Israele sfida l’ONU ancora una volta con arroganza, insolenza e spregiudicatezza. Le Nazioni Unite deliberano che le colonie in Palestina sono illegali? Il governo di Tel Aviv ne annuncia di nuove: 618 appartamenti da edificare entro breve tempo.
Solo Israele ha ragione, solo il governo di Netanyahu non è in errore e, incurante dell’opinione della comunità internazionale, persino degli Stati Uniti che si sono astenuti durante la votazione al Palazzo di vetro, mette in moto i suoi caterpillar per spianare altri orti, altre terre che non gli appartengono: l’olocausto palestinese continua. E’ il nuovo olocausto ebraico creato proprio dagli israeliani (non dagli ebrei per forza… attenzione alle sottili distinzioni storico – politiche – istituzionali del caso…) e che si affianca anche cronologicamente a quello subìto dalle stelle gialle appuntate sui cappotti e i maglioni insieme a centinaia di migliaia di altre stelle di molti colori…
Perché questa prova di forza quando ormai Israele ha già tutto? Che cosa pretende ancora? S’è preso la vita dei palestinesi cominciando dalle loro terre, dalla loro acqua, dalla loro quotidianità. Movimenti, gesti quotidiani, sopravvivenza minima: tutto viene negato con prove di arrogante forza, di sprezzante imposizioni di potere.
La storia giudicherà anche questo olocausto lungamente protratto nel tempo, in oltre cinquanta anni di logoramento di una popolazione che resta umana, che non si arrende, che ha una comunità internazionale dalla sua parte.
La Repubblica di Palestina esiste, lo Stato palestinese è una realtà. Lo Stato di Israele non è minacciato dai palestinesi ma dalla sua protervia che insulta la pagina più tragica della storia del suo popolo…
(m.s.)
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