Ciò che resta di uomini come Valentino Parlato non sono solo i suoi scritti, che meritano di essere letti e riletti perché sono oggettiva trasposizione mentale dell’esistenze nel ragionamento e anche percorso diametralmente inverso, quindi analisi calata nella realtà, constatazione oggettiva di ciò che accade intorno a noi ogni giorno.
Ciò che resta di compagni come Valentino Parlato è soprattutto la lotta che è tangibile e che si esprime ne “il manifesto”: una stranezza. Un giornale che è era ed è anche gruppo politico e viceversa. Un esperimento che si propone ancora oggi come leva del pensiero unico, come scardinamento dell’omologazione cerebrale per liberare uno sviluppo mentale pieno, aperto al dubbio e alla critica costante.
La rivoluzione de “il manifesto” vive oggi grazie alla grande battaglia di Valentino Parlato per farlo sopravvivere. Grazie Valentino, questa oggi non è una “stilettata” ma una carezza, un saluto mesto ma sincero per un compagno che abbiamo amato e per il giornale al quale vogliamo ancora molto, molto bene.
(m.s.)
foto tratta dalla pagina Facebook de il manifesto