Li hanno cacciati da Calais e ora li ritrovano alle porte di Parigi. Non sono i prussiani o gli austriaci dei tempi della rivoluzione. Sono i migranti che non sanno dove posare il capo, dove camminare, dove mettere radici.
Spostarli non serve a risolvere il problema epocale delle migrazioni spinte dallo sfruttamento che il meraviglioso sviluppo occidentale ha operato nei confronti dei paesi e dei continenti meno “sviluppati”.
Spostare i migranti o sbarrare loro la strada con le barricate di Gorino non evita nulla. Evita solo alle coscienze di affrontare consapevolmente un fenomeno che è inevitabile.
Purtroppo non esiste una psicologia politica di massa che faccia prendere coscienza al popolo francese e a quello italiano di tutto ciò…
(m.s.)
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