Si apre oggi a Benalmàdena, in Spagna, il VI Congresso del Partito della Sinistra Europea. Nata nel 2004 a Roma sotto l’impulso di Rifondazione Comunista, in questi anni la Sinistra Europea si è molto sviluppata e a Malaga saranno presenti i delegati di 23 partiti dei diversi paesi europei, in rappresentanza di quasi un milione di iscritti.
Fanno parte del Partito della Sinistra Europea partiti comunisti, partiti di sinistra antiliberista e rosso verde. Dai comunisti spagnoli a quelli francesi, dalla Linke a Syriza, dall’alleanza rosso verde danese a Leviza Slovena, dal Bloco Portoghese al Partito operaio ungherese. Vi sono poi vari partiti osservatori, che non hanno diritto di voto e su richiesta di Rifondazione è nata la possibilità delle adesioni individuali alla Sinistra Europea, opportunità che stiamo sviluppando in particolare in Italia.
Il Congresso andaluso si tiene a partire da un documento unitario e questo è un risultato positivo: nonostante le grandi differenze tra i vari paesi il Partito della Sinistra Europea in questi anni ha sempre tenuto posizioni comuni. La battaglia contro le politiche liberiste è stata ed è comune e die Linke in Germania ha tenuto le stesse posizioni dei paesi del Sud Europa o dei partiti dei paesi dell’Est. In una situazione in cui non è presente praticamente alcuna azione sindacale degna di nota che coinvolga i diversi paesi, a cento anni di distanza della Prima guerra mondiale che vide la frantumazione del movimento operaio per linee nazionali, non è un fatto di poco conto.
Questo elemento unitario verrà ulteriormente rilanciato dal Congresso che proporrà di trovare forme di cooperazione e lavoro comune a tutte le forze politiche e i movimenti che si muovono a sinistra delle socialdemocrazie sul terreno dell’alternativa. Il dialogo con Podemos, France Insumise, Diem 25 è già cominciato nell’ambito del Forum Europeo delle Alternative, incontro annuale delle sinistre continentali promosso dalla Sinistra Europea.
Il nostro obiettivo è di riuscire a fare ulteriori passi in avanti, allargando la collaborazione dal piano parlamentare – nel gruppo del Gue al Parlamento Europeo sono presenti queste diverse forze – a quello sociale e politico. Questo obiettivo unitario di collaborazione di tutte le forze di sinistra alternativa ha il preciso scopo di costruire una alternativa da sinistra al polo liberal-liberista e alle destre nazionaliste.
Noi riteniamo infatti che la crescita delle forze di destra in tutti i principali paesi europei sia direttamente connessa ai devastanti effetti che le politiche liberiste e di austerità hanno avuto sugli strati popolari. La sconfitta delle destre fascistoidi e razziste non può avvenire solo sul piano culturale ma necessita di una lotta sociale alle politiche liberiste e la costruzione di piattaforme politiche espressione dell’antiliberismo egualitario.
È quindi di buon auspicio che il Congresso si tenga nel pieno delle lotte francesi, che costituiscono un esempio da manuale della mobilitazione e del tipo di coalizione sociale da costruire per sconfiggere il liberismo e le destre.
In Francia non abbiamo solo una efficace unità di classe del lavoro salariato ma anche la partecipazione dei gilet gialli che, tra le altre cose, esprimono una articolazione sociale – dai disoccupati ai precari, dai piccoli commercianti agli artigiani ad una parte di mondo contadino – indispensabile per costruire quel blocco sociale dell’alternativa necessario per sconfiggere liberismo e fascisti. Fare come la Francia è quindi l’auspicio sotto cui si apre il congresso andaluso della Sinistra Europea.
PAOLO FERRERO
Vicepresidente del Partito della Sinistra europea