Banca Centrale Europea

  • Centro che rincorre destra, sinistra che rincorre centro

    Non di rado noi comunisti della seconda metà del secolo scorso e dei primi ventiquattro anni del nuovo millennio accusiamo la sinistra moderata di essere troppo condiscendente nei confronti del centro e, quindi, di virare pericolosamente verso politiche ancor più liberiste di quelle liberal-sociali che sarebbero proprie di un...
  • Pezzo dopo pezzo nell’economia di guerra

    Si usa dire che stiamo precipitando verso una guerra mondiale “a pezzi”. Possiamo anche aggiungere che stiamo scivolando verso una “economia di guerra”? Alcuni prodromi, in effetti, si intravedono. Due caratteristiche sono tipiche di un’economia che tende verso la guerra: l’aumento del deficit pubblico per finanziare il riarmo e...
  • Effetto Bce: punire i salari, premiare i profitti

    Consumi ridotti, risparmi intaccati, straordinari e lavoretti extra, in nero si presume. E più precarietà a tempo pieno. Sul fronte interno di un’Europa che si sta pensando in un’economia di guerra è stato questo il modo in cui le famiglie dell’Eurozona hanno cambiato le loro abitudini per far fronte...
  • Il diversivo e la cambiale ai posteri

    Appena pochi anni fa Giorgia Meloni e gli altri «sovranisti» del suo governo ancora sbandieravano l’incondizionato abbandono dell’euro come ricetta salvifica per l’economia italiana. Oggi si trovano con le ginocchia sui ceci a firmare il nuovo patto di stabilità, una cambiale all’Europa liberista persino più insidiosa delle precedenti. L’approvata...
  • Indolenza, afasia e subordinazione europea nelle grandi crisi globali

    Per la prima volta dopo quasi venti giorni di guerra tra Israele e Hamas, l’Unione Europea più che far sentire la sua voce, fa cronaca. Politica, se vogliamo. Ma pur sempre cronaca. Non si può, infatti, dire che la UE abbia preso una posizione chiara, convincente e definitiva sullo...
  • Mes, il nodo che chiama in causa la natura dell’Europa

    Non c’è dubbio che per la Meloni il Mes costituisca un appiglio per dimostrare fedeltà ai precetti del suo improbabile sovranismo (la subalternità agli Usa rispetto alla guerra in Ucraina l’ha ridotto a simulacro), forse anche un’arma di ricatto nelle varie partite aperte in Europa (Pnrr, Patto di stabilità)....
  • La BCE rialza il costo del denaro, un altro colpo a salari e mutui

    La Banca Centrale Europea (Bce) ha impresso un ritmo più moderato al rialzo dei tassi d’interesse, pari allo 0,25%, dopo tre grandi aumenti consecutivi dello 0,50%. Quello deciso ieri a Francoforte è il sesto aumento dal luglio del 2022, ma non sarà una pausa nella politica rialzista. Già a...
  • Il nuovo patto di stabilità: austeri, ma flessibili. E tagliola per chi sgarra

    Dal 2024 i governi italiani potrebbero essere obbligati a tagliare fino a 17 miliardi di euro all’anno per i successivi quattro per portare al 3% il rapporto tra il deficit e il Prodotto interno lordo (Pil). In alternativa ci sarebbe anche l’ipotesi di un percorso di sette anni che...
  • I salari sono bassi? E’ colpa dei lavoratori!

    La favola antica racconta che a causare gli sbalzi inflazionistici sono gli aumenti dei salari e, quindi, soprattutto nei momenti di peggiore crisi economica, e di riversamento di questa su larghissima parte delle lavoratrici e dei lavoratori, nonché di precari e pensionati, il primo intervento cui si deve disporre...
  • Vola l’inflazione, crollano i redditi fissi e i salari

    Le stime preliminari relative all’incremento dei prezzi nel mese di ottobre, rese note dall’Istat ieri, certificano un balzo dell’inflazione su base annua all’11,9% rispetto all’8,9% di settembre. Sembra di essere tornati a quarant’anni fa,ai tempi della “Milano da bere”. Solo in quel caso, nel giugno del 1983, abbiamo registrato...
  • Eurocrisi. La Bce aumenta i tassi, i rischi dello «scudo anti-spread»

    I falchi e le colombe che si affrontano nel consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (Bce) hanno trovato ieri a Francoforte un accordo all’unanimità sull’aumento a sorpresa dei tassi di interesse di 0,5 punti base, e non dello 0,25 come previsto, e sul varo dello «Strumento per la protezione...
  • Debolezza politica e crisi democratica sullo sfondo della crisi di governo

    Le anomalie di una crisi di governo ci sono tutte: dall’instabilità politica decretata dalla fuoriuscita dei Cinquestelle dalla maggioranza di unità nazionale draghiana al passaggio parlamentare al Senato della Repubblica che certifica questa separazione, questo “tradimento“, questa ennesima mutazione camaleontica dei pentastellati per rimanere a galla nello stagno di...
  • Inflazione, guai a dire anni Settanta

