«Costruire l’altra Europa e aprire un percorso costituente. Nessuna concessione alla demagogia facile di chi dice usciamo dall’Euro». Tsipras lunedì in Italia
«Primo: sostenere la lista per ciò che sta scritto nel suo simbolo, costruire l’altra Europa. Nessuna concessione alla demagogia facile di chi dice usciamo dall’Europa. Ma dobbiamo ricostruire un’Europa che ha già nel suo contesto costituzionale qualcosa che ci consente di opporci alla riduzione dell’Europa all’economia, c’è la Carta dei diritti fondamentali.
Il costituzionalista Stefano Rodotà è intervenuto all’iniziativa «Un’altra politica per un’altra Europa» organizzato dall’Altra Europa con Tsipras, esprimendo ancora una volta il suo sostegno al progetto. «Bisogna costruire un’altra Europa – ha detto – e non cedere alla demagogia facile. La Carta dei diritti fondamentali ci ricorda che l’Europa non va ridotta solo all’economia. Con i diritti si contrastano i poteri economici». Nel video che mostriamo Rodotà spiega ancora che «da Bruxelles non debbono venire solo richieste di sacrifici ma anche opportunità ulteriori, sono, appunto, i diritti. Secondo: noi dobbiamo portare a Bruxelles questo impegno perché attraverso i diritti si contrastano anche i poteri economici. La Corte di giustizia europea ha detto no alle pretese di Google, uno dei padroni del mondo. Dunque l’Europa ha strutture e capacità politiche – se le vuole spendere – per potersi opporre ai poteri che governano il mondo senza avere nessuna legittimazione democratica. Terzo: apertura di una nuova fase costituente in Europa perché le istituzioni europee contemplino anche l’orizzonte della democrazia e dei diritti e non soltanto la subalternità all’economia». Rodotà, che ha rischiato di diventare presidente della Repubblica, aveva già formulato al manifesto, all’inizio della campagna elettorale, una dichiarazione di voto esplicita.
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A poco più di una settimana dalle elezioni europee, intanto, il Parlamento italiano ha convertito in legge il decreto Poletti, consegnando tutti i lavoratori ad un futuro caratterizzato sempre più dalla precarietà.
«Esprimiamo la nostra più ferma condanna nei confronti del cosiddetto “Decreto Poletti” con cui il Governo Renzi e la sua sconnessa maggioranza hanno inferto un colpo durissimo all’intero nostro sistema lavoristico – ha commentato Marco Revelli, portavoce della lista L’Altra Europa con Tsipras – con esso, infatti, un’intera generazione viene consegnata alla precarietà come destino; il lavoro incerto e non garantito viene non solo riconosciuto in una forma mai raggiunta finora, ma affermato come la principale e in prospettiva maggioritaria forma di occupazione; l’aspirazione a una condizione lavorativa decorosa e stabile viene definitivamente umiliata in nome di una dimensione servile del lavoro”.
Attraverso le parole di Revelli, la lista L’Altra Europa con Tsipras, il cui slogan è “prima le persone” “depreca la scelta sciagurata del Governo che ha deciso di blindare il percorso legislativo con lo strumento – in sé limitativo delle prerogative parlamentari – della fiducia, ed esprimiamo il nostro apprezzamento nei confronti di chi in Parlamento si è battuto contro questa infamia”.
Tsipras, da parte sua, tornerà in Italia per un tour in tre tappe mentre in Grecia si tengono le amministrative. Lunedì 19 darà un’intervista a Repubblica Tv (11.30), poi una conferenza stampa all’Università Statale (Largo Richini, alle 12.30) di MIlano e, infine, un incontro con l’associazione Libera (alle 13) per condividere un’agenda su welfare e legalità. Nel pomeriggio, poi, Tsipras si sposterà a Torino, dove alle 16 sarà davanti a Palazzo Nuovo (via Sant’Ottavio 20) insieme agli studenti e la città su giovani, lavoro e welfare. Infine, la serata di Alexis Tsipras si concluderà a Bologna: alla stazione sarà accolto dall'”Orchestra senza spine”, composta da under 30. Si sposterà poi in Piazza Maggiore per un comizio dal palco: la serata sarà condotta da Francesca Fornario e Moni Ovadia. Tra gli interventi più significativi, quello di Barbara Spinelli, Cecilia Alessandrini (fuoriuscita dal Pd) e Massimo Lami (operaio Lucchini di Piombino, fratello di Mirko, entrato in dura polemica con Grillo). Lista Tsipras»
CHECCHINO ANTONINI
da Popoff.globalist.it