I cattolici cosiddetti “pro life” (per la vita) sono favorevoli all’accanimento terapeutico? Parrebbe di sì, visto che danno dell’ “eretico” a papa Francesco che ha avuto la colpa di affermare che, insomma, una certa sensibilità verso la sofferenza bisogna averla e che, quindi, il malato può scegliere se accettare o meno determinate cure.
Di approvare l’eutanasia non se ne parla, ovviamente, ma i più intransigenti custodi di una dottrina della fede purissima pensano di poter etichettare il pontefice come “eretico” per queste semplici parole che, del resto, non negano affatto nessun pilastro morale o religioso della Chiesa cattolica. Riaffermano magari con nettezza determinati princìpi già espressi da altri papi come Pio XII.
Niente di nuovo sotto il cielo di Roma e di San Pietro, eppure le sottolineature fanno male ai sanfedisti moderni.
“Il papa è di sinistra!”, hanno urlato i “pro life”. Dunque è eretico.
Da agnostico mi si lasci dire: viva l’eresia! (E viva la sinistra!).
(m.s.)
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