Asia

  • Dopo gli attacchi trumpisti l’incognita Biden sull’Iran

    Dopo anni di intensi negoziati, il 14 luglio 2015 la diplomazia internazionale sottoscriveva con i vertici di Teheran l’accordo nucleare JCPOA (Joint Comprehensive Plan of Action). Cinque anni dopo, quell’intesa è fallita a causa del ritiro unilaterale del presidente statunitense Donald Trump. Tirando le somme della politica trumpiana nei...
  • Rohingya alla deriva, Dacca li confina nell’isola-fluttuante

    Dopo settimane alla deriva sono finiti nell’isola-penitenziario di Bhashan char. In quarantena. Sono 28 i Rohingya rimasti per settimane in mare, senza cibo né acqua sufficienti, respinti dal governo della Malesia e trasferiti sabato sera a Thengar char, o Bhashan char, che in lingua bengali significa «isola fluttuante»: un...
  • Germania e Italia sul ring dell’Europa del capitale

    C’è una “fase 2” un po’ per tutto: del resto, si dice, una seconda possibilità la si dovrebbe dare a tutto e a tutti. Lo dice il Vangelo, lo suggerisce l’umanità che cantava Rino Gaetano, forse ispirato da un genuino senso di solidarietà sociale che contrastava con un egoismo...
  • Il Covid condanna i lavoratori migranti in Asia: senza lavoro o espulsi

    Nel Myanmar dell’emergenza Covid-19 il governo sta facendo tornare a casa i suoi emigrati all’estero. Alcuni sono «ufficiali», altri lavoravano più o meno clandestinamente in Cina nelle piantagioni di canna o banane e mille, scriveva qualche giorno fa il Myanmar Times, sono tornati a casa per vie altrettanto clandestine....
  • L’euforia ingiustificata per una Cina che non è comunista

    Forse non è il tempo per essere troppo pignoli, per distinzioni di lana caprina, per esegesi moderne su schemi di un recente passato che ha visto i valori del socialismo essere interpretati in diverse situazioni e trovare più o meno applicazione ai quattro angoli del mondo, finendo per essere...
  • Una crisi chiamata virus tiene in sospeso il capitalismo globale

    Al termine della settimana peggiore dal crack della Lehman nel 2008, che rivelò l’esistenza della crisi economica peggiore dal 1929, quella che si chiude oggi è stata la settimana più disastrosa per il capitalismo finanziario e le catene di fornitura e del valore globale da dodici anni a questa...
  • Il capitalismo rischia di prendere la polmonite

    Con il Coronavirus la prima epidemia del capitalismo Just In Time è arrivata e, malgrado il numero di morti finora contenuto in confronto alle grandi epidemie della storia (20 milioni la peste nera del 1347, 100 milioni l’influenza spagnola nel 1918-20) lascerà un segno profondissimo. La medicina probabilmente limiterà...
  • L’Italia del Coronavirus e delle regioni fai da tè

    Tra tutte le considerazioni che ho letto in questi giorni in merito a quanto sta avvenendo sul Coronavirus Covid-19 in Italia, mi sento di condividere il pensiero di chi sostiene gli evidenti limiti di una asfittica quotidianità che viviamo con sempre maggiori incoscienze (un po’ in tutti i sensi),...
  • Ebola, poliomielite e gli altri. I virus che non abbiamo sconfitto

    L’attenzione del mondo al coronavirus è iniziata davvero con la dichiarazione di emergenza internazionale dal parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il coronavirus però non è l’unica emergenza dichiarata dall’Oms. Di malattie che rappresentano un’«emergenza di salute pubblica di interesse internazionale» ce ne sono altre due. Una è rappresentata...
  • «Donne di conforto», la voce ritrovata contro la violenza

    Wang Di – la protagonista di Storia della nostra scomparsa, esordio letterario di Jing-Jing Lee (Fazi, pp. 399, euro 17) – partorisce il figlio nato a seguito di uno dei tanti stupri subiti ad opera dei soldati giapponesi, ad agosto. È il mese dei fantasmi, dice a Wang Di...
  • FCA e Peugeot si uniscono: l’evidente debolezza del capitalismo

    Il mercato mondiale dell’automobile è uno dei settori principali di sviluppo del moderno capitalismo globalizzato. Se è pur vero che in certi ambiti economici “locali” (quindi nazionali) si registra una contrazione della domanda in merito, è anche altresì vero che i colossi puntano alle aree del pianeta in costante...
  • Geografie al sapore di zucchero

    I prodotti e le ricette introdotte dall’Oriente in Europa sono innumerevoli. In fondo, questo movimento da sudest a nordovest sembra presentarsi come la continuazione della cosiddetta rivoluzione neolitica che, all’indomani della conclusione dell’ultima glaciazione, portò genti, strumenti e cibi dall’area anatomico-mesopotamica, culla delle più antiche civiltà, verso l’attuale Europa....
  • L’Asia si riprende il cuore della storia

    La crescita cinese degli ultimi quarant’anni, oltre a ovvie implicazioni interne – rimaste per lungo tempo per lo più nell’ambito degli studi sinologici – ha comportato anche l’irruzione di Pechino sullo scenario globale come forza in grado di determinare cambiamenti nelle relazioni tra grandi potenze. Questo processo ha finito...
  • Gli interessi convergenti degli investimenti italo-cinesi

    È un discorso di Teng Tsiao Ping del 1978 a dare il via ad uno dei più grandi sommovimenti economici della storia. Ripercorriamone l’andamento e i cambiamenti. Nell’ambito di una crescita impetuosa, il ruolo degli investimenti esteri delle imprese del paese è molto mutato nel tempo. Dal 1979 al...
  • Ghandi ne sarebbe felice!

    Eppur si muove! Anche in India. L’omosessualità non è più reato. Fino a poche ore fa nella grande nazione asiatica di Ghandi, per 157 anni, essere gay, lesbica o transessuale significava adottare comportamenti di offesa “contro la natura”. Oggi la natura in India è più bella, si arricchisce di...
  • Rohingya, le liste del genocidio lunghe 10 mila nomi

    In aprile la procuratrice capo del Tribunale penale internazionale, Fatou Bensouda, aveva chiesto al Myanmar la possibilità per la Corte internazionale di esercitare la giurisdizione del Tpi su presunti crimini sofferti dalla comunità dei Rohingya, la minoranza musulmana della Birmania che, esattamente un anno fa, è stata oggetto di...
  • My name is potato?

    “My name is Potato”, cantava Rita Pavone nell’ormai lontano 1977. E faceva cenno all'”accento un po’ straniero dell’americano impero”. Ora si scopre che il celebre tubero sarebbe invece originario dell’Asia. La canzone non si può cambiare e, del resto, era carina da canticchiare. E poi… anche noi che pensiamo...
  • Che Guevara e la rivoluzione dei popoli oppressi

    Sono passati ventun anni dalla fine dell’ultima guerra mondiale e molte pubblicazioni, in lingue diverse, celebrano l’avvenimento, di cui è simbolo la sconfitta del Giappone. Un clima di apparente ottimismo regna in molti settori degli avversi campi in cui è diviso il mondo. Ventun anni senza guerre mondiali, in...
  • Tra “ius soli”, migranti ed economia cinese: chi è l'”invasore”?

    Qualcuno sostiene che una maggiore comprensibilità popolare sul tema dello “ius soli” avrebbe agevolato la sua presentazione al Parlamento e la sua approvazione. Non sono molto sicuro che questa tesi avrebbe trovato riscontro davanti alle intenzioni di tattica politica messe in essere dal governo in questa particolare fase di...