Ora che avete collocato al posto giusto la gente giusta, assisteremo al restringimento progressivo di tanti piccoli spazi di agibilità sociale, politica, intellettuale.
Sarà permesso fare e dire ma entro il limite di una opinione pubblica plasmata non sui valori della Costituzione, su un disegno di convivenza civicamente civile, dove si respira voglia di umanità perché si cerca l’uguaglianza, semmai su un desiderio di sicurezza apparente: respingere i barconi, cacciare i migranti presuntamente unificati sotto il nome improprio di “clandestini”.
Intanto rimarranno tutte le insicurezze antisociali in mezzo a dichiarazioni di insofferenza verso la legge sull’aborto, sulle unioni civili, plaudendo parimenti a maggiori spese militari, a più forze dell’ordine per le vie delle città…
Il risultato è che la cultura dell’uguaglianza è un disvalore. Dunque i comunisti sono quanto di più alieno oggi vi sia nella società del gialloverdismo. Dunque rimaniamo nel giusto avendo sempre, palesemente, torto per la santa “opinione pubblica”.
(m.s.)
foto tratta da Pixabay