico e sociale per le minoranze dissenzienti, per chi usa il proprio corpo per manifestare la...
  • Contro il DDL Sicurezza un fronte repubblicano ampio e unitario

    Il Disegno di Legge 1660, appena approvato dalla Camera dei Deputati, è la fisiognomica rappresentazione del volto atavico della destra estrema di governo: securitarismo, repressione del dissenso, contenimento delle proteste entro un perimetro oltre il quale c’è soltanto minaccia alla propria legittima manifestazione di contrarietà a ciò che il...
  • Il tranello dei detenuti in «rivolta»

    Uno spettro si aggira per le carceri italiane, lo spettro delle rivolte. Man mano che i penitenziari si affollano di corpi, man mano che la tragica sequenza dei suicidi scandisce il tempo della inazione governativa, inevitabili si susseguono le proteste dei detenuti, talvolta nonviolente, talaltra contro cose, spazi e...
  • Via l’abuso d’ufficio. E Nordio da Vespa attacca i magistrati

    L’abuso d’ufficio scompare dal codice penale. Lo ha deciso la Camera, che ha confermato così come gli era arrivato dal Senato il Ddl Nordio: martedì sono stati cassati uno dopo e senza tanti complimenti gli emendamenti, ieri, con 199 favorevoli e 102 contrari, è arrivata l’approvazione definitiva di un...
  • Julian Assange è libero. Le democrazie e i governi per niente

    Julian Assange è finalmente libero. Di lasciare il carcere di Belmarsh, nei pressi di Londra, definito la “Guantanamo britannica“, e di tornare nella sua Australia. Perseguitato dal 2010 per la sua attività di giornalista che, tramite il sito WikiLeaks, ha rivelato al mondo i crimini di guerra di molti...
  • Dei delitti e delle pene

    Pochi decenni dopo la pubblicazione di quello che suo nipote Alessandro (Manzoni) chiamava “il libriccino“, Cesare Beccaria era noto in tutta Europa come riformatore del diritto penale, come critico della società che aveva sino ad allora tollerato la comunanza – tra le altre – delle nozioni di peccato e...
  • Dopo 489 giorni all’inferno Ilaria Salis torna in libertà

    A 489 giorni dal suo arresto, da ieri mattina Ilaria Salis è tornata ad essere una donna libera. Non era l’ora di pranzo quando due agenti della polizia hanno suonato al portone dell’abitazione di Budapest dove da poco più di tre settimane l’italiana stava scontando i suoi arresti domiciliari...
  • Nicoletta Dosio: «Disobbedire all’ingiustizia è un dovere»

    Nicoletta Dosio, la storica attivista del movimento NoTav in Val Susa, da inizio giugno è di nuovo costretta ai domiciliari per un anno e nove mesi. Aveva già passato tre mesi in carcere nel 2020, seguiti dai domiciliari dati per il Covid, come misure preventive a seguito di episodi...
  • Niente più prigione e niente più catene, Salis va ai domiciliari

    Uscirà di prigione, Ilaria Salis. Ieri pomeriggio il tribunale di Budapest ha concesso all’antifascista italiana gli arresti domiciliari, sempre in Ungheria, «fino alla sentenza di primo grado». Dal 28 marzo, quando lo stesso tribunale ha detto no alla scarcerazione, a questo nuovo, clamoroso, pronunciamento non è in realtà cambiato...
  • Quel diritto nato in montagna nella lotta per la libertà

    Il diritto non va ridotto a un sapere tecnico e neutro. Il diritto non va sminuito a scienza servente del potere o dei potenti. Ogni giurista ha una missione, che è quella di interpretare il proprio ruolo in forma dinamica, aperta, consapevole di disporre di un sapere da mettere...
  • Un governo debole e arrogante attacca la libertà di stampa

    Quarantatré anni fa, riferendosi ad una vicenda chiamata “Carte del Pentagono” (“Pentagon papers“) e riguardante i rapporti tra il governo di Washington e le questioni vietnamite, la Corte Suprema degli Stati Uniti, tra l’altro, sulla libertà di stampa affermava testualmente: «The Government’s power to censor the press was abolished...
  • L’indifferenza disumana e degradante

    Forse era difficile aspettarsi di meglio, sicuramente peggio di così l’udienza di ieri nel tribunale di Budapest per Ilaria Salis non poteva andare. Per lei che trascinata in catene davanti ai suoi giudici, ai familiari, agli amici e ai parlamentari venuti dall’Italia, è tornata rapidamente in carcere e ci...
  • Il Partito Radicale. Sessanta anni di lotte tra memoria e storia

