Mentre molto incautamente Zingaretti parla di PD – M5S come del “nuovo polo progressista” due notizie solo apparentemente diverse tra loro ci forniscono una misura abbastanza precisa del disastro italiano.
Leggiamo dalla prima pagina dei giornali “Whirlpool scappa da Napoli” e accanto “ISTAT: l’economia sommersa in Italia”, con i dati della crescita dell’economia illegale nel nostro Paese che in totale fa 211 miliardi, cioè sei leggi di bilancio in un anno.
Dati che parlano chiaramente di un’incapacità strutturale di governo dell’economia, di deficit totale di programmazione, di cedimento verso le spinte speculative di ogni tipo, di non affrontamento serio del nodo della presenza della criminalità in economia, presenza geograficamente ben più estesa oltre alla situazione di determinate aree del Paese.
La questione vera che attanaglia l’economia italiana e la prospettiva del lavoro riguarda da un lato il deficit di know-how da cui è conseguita l’enorme carenza nella presenza industriale nei settori strategici con relativa mancanza di competitività internazionale (frutto della deregulation attuata fin dagli ani’80 e del modello sbagliato adottato fin dalla dismissione dell’IRI) e dall’altro la ricerca del consenso facile che ha compreso, tra tutti gli altri fattori anche l’acquiescenza ai poteri occulti e criminali.
Altro che “polo progressista”!
FRANCO ASTENGO
16 ottobre 2019
foto tratta da Pixabay