    Inflazione mai così alta dal 1986. E subito il pensiero va agli anni ’70, anni delle crisi petrolifere, della stagflazione e, per l’appunto, dell’inflazione. Le analogie con quel periodo ci sono, ma tante sono anche le differenze. Il caso italiano. Non c’è dubbio che il nostro Paese in quegli...
  • L’inflazione che sale e la finzione fiscale egualitaria del governo

    Carlo Cottarelli fa notare che, per mettere un freno all’inflazione galoppante, servono anche degli interventi di calmierizzazione dei prezzi, come ad esempio quelli disposti per gas, luce e carburanti, ma più di tutto sono necessarie misure che non livellino quelle differenze strutturali che intercorrono tra il potere di acquisto...
  • Mossa Bce, nonostante Draghi lo spread torna a fare paura

    Messo in soffitta dagli eredi il suo bazooka, ora anche l’effetto Draghi sembra svanire. La svolta rigorista di giovedì della Bce crea uno scenario dove l’Italia sembra tornare in balia dei mercati e lo spread a galoppare. La lotta all’inflazione miete dunque la sua prima vittima nel paese guidato...
  • La tattica di Draghi e la strategia di lungo termine di Lagarde

    Come sarebbe interessante poter leggere stamattina, magari proprio su un quotidiano tedesco oppure su uno americano, un editoriale di Karl Marx in merito al rialzo dei tassi di interesse operato dalla Banca Centrale Europea e alle scosse telluriche che si sono propagate in molte borse del Vecchio continente con...
  • Debolezza politica e stanchezza democratica nell’Italia del PNRR

    Tra tutti i passaggi dirimenti di questo 2022 infuocato ancora dalla coda pandemica e dallo scoppio della guerra in Ucraina, dal riequilibrio geopolitico mondiale, con una Europa internamente divisa sulle sanzioni alla Russia, mentre avanzano i poli strategici asiatici e si riaffermano quelli dell’America del Nord, pare più che...
  • I vaccini col contagocce e i profitti invece a fiumi

    Persino l’Organizzazione mondiale della Sanità deve intervenire per rimarcare e stigmatizzare l’insostenibile lentezza con cui le vaccinazioni proseguono nel Vecchio Continente. Mentre negli Stati Uniti quindici milioni di dosi di Johnson & Johnson vanno in malora a causa di un “errore umano” nella preparazione delle fiale, per il resto,...
  • Una minestra di sassi

    Lagarde: «La BCE ha una batteria di strumenti eccezionali da usare». Visti i precedenti, c’è da preoccuparsi nell’ascoltare queste parole. Nel peggiore dei casi è una batteria di cannoni economico-finanziari che invece di risolvere i problemi debitori degli Stati li acuiscono. Nel migliore dei casi forse si può sperare...
  • Nell’anno primo della trasformazione pandemica

    Il 21 febbraio diventa da quest’anno una nuova ricorrenza: è l’inizio formale della pandemia da Covid-19 in Italia. Formale, perché quando realmente il virus abbia iniziato a circolare nel nostro Paese, nemmeno gli scienziati sanno stabilirlo con precisione. E’ probabile che già nel novembre del 2019 il coronavirus fosse...
  • Draghi, l’opera economica dell’ingegnere costruttore

    I new entry nella maggioranza, la qualità e il modo della scelta delle ministre (poche) e dei ministri, quindi la composizione del nuovo esecutivo e il come ci si è arrivati, faceva capire che eravamo di fronte ad una sterzata a destra. Era giusto tuttavia attendere il discorso programmatico...
  • Il “manifesto Draghi” per l’era iperliberista italiana

    Più che un discorso politico, quello di Draghi, nella presentazione del programma di governo al Parlamento, è un discorso tecnico con farcitura di tanta retorica, gentilmente e cortesemente esposta con pacatezza e toni che tradiscono oggettivamente una emozione che il Presidente del Consiglio segnala fin dalle sue prime parole....
  • Costruire l’opposizione sociale, politica e culturale al governo Draghi

    Il 67° governo della Repubblica Italiana sarà un esecutivo guidato da un banchiere internazionalmente benvoluto in tutti gli ambienti dove si controllano le crisi del capitalismo globalizzato, affiancato da un esperto dei conti pubblici, il secondo in Banca d’Italia, Daniele Franco. Draghi potrà contare su supermanager come Colao, su...
  • Debito buono non è scaricare quello privato nel pubblico

    Ancora un anno e mezzo fa, prima che la pandemia sconvolgesse l’economia mondiale, Mario Draghi rimaneva fermo sulle sue posizioni conservatrici. Non faceva distinzione tra «debito buono» e «debito cattivo», per intenderci. In una conferenza stampa tenuta (giugno 2019) continuava ad ammonire l’Italia sui rischi che avrebbe corso senza...
  • Brancaccio: «Draghi? Non un keynesiano ma un distruttore creativo»

