Non confondete il romanticismo comunista con l’ingenuità.
Noi comuniste e comunisti non siamo sulla “buona strada” del perbenismo, dei buoni valori comunemente accettati.
Noi comuniste e comunisti siamo sempre, per voi, e giustamente, sulla “cattiva strada”: quella romantica per definizione, ribelle, rivoluzionaria.
E non a parole. Se riusciamo a farci spazio e a trovare quella strada, dovete solo tremare: ma non davanti a noi, davanti a quelle certezze granitiche che avete avuto per una vita, sentendovi certi di essere coloro che avevano capito tutto, che erano dalla parte della Giustizia, dello Stato, della Ragion di Stato.
Dovrete tremare davanti a tutto questo castello di menzogne e di inganni che verrà meno.
Anche queste parole vi sembreranno enfatiche, sognanti, infantili. Eppure sono parole di passione. E tanto basta per gettarvele in faccia, maledetti servi del capitalismo e del padronato.
(m.s.)
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