    Anche una leggera brezza, ma un tutt’altro che timido venticello, può sollevare molta polvere. E’ un detto, un po’ parafrasato, che si addice alla storia del Partito Radicale. Una straordinaria anomalia nel panorama politico dell’Italia del secondo dopoguerra. Una intuizione che nasce dalla congiuntura favorevole di quei tempi per...
  • Tajani e Nordio buttano via la chiave. Ilaria Salis ora è sola

    All’uscita dal ministero della Giustizia, in via Arenula a Roma, Roberto Salis è scuro in volto. Sono da poco passate le 18 e i suoi incontri, prima con Tajani alla Farnesina e poi con Nordio, per discutere della situazione di sua figlia Ilaria, detenuta a Budapest ormai da un...
  • Liberare Ilaria per liberare l’Europa dalla tentazione repressiva

    Adesso, dopo aver visto in televisione le immagini che ritraggono Ilaria Salis incatenata mani e piedi in tribunale a Budapest, sappiamo che la descrizione che la trentanovenne insegnante anarchica aveva fatto delle condizioni della sua carcerazione non erano esagerate ma esattamente fedeli a quello che è il trattamento inumano...
  • A processo gli 007 egiziani che uccisero Giulio Regeni

    Dopo esattamente 8 anni, il 20 febbraio 2024 inizierà davanti alla prima sezione della Corte d’Assise di Roma il processo ai quattro ufficiali dei servizi segreti egiziani accusati dalla giustizia italiana di aver sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni tra il gennaio e il febbraio del 2016 al Cairo....
  • Il codice penale come lente per guardare il mondo

    Con l’ennesimo pacchetto sicurezza, la maggioranza vuole conservare il vento elettorale attraverso i mantici del diritto penale e del carcere. Vecchie logiche e nuovi delitti, sommati alla dilatazione di reati già esistenti e a limitazioni delle alternative al carcere nei confronti delle donne. Cominciamo da qui. Le norme proposte...
  • Tutta la sofferenza che non si vede dietro le sbarre

    «Sì, sono morte in carcere, si sono suicidate… Chissà che cosa avevano fatto, però!». Potrebbe essere l’epitaffio sulla tomba dello Stato di diritto o della concezione liberale della pena come espiazione con annesso e connesso il reinserimento sociale e civile del detenuto. Ed in un certo senso lo è....
  • Crepare di carcere a Torino. Una giornata due volte tragica

    Due donne morte. Nello stesso giorno. Nello stesso carcere, quello di Torino. La prima, 43 anni, era di origine nigeriana ed è morta di stenti. Rifiutava di alimentarsi dal 22 luglio. Ed è stata lasciata morire. La seconda, 28 anni, era italiana, dalle prime notizie sembra che fosse alla...
  • Zaki è libero, Regeni e l’Egitto no

    Il fatto che il presidente egiziano Al Sisi abbia concesso la grazia a Patrick Zaki non diminuisce le colpe di un regime che reprime il dissenso o, anche soltanto, le critiche per come sono costretti a vivere coloro che non aderiscono al credo religioso o alla parte politica che...
  • Zaki nelle mani del «nostro» Al Sisi

    I regimi fanno il loro mestiere, i dittatori anche, la democrazia italiana con i suoi improbabili governanti appare invece alquanto inefficace. Quasi un caso psicanalitico. Dalla tragica vicenda di Giulio Regeni, torturato e ucciso dai poliziotti egiziani, a quello di Patrick Zaki, in Egitto, l’Italia non riesce a trovare...
  • Verona, è tortura. Ora il governo non tocchi il reato

    Ci sono due buone notizie nell’inchiesta veronese a proposito delle violenze brutali commesse nella Questura locale. La prima è che ci sono poliziotti i quali, nel solco della legalità e del mandato loro assegnato dalla Costituzione, hanno indagato sui loro colleghi, presunti torturatori. La seconda buona notizia è che...
  • Alfredo Cospito ha interrotto lo sciopero della fame

    Dopo 180 giorni Alfredo Cospito ha interrotto lo sciopero della fame. La decisione è arrivata all’indomani della sentenza con cui la Consulta ha aperto la via a uno sconto di pena per il detenuto anarchico condannato per «strage politica». I fatti risalgono al 2006 e riguardano due bombe esplose...
  • Cospito, Nordio butta le chiavi «No» alla revoca del 41 bis

    Il no del ministro Nordio alla richiesta di revoca del regime di detenzione speciale 41 bis presentata dalla difesa dell’anarchico Alfredo Cospito è arrivata in zona Cesarini. Dopodomani, 12 febbraio, infatti sarebbe scaduto il termine entro il quale il Guardasigilli avrebbe dovuto dare una risposta all’istanza presentata dall’avvocato Flavio...
  • Il garantismo del buttiamo la chiave

