Pare che Ultimo, il giovane ventitreenne cantante che si presenterà a Sanremo, sia tra quelli favoriti. La battuta troppo facile e scontata “gli ultimi saranno i primi” non è sagace. Quindi meglio leggersi il testo della canzone (e non solo della sua) per capire quanto potenziale hanno le parole.
Il ritornello esce dalla banalità di certe canzoni d’amore (come quella de Il Volo…) pur essendo una canzone d’amore:
“Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei dirti che
Siamo soltanto bagagli
Viaggiamo in ordini sparsi
Se solamente Dio inventasse delle nuove parole potrei scrivere per te nuove canzoni d’amore e cantartele qui.”.
Credenti o non credenti, l’immagine è molto dolce e tanto semplice da essere genuina e spontanea: ci dice che ci servono nuove parole e che forse non siamo più capaci di trovarne, ma si affida ad una speranza. Ed oggi ne serve molta per vivere in tempi in cui davvero “viaggiamo in ordini sparsi” come i bagagli di Ultimo.
Ultimo non vuole essere un “cantante sociale”, impegnato politicameme quella de Il Volo…): nte. Anche la sincerità è apprezzabile: ma si fa politica con qualunque canzone perché si parla di sentimenti e i sentimenti non sono mai slegati dal mondo in cui viviamo. In bocca al lupo ad Ultimo.
Che lo amiate o che lo odiate, buon Sanremo!
(m.s.)
foto tratta da Pixabay