    Professor Emiliano Brancaccio, lei è sempre stato molto critico con Mario Draghi. Non è sorpreso da un consenso così ampio per il suo governo anche a sinistra? Questa nuova avventura di Draghi nel ruolo di premier viene presentata in base a una narrativa “tecno-keynesiana”: cioè l’idea che questa volta...
  • Se Landini abbraccia Draghi, non è detto lo faccia la CGIL

    E’ giusto che un sindacalista esponga i problemi che sono alla base del disagio sociale, rivendicando i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici in un quadro di proposte pratiche che la politica istituzionale metta in primo piano per riformare ciò che tende ad acuire la forbice delle diseguaglianze. Fin...
  • Il ruolo di classe della santificazione di Draghi

    La scelta di Mario Draghi, col passare dei giorni, si rivela sempre più sostitutiva di un recupero dell’impianto democratico della Repubblica che ha nel suo Parlamento l’espressione più concreta e rilevante. Il cosiddetto “ricorso ai tecnici” è una formula ormai superata: si dovrebbe oggi parlare di “ricorso ai tecnocrati“,...
  • Non più una classe dirigente ma solo dominante

    Abbiamo assistito in questi giorni, impotenti, al collasso della classe politica. Un indecoroso showdown finale, ma i sintomi del tracollo erano da tempo evidenti. Palese la progressiva perdita di autorità di un ceto politico fragile, sradicato dagli interessi materiali dei rappresentati, incapace di costruire il nuovo, persino di gestire...
  • O con i lavoratori o con Draghi: non esiste un via di mezzo

    «Per il bene del Paese», «Nell’interesse esclusivo del Paese», «Noi non guardiamo al nostro partito ma solamente al bene e all’interesse esclusivo del Paese». Somiglierebbe ad un sillogismo aristotelico, con tante scuse al grande filosofo ellenico, ed invece è una serie di tre frasi che vorrebbero non essere di...
  • Le ragioni di Conte sulla coperta double-face del Mes

    Il Mes non finisce mai di stupirci. Eravamo partiti, ad aprile, con l’Eurogruppo su una «linea speciale di credito per spese sanitarie dirette o indirette, cura e costi della prevenzione collegata al Covid-19». Non ci voleva molto per capire che quei soldi non potevano che valere per spese future....
  • La recessione è qui: crollo storico del Pil in Italia: – 12,4%

    Dopo la frenata registrata nel primo trimestre (-5,4%), nel secondo trimestre 2020 l’economia italiana ha subito una contrazione senza precedenti (-12,4%) sul trimestre precedente e del 17,3% del Prodotto interno lordo (PIL) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È il primo effetto della recessione innescata dalle politiche adottate...
  • I tre atti della parabola trasformista del M5S

    Potremmo andare oltre il concetto novecentesco di “trasformismo” se ci riferiamo alle giravolte dei partiti dell’attuale assetto della politica italiana. Un tempo, infatti, si faceva cenno a singoli cambi di scranno parlamentare: tanto quando governava l’ex repubblicano e garibaldino Crispi sia quando, in tempi molto più recenti, che hanno...
  • La grandezza delle nostre ragioni, la piccolezza dei nostri Partiti

    In questi giorni si sono tenute le riunioni delle due massime assemblee di due piccoli partiti che non siedono in Parlamento e che, bisogna sottolinearlo, coraggiosamente hanno deciso di rimettere in discussione tanto la loro organizzazione quanto l’impostazione analitica, persino, per certi versi, ideologica, di una critica del capitalismo...
  • Soldi dall’Europa senza un progetto sociale di lungo corso

    In avvio due punti di assoluta precisazione, perché non è possibile lasciar far tutto soltanto in nome della propaganda: 1) come era già avvenuto con i vari decreti emanati dal governo nel corso del lockdown Il gran concerto dell’informazione si è precipitato sulla vicenda del “Recovery Fund” dando per...
  • I falchi tornano a volare

    A prima vista non sembrerebbe una cattiva cosa: la corte suprema veglia sul pericolo che l’operato delle istituzioni finanziarie non danneggi gli interessi (quelli finanziari in questo caso) dei cittadini tedeschi nella loro veste di «risparmiatori». Del resto nella tradizione germanica la legge ha il compito di conservare il...
  • La miccia ora è accesa ed è cortissima

    Non si può che essere d’accordo con il giudizio scritto a chiare lettere dal Financial Times: la sentenza di ieri della Corte costituzionale tedesca di Karlsruhe ha messo una bomba sotto l’ordinamento giuridico dell’Unione europea. Anche se non del tutto inaspettata, e infatti temuta, questa giunge quando la Ue...