    Non importa quante volte gonfi il petto e proclami che «lo Stato non cede ai ricatti» e che «il governo non arretra di un centimetro», la destra ha un’idea molto misera della Repubblica che si trova disgraziatamente a governare se è convinta che lasciar morire uno sciagurato in carcere...
  • “L’anarchia non sono le bombe, ma giustizia nella libertà”

    Claudio Grassi, già senatore di Rifondazione Comunista, oggi dirigente di Sinistra Italiana, ha scritto sulla sua pagina Facebook un post che merita di essere ripreso, letto e riletto. Non tutti gli accostamenti rispondono al vero e, soprattutto, le generalizzazioni sono sempre striate di contraddizioni, portano con sé un errore...
  • PD, terroristi e mafia Donzelli senza freni scatena un putiferio

    Finirà di fronte al Giurì d’onore, che però si limita a distribuire i torti e le ragioni in via definitiva, senza voto e senza poter essere sindacato ma anche senza poteri sanzionatori. Finirà in tribunale: la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani ripete per tutto il giorno che...
  • Vendetta dello Stato o giustizia repubblicana?

    Dobbiamo scegliere. Vogliamo lo Stato carduccianamente “vindice” (ma non della ragione) oppure la Repubblica della giustizia, quanto meno tentata, messa in pratica al meglio possibile secondo i dettami costituzionali? La prima via è quella più sbrigativa, semplicissima e semplicistica: una sorta di piccola banalità del male. Si prende il...
  • Sette anni senza Giulio, sette anni senza verità e giustizia

    Sono trascorsi sette anni esatti dal giorno in cui Giulio Regeni sparì nelle mani dei carcerieri egiziani di Al Sisi, per essere ritrovato una settimana dopo orribilmente ucciso. Sette anni di dolore, di inchieste, di tentativi di avere almeno verità e giustizia in cui i genitori, la legale, gli...
  • Revocare il 41 bis ad Alfredo Cospito

    Alfredo Cospito, detenuto nel carcere di Sassari, a causa dello sciopero della fame che ha iniziato il 19 ottobre 2022 fa ha perso 35 chilogrammi. Cospito è un anarchico insurrezionalista autore in diverse circostanze di un ferimento alle gambe e di un attentato totalmente incruento. Dal 4 maggio 2022...
  • La povertà morale e sociale del Paese delle carceri

    Cinque, sei, sette ragazzi scappano dal carcere minorile “Beccaria” di Milano. Ad alcuni di loro è stato revocato, poco prima di Natale, il permesso per passare il periodo delle feste in famiglia. Non si tratta di vizio procedurale, ma di infrazioni disciplinari. Due di loro sono maggiorenni o forse...
  • Raduni, non feste: lo dice la Treccani Il decreto è proprio contro le riunioni

    Chi si sorprende della violenza fa il gioco dei violenti. Chi si sorprende della nuova norma sui raduni fa il gioco di chi l’ha pensata, proposta, approvata. Neanche nel Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza del 1931 si arrivò a scrivere qualcosa del genere. In primo luogo l’articolo...
  • Dal fine vita allo ius scholae diciamo addio ai diritti civili

    La vittoria del destre mette fine alla speranza di vedere approvata una serie di riforme che permetterebbero all’Italia di mettersi finalmente al passo con altri Paesi europei. Disegni di legge che già nella passata legislatura hanno avuto vita difficile ma che adesso rischiano di essere definitivamente affossati: dallo ius...
  • Referendum, fallimento annunciato. Ma ora la giustizia va riformata

    Il fallimento era largamente previsto. Il record negativo di partecipazione permette di guardare direttamente ad alcune questioni di fondo sino ad ora sottovalutate. In questo caso, non ci si può giustificare dando la colpa al quorum strutturale di validità. Previsto in Costituzione all’articolo 75, ritenuto troppo elevato: se l’80%...
  • Russo Spena: «Perché dire NO ai referendum sulla giustizia»

    Intervista al giurista, già senatore della Repubblica, Giovanni Russo Spena. «Votiamo NO, oppure non andiamo a votare (come propone e permette la stessa legge che regola i referendum), affinché non si raggiunga il quorum espressamente richiesto (cinquanta per cento più uno)» Si vota di nuovo. Ormai si viaggia con la...
  • Boicottare i referendum con conoscenza e con coscienza

    La mala tradizione politica italiana prevede, tra l’altro, che gli strumenti dati dai Costituenti per riformare popolarmente le azioni legislative, abrogandole in parte o in tutto, siano ostinatamente sottoposti ad una alterazione delle funzioni date, in virtù, essenzialmente, di un gioco politico tutto di parte che, dunque, sfugge al...