Non dare la mancia per punire chi? Il datore di lavoro spiegano i sostenitori di questa nobile, e un po’ ipocrita, scelta. Specialmente se hai di fronte il fattorino che ti ha appena consegnato la cena.
La lista dei super ricchi che chiudono la porta in faccia al rider senza dargli una mancia di ringraziamento per l’ingrato compito, è l’ultima mediatica iniziativa di questi lavoratori. Alle star del calcio e dello spettacolo, fanno compagnia i top-manager di Delivery, Glovo e Foodora. Si tratta di una provocazione per dire che il governo non fa nulla e, in fondo, la mancia sarebbe il minimo del disturbo per il cliente.
La loro condizione è il simbolo della via crucis della precarietà. Parliamo di una categoria senza salario orario, si lavora in regime di cottimo, 4 euro a consegna.
Una volta, almeno, il cottimo era calcolato rispetto al minimo stabilito dal contratto. Un vecchio arnese da archeologia industriale, una misura stacanovista, ai tempi dell’industrializzazione forzata. Quanto di più lontano in un’epoca che prevede di affidare a piccoli droni la consegna della cena a domicilio.
Ci avviciniamo al Primo Maggio, quando si dovrebbe festeggiare la liberazione dal lavoro (a ciascuno secondo i suoi bisogni). Ma viviamo in questo mondo e a volte il meglio è peggiore del bene. Una buona mancia, almeno pari ai quattro euro della paga, sarebbe dovuta. In attesa della rivoluzione.
NORMA RANGERI
foto tratta da Pixabay